Capitolo 26

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Arriviamo in palestra. Alex non ha aggiunto altro e spero abbia capito, almeno in parte perché capisco sia difficile comprendere tutto.
«Mi permetterai mai di farti cambiare idea?» domanda prima di scendere dall'auto, scendo anche io seguendolo «Penso di sì» rispondo titubante «Solo tu puoi darmi una risposta» dice entrando dentro «Io non lo so, a volte penso di sì ma poi mi comporto diversamente» dico seguendolo «Devi guardare dentro te stessa, togli fuori le tue paure...con me puoi farlo» dice bloccandosi davanti al camerino «Lo farò» sussurro, non sono convinta ma anche Gabriel me l'ha detto e inizio a prendere sul serio questa storia del guardarmi dentro. Mi sento tirare e in un secondo mi ritrovo dentro il camerino con Alex appiccicato al corpo «Non parlare con tanta leggerezza» sussurra «Non lo faccio mai, lo sai» rispondo, mi passa la mano sul viso e mi bacia. Si stacca da me quasi subito e sento immediatamente la mancanza delle sue labbra morbide «Forse dovremmo andare» sussurra, annuisco ed usciamo dal camerino. Dentro la sala prove sento una canzone, ci metto due minuti a riconoscerla è "7 Years" di Lukas Graham, un'idea mi balena in testa...

«Senti Alex..» dico, lui si volta a guardarmi «Dimmi» risponde sorridendo «Ma se unissimo alcuni gruppi di ballo e facessimo una coreografia su questa canzone? Avrei un'idea» spiego speranzosa «Perché no? Alla fine sei tu l'insegnante» risponde facendomi l'occhiolino, sorrido soddisfatta, non vedo l'ora di mettere tutto in pratica. Deve uscire un capolavoro.
«Iniziamo stasera?» domanda «Si, mi servono bambini, adolescenti poi basterà il nostro corso» rispondo «Perfetto, ora vai a fare lezione» dice e vado subito in sala.
Iniziamo a provare insieme ai ragazzi, Logan ha già capito le mie intenzioni e mi segue alla perfezione. Ho sempre paura di cambiare, anche nel ballo ho sempre avuto quest'ansia di sbagliare qualcosa modificando le mie idee e questo capita in tutte le cose della mia vita. A volte è proprio il mio imporsi al cambiamento che non mi fa andare avanti. Se mi fossi adattata a tutte le situazioni che sono cambiate negli anni probabilmente non sarei così ora. Ballare mi fa riflettere, anche se sto spiegando la mia testa pensa, pensa e ancora pensa a tutto senza mai fermarsi. A volte è utile perché hai tutto sotto controllo altre ti sembra quasi d'impazzire. Ho deciso, devo affrontare me stessa da sola, nessuno può farlo al mio posto. Il mio problema sono io è l'unica soluzione è affrontare le cose senza farmi più travolgere. Non voglio annegare, non più.

Finisco la lezione e vado subito a cercare Alex, lo trovo in sala pesi che si allena. Mi fermo qualche minuto a guardarlo e lo guardo come se fosse arte, lui si nasconde ma non dovrebbe. Sta sempre per le sue, non da confidenza e forse questo suo lato un po' oscuro mi attira ancora di più. Alex mi nota e sorride, quel sorriso che riserva solo a me. Inevitabilmente penso a quando tutto questo finirà, ho paura ancor prima che succeda perché so che mi distruggerà. Mi è entrato dentro infilandosi dalle ferite aperte, si è insinuato nel mio cuore senza che me ne potessi accorgere. Non l'ho visto entrare ma l'ho sentito, ricorderò per sempre quel momento. Lui è stato quello che mi ha fatto tornare a vivere, lo ricorderò così.
Vedo Alex venirmi incontro e abbracciarmi «Perché piangi?» domanda, mi tocco il viso e lo sento bagnato. Non mi sono nemmeno resa conto di aver iniziato a piangere. Non ho il coraggio di rispondergli perché so già cosa mi direbbe "non me ne andrò mai" ma so già che non sarà così. Andrà via come tutti ma a me sta bene così.
«Nulla, solo qualche pensiero di troppo» rispondo, non cerco di mentire sarebbe inutile «Ne vuoi parlare?» domanda «Magari dopo, andiamo via?» domando, lui annuisce e scendiamo giù. Ci cambiamo velocemente e andiamo a prendere la macchina.
«Sicura che sia tutto ok?» domanda preoccupato «Si, tranquillo» rispondo salendo in auto «Andiamo a comprare dei costumi per la tua idea?» propone «Ovviamente si» rispondo sorridendo. Mette in moto la macchina e parte, guida tranquillo con la musica di sottofondo. Non parlo, lo osservo e basta. È triste pensare che io mi ricorderò di lui nei miei momenti felici ma lui non si ricorderà di me. Ma questo non gli e lo dico, questa volta i miei pensieri gli tengo davvero per me. Ormai sono sicura, è lui il luogo dove vorrei fermarmi ma non posso. Mi dispiace Alex. Chiudo gli occhi e mi appoggio al finestrino, sono stanca. Prima di addormentarmi sento Alex «Non mi abbandonare per favore» sussurra. Mentalmente gli dico che non lo farò ma che so già che sarà lui che abbandonerà me. Non riesco a stare sveglia, sento un ti amo ma non sono sicura di averlo sentito davvero perché mi addormento profondamente.

Spazio personale:

Scusate il ritardo...

A presto 🌹

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