Capitolo 19

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Lui è qui. Mi sta baciando. È venuto qui con la tempesta fregandosene di tutto. Mi stacco da lui e lo guardo negli occhi «Sei sicuro?» domando preoccupata «Non sei una persona facile con cui stare ed io ti voglio lo stesso, è questo il bello» sussurra, mi sta per baciare ma veniamo interrotti da uno strano verso. Mi volto e dietro di me trovo Leo che ha appena rimesso e miagola dolorante. Entro subito nel panico e vado verso di lui, cerco di capire cosa sia successo ma è difficile. Perché gli animali non possono parlare? Sarebbe la soluzione ad un sacco di cose. Leo sta male ed io mi sento morire dentro. Ultimamente non sono stata abbastanza attenta a lui. È sempre stato un gatto molto delicato però non l'ho mai visto stare così male. Sono preoccupata, mi viene da piangere ma mi trattengo. Guardo Alex disperata e senza perdere tempo prende Leo in braccio e corre verso l'ingresso, rimando ferma, scioccata, Alex mi osserva «Forza Deni, muoviti» dice. Lo raggiungo e prendo Leo che mi guarda con occhietti stanchi. Saliamo velocemente in macchina e scoppio a piangere. Leo per me è tutto non posso perderlo, mi devono seppellire con lui altrimenti. Non sono capace di reggere la sua perdita. Arriviamo in clinica e senza nemmeno aspettate Alex entro dentro, mi guardo intorno e non ci sono tante persone per fortuna. Mi avvicino alla ragazza che sta dietro la scrivania «Devono assolutamente visitarlo, sta malissimo penso sia grave» dico con la  voce di una persona pronta a scoppiare in lacrime, la ragazza guarda Leo «Un attimo e ti faccio entrare» dice, annuisco andandomi a sedere nella sala d'attesa. Subito dopo mi raggiunge Alex con una faccia triste «Che hanno detto?» domanda «Tra poco ci fanno entrare» rispondo «Vuoi che venga con te?» domanda ed annuisco, non voglio lasciare Leo ma non reggerei ad essere sola nella stanza. Guardo il mio piccolino che mi osserva con occhietti stanchi, spero davvero non sia nulla di grave.

Non passano nemmeno dieci minuti che un medico ci fa entrare, mi fa qualche domanda e cerco di rispondere al meglio per poter aiutare Leo. Gli preleva del sangue e ci dice di avere un attimo di pazienza perché pensa di sapere la causa di tutto. Dondolo il gatto sperando di dargli un po' di sollievo, spontaneamente mi viene in mente la canzone di ultimo "Piccola stella" forse per via della situazione drastica.
«Sei l'immenso di un attimo andato
del mio sogno la parte migliore
sei quel vento che soffia da sempre
ma che riesce a non farmi cadere
sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce
sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce» canticchio a bassa voce. Sento Alex che mi abbraccia e iniziano a svendere le lacrime. Non so cosa fare, cosa pensare, sono solo tanto spaventata.
«Non c'è la faccio Alex» sussurro «Si che puoi. Trova in te stessa il tuo stesso sostegno» risponde, vorrei dire qualcosa ma ci interrompe il medico. Lo guardo preoccupata ma lui mi sorride come se avesse notizie positive, spero.
«Questo gattone sta bene, ha semplicemente avuto difficoltà a digerire qualcosa che ha mangiato. Ora gli facciamo dell'antibiotico e vedrai che torna in gran forma» dice sorridente «Davvero?» domanda sollevata «Si, stai tranquilla» risponde. Meno male, sono tranquilla ora, mi dispiace pensare sempre al peggio ma Leo è tutto per me. Usciamo dalla clinica e torniamo a casa.

Arriviamo a casa e faccio entrare prima Alex, e titubante ma entra ugualmente. Porto Leo nella sua cuccia in camera mia e faccio cenno ad Alex di seguirmi. Lo poso e Leo si addormenta subito, piccolino è stanco. Mi volto verso Alex e senza nemmeno aspettare che dica qualcosa lo bacio. Ricambia subito ed è forse la prima volta che mi lancio su di lui così sicura di quello che sto per fare. Lui continua a baciarmi e mi sdraia sul letto, si stacca da me e mi guarda con quegli occhi carichi di desiderio «Le tue labbra sono come il vino, ed io ho voglia di ubriacarmi» sussurro «Shakespeare?» domanda sorridendo «Esatto» dico e mi faccio travolgere di nuovo dal sapore delle sue labbra.
Iniziamo a fare l'amore con tale passione che per un momento mi dimentico di tutto.

Sono davanti alla finestra aperta, l'aria fredda entra dentro la stanza. Prendo la piccola poltroncina e la posiziono proprio davanti alla finestra. Cerco una coperta e mi siedo esattamente lì, in quella poltroncina a guarda il cielo che cade. È tutto grigio, scuro, sembra quasi piena notte eppure non lo è. Più guardò fuori più rimango estasiata, questo tempo mi rilassa finché non viene giù il temporale. Sapete perché? Perché non riesco ad affrontare un temporale se dentro ho una tempesta che cerca di affogarmi.
Continuo a guardare fuori pensando di trovare forse le risposte che cerco da una vita. Quest'odore di pioggia così intenso mi fa sentire viva.
Alex mi raggiunge con una coperta, senza parlare continuano a guardare il cielo cadere.

Spazio personale:

Ciaoo🌺 come state?

Scusate il ritardo ma sto avendo parecchi problemi a scrivere dei capitoli che mi soddisfino al 100%

Comunque spero vi piaccia 🙆🏻‍♀️

Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu

A presto 🌺

One loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora