Capitolo 24

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Mi sveglio stiracchiandomi ma sento qualcuno affianco a me. Mi guardo intorno e capisco di essere a casa di Alex e quello affianco a me è proprio lui che dorme profondamente. Mi alzo delicatamente per evitare di svegliarlo, vado in sala da pranzo e dalla portafinestra noto che è ancora non è sorto il sole. È presto ma a me piace questa via di mezzo, non c'è ne il sole ma nemmeno la luna ma è comunque bello. Prendo il mio telefono e inizio a scorrere alcuni ricordi che mi segna Facebook. Uno in particolare mi turba, una mia foto con Caterina. Lei era la mia migliore amica ed ora non è più nulla. Questa frase nella mia testa si ripete spesso perché ci sono stata molto male quando ci siamo allontanate anzi più che stata male ho perso proprio la testa. Come un flash mi ritorna tutto in mente. Ho appena capito cosa è successo. Riguardando queste vecchie foto ho appena capito cosa ho sbagliato.
Perché si ho sbagliato.
Ho permesso che Caterina denigrasse la mia persona senza rendermi conto che pezzo per pezzo stavo cadendo.
Ho permesso ad una persona che reputavo amica di dirmi cose che nemmeno al peggior nemico mi sognerei di dire. Perdonavo frasi, insulti e comportamenti che non avrei dovuto accettare, al tempo mi sentivo colpevole pensavo persino avesse ragione. Ora pensandoci bene non mi riconosco, perché io non sono così. Tu mi fai un torto paghi le conseguenze. Ma sono stata buona, ho perdonato tanto e ho fatto di tutto per recuperare qualcosa di quell'amicizia. Mi sono buttata sul cibo, ho avuto nuovi problemi con il ciclo, mi sono ammalata tanto, forse troppo di tristezza che non mi apparteneva. Non ero io sbagliata. Io non sono sbagliata. Io sono Denise con i suoi pregi e difetti. Ho creato un ammasso di dolore dove preferivo tagliarmi invece che sentire il dolore del mio cuore.  Ho imparato che i tagli non sono nulla in confronto al distruggersi l'anima perché ci sono tante forme di autolesionismo. Ho mangiato ancora per non sentire. Volevo mettermi un involucro protettivo dalle persone perché tutte sono in grado di ferirmi.
Ora mi guardo e mi faccio schifo, forse perché ora capisco che non ne valeva la pena. Potevo evitare tante cose.
Le persone ti faranno del male, poi si comporteranno come se tu avessi fatto male loro. Farà male, anzi ti distruggerà dentro. Tutto questo amore che dai, lo vorresti anche ricevere. Non puoi commettere nemmeno un errore se vuoi essere amato come tu ami, perché se sbagli anche solo una virgola ti si ritorcerà contro. Non è perché la vita è ingiusta ma perché le persone lo sono. Le persone si ricordano sempre solo il male anche se solo una briciola in confronto al bene che hai fatto. Le persone a cui tieni di più saranno quelle che probabilmente ti feriranno prima. Tu devi essere la tua forza, non possiamo dipendere dalle persone, perché a lungo andare finiremo logorati dentro così tanto che quando inevitabilmente ci sarà il distacco sentirai un dolore al cuore così tanto forte che crederai di stare per morire. Perché quella persona era parte della tua vita, parte di te. Amare anche solo con me la madre ama un figlio vuol dire soffrire, vuol dire accettare tutte le scelte che quella persona farà anche se a te feriranno perché sai che è giusto così. Viviamo in un mondo dove ogni individuo soffrirà e perderà tante persone. Però ci si può riprendere, si possono ricucire le ferite andare avanti. Però una cosa l'ho imparata, bisogna mettersi in piedi e camminare a testa alta.

Sento due mani affettarmi i fianchi «Perché sei già in piedi?» sussurra Alex al mio orecchio «Non volevo svegliarti, scusa» dico «Non mi hai svegliato, ho solo sentito la tua assenza vicino a me» dice sul mio collo «Mm» dico senza aggiungere altro.
«Ascolta questa canzone, tanto so che la conosci» dice prendendo dalle mie mani il telefono e cercando la canzone. Mette "Hold me while you wait" di Lewis Capaldi, ovviamente la conosco. La fa partite e inizia a muoversi lentamente ballando una sorta di lento. È rilassante, la mia schiena aderisce al suo petto e buttando la testa indietro la poso sulla sua spalla. Questa canzone è un capolavoro, un po' come tutte le canzoni di Lewis Capaldi.
«This is you, this is me, this is all we need» sussurra al mio orecchio «Questa sei tu, questo sono io, questo è ciò di cui abbiamo bisogno» traduco la frase come se c'è ne fosse bisogno, lo sento sorridere e darmi un bacio sul collo «Fammi ballare» dico, non se lo fa ripete due volte. Amo questo, amo che non ci siano bisogno di ulteriori parole. Mi prende e mi accontenta senza mai smettere di sorridermi mentre balliamo una coreografia completamente a caso ma è così spontanea che risulta è bellissima. Mi fermo esattamente davanti ad Alex, non riuscirò a dirglielo lo so. Io lo sento dentro che cresce, io amo questo ragazzo ma non posso dirglielo. Lui mi accarezza il viso «Non devi parlare per forza» sussurra, bene ha capito che ho qualcosa da dire ma sono pronta? No.
«So che vuoi andartene da questo vuoto che ti sta uccidendo dentro ma io non voglio lasciarti andare. Sono egoista ma io non posso stare senza di te» dice avvicinandosi al mio viso, ho difficoltà ad esprimermi ma voglio che capisca che ci tengo a lui più di quanto io stessa possa ammettere «Io ti sento Alex. Ti sento dentro nonostante tutte le volte che ho provato a cacciarti via a pedate. Ora però basta, non ci provo più» sussurro. Non c'è bisogno di dire altro perché le sue labbra sono già sulle mie.
Questa volta torniamo a letto ma solo per fare l'amore dopo esserci messi a nudo delle nostre emozioni, io forse un po' di più.

Spazio personale:

Ciaooo🌹 come state?

Ovviamente non potevo non mettere la canzone con cui ho scritto questo capitolo🖤

Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu

A presto 🌹🖤

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