One love

Capitolo 10

Sto tornando a casa mentre guardo il mare, il tempo era bello ma più cammino più il tempo si fa grigio ed il mare mosso. 
Entro dentro una spiaggia e mi sdraio sulla sabbia fissando il cielo che ormai è diventato quasi completamente grigio. Le gocce di pioggia iniziano a bagnarmi il viso e si confondo con le mie lacrime. Sono nuovamente sola con una delle mie solite crisi isteriche.
Fa male non essere calcolati da nessuno. Fa male sapere che le persone che ti stavano accanto prima ora vogliono scappare da te. Fa male perché sai di essere tu sbagliata, sai che sei tu che gli porti a tale decisione. Eppure vorresti essere apprezzata per il buono che hai fatto per loro ma questo purtroppo non può essere così. Non può essere così perché nessuno apprezzerà mai quel buono che hai fatto, troverà sempre quel piccolo particolare che non va bene. Mi ritrovo a non poter esprimere i miei reali sentimenti perché ai loro occhi sembro pazza. Non ho più voglia di uscire, di farmi conoscere, di cercare di reagire. Questo perché appena mi rialzo qualcuno è sempre pronto a buttarmi giù e ormai ho trovato il mio posto, sdraiata sulla sabbia a fissare il cielo pieno di nuvole grigie e la pioggia che cade. Quello è il mio posto ora, non so se ci sarà mai qualcuno pronto a tirarmi su. Forse no, e forse il mio destino è proprio questo.
Sento qualcuno avvicinarsi e mi volto curiosa, vedo Alex che si siede affianco a me senza nemmeno guardarmi. Strano, cosa ci fa lui qua? Non capisco.
«Ti ho seguito, ma solo perché immaginavo un tuo crollo emotivo» dice continuando a non guardarmi «Come?» domando «Te l'ho letto in faccia e se devo dire tutta la verità, Logan me ne ha parlato molto» spiega. Logan..non so se ringraziarlo o maledirlo. Non volevo che Alex fosse immischiato in questo.
«Non arrabbiarti con lui, l'ha fatto per il tuo bene» dice «Lo so, volevo solo restare sola» dico a bassa voce «Non è vero, tu ti senti già troppo sola» dice sdraiandosi accanto a me
«Sai cosa c'è?» domando «Dimmi» risponde curioso «Siamo abituati a nascondere il dolore dietro falsi sorrisi, facendo credere a tutti che tutto vada bene. Siamo abituati a lasciare lunghi sospiri per non scoppiare a piangere quando siamo in compagnia. Siamo abituati a non essere capiti dalle persone, per questo cerchiamo confronto tra le righe di un libro e tra le parole delle canzoni. Siamo abituati a fingere persino con noi stessi» spiego con le lacrime che continuano a rigarmi il volto. Alex non risponde ed è meglio così, forse gli sono sembrata addirittura pazza ma avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno.
«A volte vorrei solo essere accettata per quello che sono senza dovermi per forza giustificare. Senza dover stare lì a fare la lista dei miei difetti. Voglio qualcuno che i miei difetti gli chiama qualità, i litigi chiarimenti. Non cerco qualcuno che mi dica che ci sarà per sempre, ma qualcuno che pensi che quando sbaglio non sarà sempre così. Perché non sono perfetta, sbaglio anche io» aggiungo nuovamente, lui mi tocca la spalla e mi volto guardarlo. Incontro quei suoi occhi profondi che mi scrutano attentamente. Si avvicina al mio viso, così tanto da sfiorare le mie labbra con le sue. Chiudo gli occhi non riuscendo a reggere il suo sguardo. Sento la sua mano accarezzarmi la guancia delicatamente provocandomi i brividi. Alex è un bel ragazzo ma non so se mi piace, però una cosa è certa questa situazione non mi dispiace affatto. Penso mi stia per baciare, non so che effetto possa farmi. Veniamo interrotti dal suono di un tuono e mi spavento staccandomi da lui e dal mondo in cui mi stava portando.
«È meglio andare» dice alzandosi «Si, ora vado» dico alzandomi e pulendomi dalla sabbia «Ti accompagno» dice «Grazie» sussurro seguendolo fino alla macchina.

Spazio personale:

Ciaoo, come state?😊

Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia 😊

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Vi tengo sempre aggiornati sulle storie😊

Al prossimo capitolo 💋