Capitolo 11

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Alex mi sta riaccompagnando a casa. Da quando ho messo piede nella sua auto non ho profferito parola, forse per il disagio della situazione creatasi prima. Solo la musica accompagna questo viaggio.
«Quindi, perché piangevi?» domanda interrompendo il silenzio «Niente» rispondo «Se per niente intendi tutto ti capisco» dice «Dite tutti di capire, in realtà non capisce nessuno» sussurro «Prova a spiegarti, ti ascolto» dice tranquillamente. Non so che dirgli, non voglio portar fuori la sofferenza che ho dentro. È una cosa mia, nessuno può capire e forse non voglio nemmeno essere capita, tutti se ne vanno e non tutti meritano di sapere come realmente a sto. «Fidati di me, come hai fatto prima» mi incoraggia, non so se fidarmi ma alla fine lui già sa.
«Diciamo, che sono quel tipo di persona che non va mai bene. Quella persona che se non parla viene chiamata asociale ma se parla sbaglia o viene interrotta. Quella persona che se non mangia viene rimproverata ma se mangia le viene detto che è troppo grassa. Quella persona che quando ride le dicono che ride troppo e se invece non ride la chiamano depressa. Sono quella che se fa qualcosa la fa male rispetto a ciò che si aspettano gli altri ma se non la fa viene etichettata come nullafacente. Sono quella che pensa agli altri senza essere ricambiata ma se per una volta pensa a se stessa le viene detto che è egoista. Tutti mi dicono che non posso cambiare solo perché il mondo non mi accetta e sono io la prima a non accettatemi. Il problema è che non vado mai bene» sputo fuori velocemente «Chi ti ha fatto del male?» domanda Alex «Tante persone. Fa male essere scaraventati a terra da chi ritenevi importante. Fa malissimo sapere che tutti mi vogliono stare lontano perché sono considerata strana» rispondo «Ti porto a mangiare, penso che dopo questi discorsi faccia bene. Che ne dici?» domanda sorridendo forzatamente «Solo se andiamo al mio solito bar, non riesco a mangiare da altre parti..» dico «Va bene, dove si trova?» risponde sorridendo.
Gli spiego velocemente dove si trova e dove parcheggiare poi torno in silenzio. Osservo la pioggia cadere sul vetro della macchina violentemente e ne sono affascinata. Mi chiedo per quanto ancora riuscirò a resistere senza affogare.
Arriviamo davanti al bar, sono un po' titubante. È strano per me farmi vedere con un ragazzo davanti a Manuel e Lola.
«Entriamo?» domanda Alex, annuisco ed entriamo dentro «Buonasera» dico sorridendo «Ciao Deni» dice Manuel con una strana espressione «Vi accomodate?» domanda Lola sorridente «Si, Deni dove ti vuoi sedere?» domanda Alex «Va bene ovunque» sussurro.
Ci sistemiamo in fondo al bar e cerco di tenere un'espressione tranquilla ma sono super agitata. Arriva Lola a prendere le ordinazioni ma non faccio in tempo a dire nulla che Alex le dice qualcosa sottovoce e le sorride.
«Cosa le hai detto?» domando curiosa «Cosa sei gelosa?» domanda alzando un sopracciglio, lo guardo male. Io gelosia di lui? Perché dovrei? Ok è un bel ragazzo ma niente di più.
«No ovviamente, ero solo curiosa» rispondo «Tu non lo sarai, ma il ragazzo dietro al bancone sicuramente si» dice ridacchiando «Scusa?» chiedo non capendo «Il ragazzo che c'è lì è geloso» dice diretto, osservo Manuel che sta guardando proprio a noi con un'espressione preoccupante. Alex potrebbe avere ragione ma non capisco perché dovrebbe essere geloso.
«Ecco ragazzi» dice Lola servendo le fragole con il cioccolato «Grazie» rispondiamo insieme, lei ci fa l'occhiolino andando via.
«Come mai le fragole?» domando «Vuoi sapere tante cose eh» sorride «Si» dico afferrando una fragola «Sapevo ti sarebbero piaciute» dice ridacchiando, addento la fragola che è davvero dolcissima. «Buona» dico sorridendo «Mi piace questo sorriso» dice Alex «Mm» dico mangiando un'altra fragola «Ti piacciono proprio» sorride, annuisco tranquilla.
«Deni, sei sporca qui» dice pulendomi vicino al labbro con la mano, non la allontana, la lascia sul mio viso più a lungo di quel che pensavo. Lo guardo negli occhi insicura, lo vedo avvicinarsi a me. Mi immobilizzo impanicata, come fanno le persone a stare tranquille in queste situazioni? Ma davanti a tutti ha intenzione di baciarmi? È ad un filo dalle mie labbra «Scusate» dice qualcuno, Alex si allontana bruscamente e davanti a noi ce Manuel con un sorriso falsissimo.
«Scusate l'interruzione, volevo avvisarvi che viste le condizioni meteo siamo costretti a chiudere. Sta arrivando una tempesta» spiega velocemente «Oh si, andiamo via» dico alzandomi e Alex fa lo stesso.
Usciamo dal bar e la situazione per strada non è delle migliori, la strada si sta allagando.
«Forse è meglio che resti a casa mia, non puoi guidare con questo tempo» dico senza pensarci «Hai ragione» risponde. Faccio strada verso casa che è vicinissima e come entriamo troviamo tutto spento. Prendo il cellulare e trovo due messaggi.
Da Mamma: "Non muoverti da casa. Noi siamo al sicuro da nonna"
A Mamma: "Ok"
Da Fede: "Tranquilla sono a casa, so che mi stavi per scrivere"
A Fede: "Già"
Poso il telefono e vedo Alex ancora in piedi «Accomodati, ti porto dei vestiti asciutti» dico, lui annuisce ma prima che possa volarmi mi tira verso di lui «Fanculo» dice e poi mi bacia.

Spazio personale:

Ciaoo, come state?😊

Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu

A presto 🌺💋

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