Suona la sveglia e mi rendo conto che è già mattina. Mi alzo dal letto ancora assonnata e prendo il telefono per spegnere quella maledetta sveglia. Trovo un messaggio di Alex che lascia poco spazio all'immaginazione
Da Alex:
"Ti sostituisce Logan"Non rispondo, ormai ha deciso che vuole parlarmi e non ho via di scampo. Una parte di me vuole ascoltarlo mentre l'altra parte non vuole saperne niente. Mi ha già deluso per le sue parole pronunciate in mia assenza, cos'altro potrebbe fare?.
Entro in bagno e mi metto sotto la doccia. L'acqua calda mi scivola sul corpo facendomi rilassare. Non mi fido di Alex o almeno non riesco più a dargli fiducia, non penso abbia motivo per mentirmi ma le persone sono strane. La verità è che quando mostri alle persona la parte più fragile di te è come se gli stessi dando un coltello e il più delle volte ti pugnalerà. Ed è brutto arrivare a questa consapevolezza soprattutto quando l'hai provata sulla tua pelle. Inizio a piangere, le lacrime si confondono con l'acqua della doccia.
«Deni sbrigati» sento mia madre. Mia mamma non pensa che sto crollando dentro il bagno, lei non lo capisce mai quando sto male ma non faccio una colpa nemmeno a lei di questo. Forse lo nascondo bene o forse lo ignora perché è un po' come una sconfitta personale come genitore.
Esco dalla doccia e mi asciugo lentamente sperando di riuscire a calmarmi prima di dover uscire dal bagno. Mi vesto e prima di uscire mi guardo allo specchio, bene ho gli occhi rossi ma potrei dire (se mai qualcuno chiedesse) che è solo shampoo che mi ha irritato gli occhi.
Vado in cucina per far colazione e mia mamma come al solito è di fretta, nemmeno sta a guardare la mia faccia. Nel giro di dieci minuti sono sola in casa, nuovamente. Mangio qualcosa velocemente e mi metto a lavorare a qualche nuova canzone.Poco dopo suonano il campanello, scendo giù ad aprire. Davanti a me compare Alex «Ciao» dice sorridendo «Cosa ci fai qui?» domando «Andiamo, dobbiamo parlare» mi dice serio «È proprio necessario?» domando sbuffando «Si, prendi una felpa e un asciugamano per il mare» dice, non accetta obiezioni visto il tono che ha usato. Entro dentro casa prendo ciò che mi ha detto e lo raggiungo fuori.
«Dove andiamo?» domando salendo in auto «Ti porto in un posto che amerai» risponde sorridendo. Sono sicura mi porterà al mare, sa che amo andarci soprattutto quando sono di malumore, odio che abbia imparato a conoscermi così bene.Arriviamo in una spiaggia piuttosto isolata, infatti ci siamo solo noi due. Il viaggio fino a qui è stato silenzioso se non fosse per la musica di sottofondo mi sarei addormentata. Ci sediamo vicino alla riva e senza aspettare ulteriormente mi tolgo le scarpe e metto i piedi nell'acqua. Alex mi guarda e fa lo stesso anche lui. Mi volto ad osservarlo e incontro il suo sguardo, è preoccupato gli e l'ho leggo in faccia «Lo sai che si vede che hai pianto?» domanda avvicinandosi a me «Lo so, ma non si vede quanto» sussurro «Posso immaginarlo solo guardandoti» sussurra ad un centimetro dal mio viso. Proprio nel momento in cui penso mi stia per baciare mi prende in braccio come se fossi un sacco di patate, entra dentro l'acqua e ho capito benissimo cosa vuole fare «Non azzardarti Alex» dico cercando di risultare minacciosa ma in tutta risposta lui ride e mi lancia in acqua.
Sono completamente fradicia, guardo Alex che ride come un matto e decido di fargli uno scherzo, così impara. Vado sott'acqua e faccio finta di affogare, dopo nemmeno un secondo mi sento afferrare e appena mi tira su lo bacio. Lui sembra sorpreso ma ricambia subito il bacio immediatamente. Le sue labbra hanno la capacità di svuotarmi la testa facendomi pensare solo al modo in cui mi fa sentire quando mi bacia, quando mi tocca, quando mi guarda, mi fa perdere la testa.
Mi stacco da lui e lo guardo negli occhi «Fai sembrare tutto questo schifo meno triste» gli confesso, lui sorride e mi bacia nuovamente. Cammina uscendo dall'acqua senza mai smettere di baciarmi, mi sdraia sulla sabbia e si schiaccia sul mio corpo provocandomi dei brividi. Veniamo interrotti da delle voci, mi guardo intorno e vedo un gruppetto di ragazzi piantare l'ombrellone poco distanti da noi. Faccio alzare Alex da sopra di me e mi sistemo la maglietta meglio che posso nonostante sia bagnata. Alex mi lancia la sua felpa e la indosso subito tornando a sedermi sulla riva.
«Quindi insieme a me è tutto meno triste?» domanda curioso «Non farmelo ripetere» dico guardando incantata il mare «Mi fa piacere» risponde prendendomi la mano.Rimaniamo a fissare il mare, parliamo di qualsiasi cosa fino a che non si fa completamente buio.
«Torniamo?» domando iniziando a sentire un po' freddo «Si, c'è freddo ora» risponde alzandosi, mi porge la mano aiutandomi ad alzarmi. Saliamo in auto e decido di mettermi comoda, sono stanchissima. Alex mi copre con l'asciugamano da mare mentre gli occhi mi si chiudono da soli. L'ultima cosa che vedo è la luce splendente della luna. Sono stata così a lungo nascosta nelle tenebre che ho dimenticato quanto fosse bello il chiaro di luna.Spazio personale:
Ciaoo, come state?🌹
Spero che questi capitoli vi stiano piacendo ☺️
Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu
Se vi va seguitemi anche lì, chiacchieriamo tanto e vi tengo aggiornati sulle storie 🖤
A presto 🖤🌹

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