Capitolo 7

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Oggi mi sono alzata prima del solito visto che Alex mi ha detto che vuole imparare la coreografia nuova. Sono già pronta e sto solo cercando le chiavi per poter uscire di casa, appena frugo bene in borsa le trovo ed esco.
Oggi non saprei descrivere il mio umore non sono né felice né triste sono solo nel mezzo. Arrivo al bar per far colazione e ovviamente vengo accolta da Manuel con un bellissimo sorriso «Buongiorno» dice «Buongiorno a te Manuel» rispondo sorridendo «Il solito?» domanda «Come sempre» dico. Mi guardo intorno e non noto Lola, è un po' strano non vederla qui così decido di chiedere a Manu «Come mai non c'è Lola?» gli domando «Sta arrivando è andata a fare delle commissioni» risponde sorridendo «Ah capisco» dico sorridendo. Poco dopo arriva con la mia colazione al tavolino e come sempre me la serve sorridendo, lui con me è sempre gentile e vorrei che più persone si accorgessero delle cose come fa lui con me. Ogni volta che ho un'espressione strana mi chiede subito cosa c'è che non va, si preoccupa sempre.
Finisco di far colazione e mi alzo per pagare quando Manuel mi ferma «Deni passi dopo?» domanda «Si si come sempre» dico sorridendo «Va bene, perché ti vorrei chiedere delle cose posso?» domanda incerto «Certo» gli rispondo «A dopo allora» dice sorridendo «Devo pagare Manu» urlo mentre lui stava andando via «La colazione è offerta da me a dopo» dice mandandomi un bacio. Divento rossa come un peperone così decido di uscire dal bar senza fare troppe storie, inizio ad andare verso la palestra visto che ormai si è fatta l'ora.
Arrivo giusto in tempo perché incontro Alex che sta aprendo la palestra, mi avvicino lentamente senza disturbarlo e infatti quando arrivo a fianco a lui nemmeno si accorge della mia presenza.
Ad un certo punto si volta e urla, non pensavo di essere così brutta di prima mattina.
«Volevi farmi prendere un infarto?» domanda ancora agitato «No, non volevo disturbare» dico semplicemente «Sei pazza» dice aprendo la porta per farmi entrare. Entro in palestra e mi dirigo subito in sala pronta per incominciare la lezione, Alex mi raggiunge subito con una faccia strana «Oggi sei energica» mi dice mentre fa partire la musica «Si, forza i passi base penso tu li sappia» dico, lui annuisce e iniziamo a ballare. Nonostante sia impacciato riesco a notare che ha capito i passi principali, stiamo ballando finché non c'è una presa di mezzo e mi blocco improvvisamente cadendo a terra.
«Che succede?» chiede Alex preoccupato «Nulla è che sono pesante e non penso tu possa alzarmi» dico alzandomi «Ma sei scema?» dice incredulo «Ehm..si» dico sottovoce vergognandomi di ciò che ho detto. È vero che sono pesante ma con Logan questo pensiero non mi è saltato in testa invece con Alex si. Improvvisamente mi sento alzare da terra velocemente e urlo dalla paura. «Ti pare che tu sia pesante?» domanda Alex tenendomi in braccio «Si» dico «Smettila, con Logan non hai avuto problemi non metterteli con me» dice incazzato «Va bene..» sussurro mentre mi mette giù. Rifà partire la musica e questa volta non mi blocco nonostante tutti i miei pensieri sul peso. Facciamo la presa e mi alza su come se non pensassi nulla, mi sento leggera ed è strano per me, come mi fa scendere i nostri visi sono ad un centimetro di distanza. Mi guarda negli occhi molto, troppo intensamente così mi stacco e vado a prendere la mia bottiglia d'acqua per bere «È andata bene, possiamo insegnarla insieme» mi propone «Si, però vorrei ballarla con Logan alla fine, è veramente un talento quel ragazzo» dico seria, Alex sorride e annuisce «C'è da tantissimo con noi, si spacca pur di riuscire a fare tutto» mi informa «Lo vedo» dico «Riposati un po' i ragazzi staranno per arrivare» mi dice sedendosi vicino a me. Cala il silenzio tra noi, inizio a sentirmi a disagio sopratutto per prima, eravamo così vicini. Alex quando è in silenzio è strano, sono abituata a vederlo che parla o che rimprovera, questa sua versione non la comprendo e non è tra le mie preferite.
«Ti metto a disagio?» domanda serio «No, sono solo stanca» rispondo titubante «Non mentirmi per favore mi da veramente fastidio» dice alzandosi e lasciandomi sola in sala. Sono interdetta, non mi aspettavo capisse e tanto meno che si alzasse lasciandomi da sola. Mi sento in colpa, forse sono stata sgarbata a cercare di mentire. Ancora una volta mi sento sbagliata e mi chiedo cosa abbia fatto di male per essere nata per non andare bene a nessuno.
«Deni» mi sento chiamare, alzo lo sguardo e vedo Logan entrare «Ehi dimmi» gli sorrido «Posso parlarti?» mi domanda titubante «Si vieni» rispondo. Logan si avvicina e si siede affianco a me «Ti ho osservato queste lezioni e ho notato una cosa ma non vorrei sembrare invadente, magari mi sbaglio anche» spiega «Figurati, cosa c'è?» domando curiosa «Io non so perché e non sono affari miei ma vedo il tuo sguardo, il modo in cui parli, il tuo rapporto con le persone, quando qualcuno ti fa un appunto negativo, quando ti abbracciamo felici per le emozioni che ci regali, io lo noto che c'è qualcosa che non va..vorrei dirti che per qualsiasi cosa io sono qua se ti va di parlarne» dice tutto d'un fiato. Rimango paralizzata, era da tanto tempo che volevo essere capita e nemmeno le persone che mi sono vicine riescono a capirlo e riesce un ragazzo che viene alle mie lezioni solo osservandomi. Logan mi abbraccia e rimango fredda «Perché mi abbracci?» domando «Perché ne hai bisogno» mi risponde, mi sciolgo e lo abbraccio anche io. Per una volta qualcuno ha capito e mi sento un po' meno sola almeno per un po'.

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