One love

Capitolo 13

Apro gli occhi a fatica, guardo fuori dalla finestra e noto che sta ancora piovendo tantissimo. Mi volto verso Alex che dorme beatamente sul mio letto, abbiamo parlato tanto tra un bacio e l'altro finché alla fine non ci siamo addormentati abbracciati.
Mi alzo dal letto silenziosamente per non svegliarlo, prendo la sua maglia e me la infilo. Prendo il pc e non so perché ma ho voglia di scrivere un capitolo della mia storia su wattpad, forse un po' più riflessivo degli altri. Indosso gli occhiali e mi metto a scrivere. Butto giù tanti pensieri e penso di non aver mai scritto qualcosa di più bello.
Mentre rileggo il capitolo per assicurarmi che non ci siano errori due braccia mi circondano. Ovviamente Alex si è svegliato.
«Che stai leggendo?» domanda sbadigliando «Nulla di importante» rispondo chiudendo la pagina «Non me la racconti giusta, cosa mi nascondi?» domanda baciandomi il collo «Scrivo storie su wattpad, quello era un capitolo appena concluso» rispondo velocemente «Che storie scrivi?» chiede continuando a baciarmi il collo «D'amore, quello che io non conosco» rispondo a bassa voce. Non risponde, continua ad abbracciarmi come se volessi scappare da lui.
«I'm going under and this time I fear there's no one to save me» sussurro «Ci sono io» dice stringendomi più forte, mi lascio coccolare da lui nonostante la mia mente ora sia in totale confusione. Non pensavo capisse, tutti hanno sempre e solo capito cantassi una semplice canzone.
«Piove ancora» dice cambiano argomento «Si, però almeno è meno rispetto a prima» rispondo alzando le spalle «Hai la mia maglia» dice sorridendo «È la prima cosa che ho trovato» rispondo a disagio «Mi fa piacere» sorride. Prendo il cellulare in mano e non trovo nessun messaggio, pensavo che almeno Federica avesse risposto invece nulla.
«Mi spieghi quel visino triste?» domanda accarezzandomi il viso «Nulla» dico cercando di forzare un sorriso «Perché ti fai deludere dalle persone?» domanda stranito «Non mi faccio deludere semplicemente non trattengo nessuno. Se qualcuno vuole starmi accanto ci sta senza bisogno che io chieda. Quando vedo che a volte le persone di cui mi fido non sono in realtà le migliori ci rimango male» spiego «Sei tu che tipo fiducia in loro, dovresti stare più attenta» dice «Solitamente lo sono» rispondo «Non mi sembra» dice, mi alzo e vado alla finestra. Guardo fuori, dentro mi sento esattamente come una tempesta che non sa come placarsi.
«Sai cosa mi dispiace di più?» gli domando «Dimmi» dice raggiungendomi, me ne rendo conto perché sento le sue mani posarsi sui miei fianchi «Che è una tragedia non sentirsi felici nei momenti felici» sussurro «Quindi anche nei momenti belli non sei felice?» domanda «Esatto, non riesco a godermi nessun momento al 100%. Anche ora per esempio» spiego «Ora vorresti essere felice?» chiede curioso «Si, ma non ci riesco. C'è sempre una parte di me che pensa troppo sprofondando
nel buio» dico senza mai voltarmi.
Prima che possa rispondermi sento la porta di casa e mi volto verso Alex preoccupata, oddio sono entrati i ladri ne sono sicura. Lui mi fa cenno di fare silenzio e va verso la porta, gli sto dietro per paura di restare sola. Usciamo dalla mia stanza e andiamo verso il salone, è tutto spento, vediamo delle sagome in lontananza. Vedo un bastone di legno, in casa mia ci sono cose davvero strane, e lo passo ad Alex.
Alex si avvicina alla persona più alta e sta per picchiarlo con il bastone quando sento «Deni» è la voce di mio fratellino.
«Fermo» urlo ad Alex, lui si blocca immediatamente e accendo la luce. Mia mamma si volta e vede Alex a petto nudo con un bastone in mano «Oddio, tu chi sei?» domanda confusa, Alex mette giù il bastone «Scusi signora pensavamo fossero dei ladri, comunque sono Alex il capo di Denise» dice porgendole una mano, lei lo guarda titubante e poi guarda me «Mi spiegate perché siete mezzo nudi per casa?» domanda nervosa «Non pensi male signora, ma i vestiti erano fradici e li stavamo facendo asciugare» interviene subito Alex, mamma ci guarda con sospetto ma poi si rilassa.
«Piacere sono Cristina, la mamma di Denise» dice sorridendo ad Alex «È stato facile capirlo, siete due gocce d'acqua» risponde lui sorridendo «Io sono Luis» dice Luis tirando la mano ad Alex «Io sono Alex piacere» risponde sorridendo «Sei forte?» domanda Luis «Si, tanto forte» risponde Alex «Allora mi piace» esclama Luis contento, sorrido ma la situazione mi sembra così surreale.
«Mamma dov'è Nick?» domando guardandomi intorno «È voluto restare da nonna» risponde andando in cucina e Luis la segue. Guardo Alex che scoppia a ridere, viene da ridere anche a me «Non trattenerti, ridi pure» dice Alex ridacchiando «Stavi per colpire mia mamma» dico scoppiando a ridere. Alex in un secondo è davanti a me, lo guardo negli occhi e mi bacia senza pensarci su. Un bacio lento, mi lascio trasportare dalle emozioni, dalle sue mani che scivolano sulla mia schiena lentamente, le sue labbra sulle mie ma tutto ciò viene interrotto.
«Alex resti per cena? Sta tornando la tempesta non voglio averti sulla coscienza» dice mia madre entrando in salone, ci stanchiamo subito ma ha capito perfettamente la situazione. Non dice nulla anzi sorride e basta.
«Se non sono di troppo accetto l'invito signora» risponde Alex «Chiamami pure Cristina» dice sorridendo per poi tornare in cucina. Guardo Alex «Lo sai che te l'ha chiesto per studiarti, vero?» domando «Ovviamente piccola bestiolina» risponde sorridendo, lo guardo sorridendo e prende un bigliettino dalla tasca dei pantaloni e me lo porge. Lo apro confusa, sul bigliettino c'è scritto "Che tu possa sempre riuscire a dimenticare il dolore e a trasformarlo in una nuova felicità". Lo osservo sorridendo, sta iniziando a capire e ciò vuol dire che mi ascolta, forse mi sbagliavo su di lui. Mi avvicino e gli do un piccolo bacio a stampo «Grazie, dove l'hai letta?» domando curiosa «Da qualche parte, ma mi ha fatto pensare a te» risponde sorridendo.

Spazio personale:

Ciaoo, come state?😊

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Spero che questo capitolo vi piaccia 💋

A presto🌺🖤