Sento suonare la sveglia e mi alzo a spegnerla. Sono le 6:30 del mattino, anche se so che è presto per andare a lavoro voglio prendermela con comodo. Dopo lo sfogo di ieri ho bisogno di una bella colazione che solo il mio barista può farmi ed è meglio quando vado presto. Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. Scelgo due cose al volo e vado in bagno, apro l'acqua bollente. So che andrebbe messa ad una temperatura normale ma fuori fa freddo e voglio scaldarmi per bene prima di affrontare la vita di merda. Si di merda, lo ripeto se non si fosse capito ciò che intendo. Entro dentro la vasca e inizio a rilassarmi senza troppa fretta.
Sono le 7:30 quando finisco di prepararmi, ci ho messo relativamente poco se contiamo il fatto che sia restata 40 minuti dentro la vasca. Preparo una borsa veloce per il lavoro ed esco di casa nel più totale silenzio. Nel giro di 5 minuti raggiungo il bar, appena entro mi sento subito meglio. Per me ormai è un po' come una casa questo posto, mi ci sono legata molto.
«Buongiorno» mi dice Manuel «Ciao» rispondo fingendo un sorriso «Cosa ti porto?» domanda «Il solito» rispondo, mi vado a sedere al solito tavolino di fronte al bancone. Mi piace interagire con loro quando il bar è così calmo. Mentre aspetto la colazione guardo un po' le tracce che ho scelto per la primissima lezione. Sono un po' in ansia, non ho mai fatto questo mestiere e tanto meno ho un fisico adeguato. Ed ecco qua che la mia testa inizia con le mille paranoie, questo non va bene, qua ci sarà un problema, chissà se sarò brava, ecc. Per fortuna a distrarmi dai miei pensieri c'è Lola « Come mai cosi mattiniera?» mi domanda «Inizio un nuovo lavoro» rispondo tranquilla «Si? Che bello!! Cosa farai?» chiede curiosa «L'insegnante di ballo» dico fiera «Dai allora buona fortuna!» mi dice sorridente «Grazie» sorrido, subito dopo arriva Manuel che mi poggia la colazione sul tavolino e si siede davanti a me. Ringrazio e prima di iniziare a mangiare finisco di leggere i titoli delle canzoni.
«Deni dovresti mangiare» dice Manuel «Si ora mangio» dico bloccando il cellulare «Dove si trova questa palestra?» domanda lui «Vicino ad un piazzetta» dico vagamente «Non vuoi che sappia dove lavori?» dice scherzosamente «Non è quello, non ricordo la via ci so solo arrivare» spiego addentando la brioche «È esattamente da te» dice sorridendo «Si» dico addentando un altro pezzo di brioche. Manuel si alza per tornare a lavoro e io cerco di finire la mia colazione senza farmi prendere dall'ansia. Mi alzo per pagare e Lola mi sorride gentilmente come sempre, non ci sono bisogno di tante parole lei mi capisce al volo.
«Buona fortuna» mi sussurra, sorrido ed esco dal bar. Con estrema calma mi incammino verso la palestra, non è molto distante da qui e oltretutto è anche presto. Ho bisogno di camminare per riuscire a calmare un po' l'abitazione di questa prima giornata. Sono preoccupata ma nello stesso tempo so che ballare mi farà sentire bene. Negli anni ho imparato a trovare un modo per distrarmi dal dolore, il ballo e tra quelli che più mi distraggono dai problemi, dai pensieri. Molte persone si sentono meglio a parlarne e sfogarsi con qualcuno, per me purtroppo non è così. Per me il dolore è un fitto silenzio di niente. Quindi non ne parlo, ho le mie crisi che poi passano ma tutto ciò lo affronto da sola.
«Ehi Denise» sento chiamarmi. Mi volto e vedo Alex venirmi incontro, mi ha riconosciuto subito deve essere un bravo osservatore. Lo osservo mentre si avvicina, quei suoi lineamenti, quegli occhi, quei muscoli, un figo assurdo detto chiaramente. Distolgo lo sguardo ma solo per pochi secondi perché poi me lo trovo davanti a me.
«Sei in anticipo» dice sorridendo «Oh si, non ho fatto caso all'ora scusa» dico dispiaciuta «Oh no non è un problema» dice tranquillamente «Faccio un altro giro finché non è l'ora giusta» dico spostandomi «Non c'è bisogno, vieni ti faccio entrare» mi dice con tono più autoritario di prima.
Lo seguo dentro la palestra, lui mi fa strada senza dire una parola. Il silenzio a volte mi piace ma non quando sono in ansia, perché mi mette ancora più agitazione. Ci fermiamo davanti ad una porta e presumo siano i camerini.
«Questo è il tuo camerino personale, non lasciare niente qua dentro porta sempre con te le cose e non perderai nulla» spiega tranquillamente «Va bene, grazie» rispondo «Preparati, iniziamo a riscaldarci insieme» dice per poi lasciarmi sola davanti alla porta. Entro dentro il camerino e sento subito il profumo di lavanda, un po' mi meraviglio mi aspettavo un posto un po' più maschile. Mi cambio velocemente e prendo le mie cose andando verso la hall. Dietro la scrivania trovo Alex che scrive e appena mi vede sorride «Vieni ti faccio firmare un contratto» dice allungandomi un foglio, mi avvicino e titubante prendo il foglio. Leggo bene tutto ed è veramente un contratto di lavoro.. non ci posso credere. Alex mi indica dove firmare e senza esitare firmo il contratto. Mi piace sia il lavoro e la paga è davvero buona per una principiante come me.
«Perfetto, oggi terrai lezione nella sala dell'altra volta ok?» chiede «Si» dico titubante «Vorrei che gli insegnassi Happier» dice
«Non c'è problema» rispondo.
Mi è andata bene, questa era già nella mia playlist di oggi. Spero solo di essere all'altezza delle aspettative. Alex mi fa entrare in sala e ci sono una quindicina di ragazze che puntano gli occhi su di me incuriosite. Sono tutte magrissime e già da questo mi sento nel posto sbagliato. Alex mi fa strada fino al centro della sala «Ragazze lei è la nuova insegnante, si chiama Denise e oggi vi insegnerà una coreografia molto interessante» spiega Alex «Quanti anni ha?» domanda una ragazza «Ho 20 anni» rispondo cercando di sorridere «Bene ora che la conoscete riscaldiamoci un po'» dice.
Lui si affianca a me e inizia un riscaldamento leggero, io ci andrei più pesante pensando alla coreografia che dobbiamo fare ma non sono io che faccio le regole.
Dopo una ventina di minuti di riscaldamento Alex si alza e fa partire la musica «Denise vi mostrerà la coreografia e poi ve la spiegherà durante questa settimana» quasi urla Alex.
Mi ritrovo al centro della stanza con gli sguardi puntati addosso. Tutti si aspettano che io balli e la mia agitazione cresce sempre di più. Nonostante la musica sia partita io sto ferma ad osservare tutti i visi che mi circondano, d'un tratto Alex arriva e inizia a farmi muovere. Istintivamente seguo i suoi movimenti e chissà per quale assurdo motivo inizio a ballare staccando la testa. Finita la dimostrazione Alex si siede in un angolo e io inizio a spiegare lentamente alle ragazze passo per passo sotto gli occhi attenti del capo.
Finita la lezione e penso non sia andata così tanto male dopotutto. Salgo in camerino per cambiarmi e sistemare le mie cose. Mi lego i capelli visto che sono un po' scompigliati e scendo nella hall per salutare tutti.
«Buona serata» dico sorridendo «Aspetta Deni» dice Alex «Oh si scusa» dico «Domani inizi ufficialmente quindi dopo ti mando gli orari e cosa voglio che tu faccia» mi spiega «Grazie» sorrido «Ti vorrei fare un appunto, vedi di non far più succedere quello che è accaduto in sala. Ti ho assunto e pretendo il massiamo da te intesi?» dice in tono autoritario «Si»sussurro «A domani» dice per poi andare via.
Esco dalla palestra e ancora una volta mi sento sbagliata. Vorrei sparire nel nulla, essere invisibile al mondo.Spazio personale:
Instagram: tiavreivolutodire9 oppure sul profilo personale ddesireecuccu
A presto ❣️
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One love
Romance🌺 Libro cartaceo disponibile su Amazon 🌺 Denise è una ragazza di 20 anni. È sempre stata molto timida e chiusa, cosa che l'ha sempre penalizzata nei rapporti con le persone. Nel giro di poco tempo la vita costringe Denise ad adattarsi a tanti, fo...