capitolo 25

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Pov's Cristian.
Mi dirigo verso casa sua..
Magari è a casa a leggere un libro o non so cos'altro stia facendo.
Voglio cullarmi su questo.
Che lei stia a casa.
Prendo subito la macchina dopo essere uscito da quel bar.
Arrivo a casa sua, e vedo tutto spento.
Non voglio pensare a qualcosa di negativo, come se sia scomparsa o qualcuno gli abbia fatto qualcosa di male.
Non me lo perdonerei mai.
Ma che cazzo sto dicendo?
Perché sono così? PERCHÉ?
Non mi è mai importato delle altre ragazze, c'era solo divertimento, che durava 1 o massimo 2 notti, per poi averne una nuova.
Non oso immaginare lei con un altro ragazzo che non sia io.
No.
Apro la sua porta con le chiavi dato che ne aveva lasciato un mazzo in casa mia e dopo aver controllato ogni singola stanza, ecco che si fa spazio dentro di me una fitta al petto.
Lo sapevo.
Decido di chiamarla, il cellulare suona  e...
- dimmi-sento la sua voce, e il mio cuore sembra esser rinato si nuovo.
Che sdolcinato del cazzo che sono.
-dove sei?- dico con una voce un po triste
-torno più tardi.ciao.-dice

Subito dopo riattacca.
Provo a richiamarla ma c'è la segreteria telefonica.
Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Torno a casa mia, mi faccio una doccia veloce,con la speranza che un po' mi calmi.
Metto un jeans nero strappato, e mi asciugo i capelli quando sento aprire il portone.
Mi affretto a scendere ed eccola lì.
Con quel viso delicato e quei capelli mossi che gli scendono.
Ha un aria stanca, di chi ha camminato per molto.
Mi chiedo ancora dove sia stata.
Non ci diciamo niente, io mi avvicino a lei, e ci guardiamo negli occhi.
Potrei guardarla per ore e ore.
Non so cosa mi stia prendendo, non mi riconosco più, ma tutti i miei pensieri volano via.
-ei..- dice a bassa voce.
-dove sei stata?- dico
-non posso parlartene per ora. Forse te ne parlerò.-dice.
Nasconde qualcosa.
Lo so e si vede.
Però non voglio essere pesante, quindi  mi giro e ritorno in bagno ad asciugarmi i capelli e mettere una felpa dato che fa freddo.

Pov's Anastasia.

quando mi ha chiesto dove sono stata, non ho voluto dirgli niente.
Quello per me è come un rifugio, in cui riesco a dimenticare molte cose, anche grazie alla presenza della nonna.
Lo guardo senza maglia e noto che i suoi addominali sono perfetti.
Forse non mi ero mai soffermata a guardarlo così, nei minimi dettagli.
Eppure, per un tempo indeterminato in cui ci siamo guardati, beh...
Gli si leggeva negli occhi.
La preoccupazione.
A volte sembra che esista solo io per lui, ma a volte, sembra l'opposto.
Come se lui voglia allontanarmi.
È andato ad asciugarsi i capelli e io poso la borsa e vado in camera a mettere il pigiama.
Sono le 22.49 e sono stesa sul divano a leggere un libro che ho comprato parecchi mesi fa, ma che non ho potuto iniziare a leggere per via di molti impegni.
Quando l'ho visto, me ne ero totalmente dimenticata di averlo.
Sento dei passi provenire dalla scala a chiocciola, è lui.
Si è messo una felpa grigia e ha i capelli scompigliati.
Cazzo quant'è bello.
Mi si avvicina e si siede accanto a me sul divano.
Io porto le gambe al petto circondate dalle mie braccia.
Lui allunga la mano e mi scompiglia i capelli, ci guardiamo e iniziamo a ridere.
-stronzo.- dico ridendo
- sei bellissima- a quelle parole arrossisco e, mi mancavano queste sue dolci frasi.
È tardi e saliamo per andare a letto.
Questi erano i propositi ma...
-sei stata molto cattiva...sei sparita senza dire niente. Non mi piace questa situazione- dice un po' ironico.
-ah si? E quindi ora dovrei aspettarmi di essere punita, caro cristian?-dico facendo la finta dispiaciuta.
-oh, probabile- dice guardandomi in modo malizioso.

Mette le sue mani sui miei fianchi e io invece le metto sul suo collo.
Si avvicina sempre di più e ci guardiamo negli occhi.
-ti bacio ogni giorno con gli occhi- mi sussurra all'orecchio.
Questa frase mi fa venire i brividi dentro, ma non in modo negativo, anzi!! Tutt'altro!
Dentro mi sento come un fuoco.
Gli do un bacio in guancia quando pui si sposta e le mie labbra vanno a finire sulle sue.
Questo ragazzo è ogni giorno SEMPRE più imprevedibile.

Schiudo la bocca facendo danzare le mostre lingue, che sono in perfetta sintonia.
Si stacca per baciarmi il collo.
Lasciando anche qualche succhiotto.
-no, cristian...non possiamo.- dico con un po di ripensamenti.
Lo voglio anch'io ma è un passo un po'importante per  me e voglio essere sicura di lui prima che accada.

Si stacca velocemente, togliendo le sue mani sui miei fianchi.
Sento il collo un po'umido.
Mi guarda negli occhi e va via.
Scende di sotto.
Prende le chiavi della macchina è va via, senza dire niente.
Urlo il suo nome, ma non intende girarsi.
Esce da casa e urlo fin quando mette in moto la macchina e la vedo ormai lontana per poi scomparire.
Non posso crederci.
Questo ragazzo è ....
Non so come descriverlo nemmeno.

Salgo su, lasciandomi cadere sul letto.
Travolta di mille pensieri, insicurezze e paure.
Dopo un po' scendo giù, prendo una sigaretta, la metto in mezzo alle labbra, prendo un accendino e inizio a fumarla.
No, non fumo sempre, fumo solo in situazioni in cui sono molto nervosa, e un po' mi aiuta a rilassarmi.
Finita la sigaretta, torno sopra, guardo l'ora e sono le 2.41, penso a dove possa essere.
Non si è fatto vivo, ma immersa nei miei pensieri  mi addormento.

Pov's cristian
Sono uscito da quella cazzo di casa.
Non so cosa diavolo mi prende.
Non ho voglia di aspettare.
Io la voglio.
Mia.
Adesso.
faccio un giro con la macchina, per poi accorgermi che è tardi.
Ma non voglio tornare a casa.
Con lei, è solo attrazione fisica, lo so.
Non voglio nessuna relazione.
In passato ho avuto molti problemi con le donne, e di certo non voglio di nuovo passarli.
Per questo mi diverto.
Non voglio niente di impegnativo, ma...
Non so il perché...
Con Lei è tutto diverso.
Lei è vita.
Ok forse non mi sto rendendo conto di quello che dico o penso, sono incoerente con quello che dico o penso..ma..non so dove mi porterà questa strada.


Ciao a tutte ragazze!
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