capitolo 41

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Pov's ana.

Vengo svegliata da una voce che non smette di chiamarmi ripetutamente.
Una voce alquanto familiare.
Sentita più volte.
Voce che mi fa sentire a casa.
Apro gli occhi,facendo un grande sforzo cerco di capire dove mi trovo....
Vedo il mio braccio,con una flebo accanto a me.
Alla mia destra cristian seduto su una sedia.
Di fronte a me, ovvero ai piedi del letto, il medico con una cartella in mano.
Vedo che mi trovo in un ospedale.
L'unica cosa che ricordo è che ieri sono stata ad una festa.
Poi il buio totale.
Non ricordo nulla.
Mi sento molto stanca, quasi a pezzi.
-che ci faccio qui?-
Cosa avrò combinato questa volta?
Ana,ana! Sempre guai combini!
Noto  Cristian  e appena I nostri occhi si incrociano noto che sono spenti.
Molto pieni di rabbia, ma allo stesso tempo spenti.
Aspetto una risposta.
Mi guardano con aria alquanto sollevata, ma che mi sarà mai successo?
-volete parlare o dobbiamo continuare a guardarci negli occhi?

Cristian sta per parlare, ma viene fermatl dal dottore.

-signorina Anastasia....
Lei... È stata drogata.
Hanno abusato di lei, o ancora meglio... Del suo corpo.
Si ricorda con chi è stata ieri sera? - dice il dottore.

Lei è stata abusata.

Questa frase mi rimbomba nella mente.
Chi cazzo è stato questo diavolo.
Le lacrime si fanno spazio sul mio viso.
Mi sento sporca.
Ho perso la verginità.

Ma in mente nel frattempo mi torna l'immagine di Jose dentro quella stanza.

-I.. Io-
-no, Ana non lo ricorda....-dice Cristian.

Lo guardo con aria infastidita.
Lo ricordo benissimo.
So chi è il colpevole.

-vabene... Io vado, si riposi, e se ha bisogno di aiuto, non esiti a chiamarci. -

Guardo tutto intorno a me, e non riesco ancora a crederci.
Perché deve succedere tutto a me?
Perché tutti vogliono farmi del male?

-ti starai chiedendo perché ho risposto... Io al tuo posto...
-è stato Jose. - riesco a dire.
-lo so perfettamente.
Tu stai tranquilla, non potrà mai più infastidirti.
Me ne sono già occupato io.
È morto. -
-c... Cosa hai fatto?! - sgrano gli occhi.
-Se lo avresti detto, io sarei già dietro le sbarre... Il dottore te lo ha chiesto apposta per sporgere denuncia. -



4 giorni dopo

Finalmente vengo dimessa da quel dannato ospedale.
Ormai è come se vedessi tutto quanto nero.
Non riesco più a immaginare cosa di peggiore possa accadermi.

Siamo appena arrivati a casa di Cristian.
Ha posato la valigia con dentro i pigiami e adesso mi sta fissando mentre io fisso il vuoto.
- p.. Posso abbracciarti?
- Cristian... Io non so se riuscirò ad avere contatti con qualcuno.
Ho paura, tanta.-
-sai che non potrei mai farti del male.
-lo so.

Mi abbraccia e io all'inizio sono un po' tesa, ma poi mi lascio andare.

Ci stiamo baciando.
Sono in punta di piedi e lui mi prende in braccio, incrocio le mie gambe al suo fianco e mi poggia sul tavolo.
Ci baciamo appassionatamente.
Avevo bisogno di lui.
So cosa mi è successo e so anche che lui è casa.

-Ana... Io non.. Non ce la faccio più, sto impazzendo... Forse è meglio fermarsi qui, prima che io non capisca più nulla.

Avrei già detto si, hai ragione.
Ma ora più che mai ho bisogno di lui.
Si aspetterebbe una mia risposta.
Ma io lo sorprendo.
-no.
-c.. Cosa?
-no, non ci fermiamo. Continuiamo.
Voglio sentirti mio.
Solo mio.

-s.. Sei sicura?
-emh... Vuoi darti una mossa o vuoi farmene pentire?

Resta lì, a guardarmi, con un aria un po' scioccata.
Lo so... Dovrei non fidarmi, ma con lui è impossibile.
Sono sicura.
Lui è tutto ciò che voglio.
Adesso più che mai ho bisogno di lui.

Continuiamo a baciarci.
Mi riprende in braccio e saliamo al piano di sopra.
Mi getta sul letto, e io rido.

Riesce a farmi ridere.
Si.
Non una risata qualsiasi, no una risata che chiunque possa concederti.
Lui mi fa star bene, e come mi fa ridere lui... Beh non lo fa nessuno.
Siamo spontanei.

Si mette sopra di me, continuiamo a baciarci.
Lentamente mi toglie la maglietta e resto col reggiseno nero in pizzo e la tuta.

Mi bacia, lasciando baci umidi sulla mia pelle.
Scende al mio seno e mi lascia qualche succhiotto...
Mi toglie i jeans e io tolgo la maglia a lui.
Resto immobile a guardarlo.
Ma quanto cazzo è bono?
-sei sicura?
-si, ma fai piano....
-ok piccola..

Si toglie i jeans ed entrambi restiamo in intimo.....




CIAO A TUTTE RAGAZZE, STARÀ FACENDO BENE ANA A FIDARSI? E COSA SUCCEDERÀ?

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