Pov's Cristian.
Questa tipa, di cui non ricordo nemmeno il nome è seduta su di me e sta cercando di provocarmi in tutti sensi.
Non che non sia una bella ragazza, ma in mente ho solo una persona, con un nome ben preciso.
ANASTASIA.Mi accorgo di averla persa con lo sguardo in mezzo alla folla scatenata in pista da ballo e sto iniziando davvero a preoccuparmi.
-vado fuori a fumare una sigaretta. Solo.
-come vuoi-
Dice quella finta bionda.
la faccio scendere dalle mie gambe e invece di andare fuori a fumare vado a cercare ana.
Spingo la gente di qua e di la, mi stanno dicendo qualcosa ma ciò non mi distoglie da mio unico obbiettivo.
Vado fuori, con la speranza di trovarla ma vedo solo ragazzi ubriachi o fatti e tante bottiglie di birra a terra.
Vedo in lontananza delle scale.
Nel piano di sopra ci sono delle stanze dove vanno tutte le persone che vogliono portarsi a letto qualcuno...
Si lo ammetto...ci ho portato qualcuna anch'io.
Salendo le scale, nonostante il rumore assordante della musica e delle luci che non smettono di annebbiare tutto, sento qualcuno che grida,in cerca di aiuto.Riconosco questa voce, cerco di capire da quale stanza provengano queste grida, ma ad un tratto non sento più nulla.
Apro tutte le porte della camere e sono tutte vuote, quando cerco di aprirne una ma è chiusa a chiave.
Apro con tutta la forza che ho quella dannata porta con un calcio.
La porta si apre.
Non voglio credere a quello che i miei occhi stanno vedendo.
Ana è sdraiata sul letto, priva di sensi, nuda.
Quel coglione di José su di lei.
Anche lui nudo.
Il mio corpo si muove solo.
Mi butto su di lui picchiandolo.
Lo sto picchiando talmente forte che quel coglione non ha nemmeno la forza di aprire gli occhi o di lamentarsi.
Ha cercato di tirarmi qualche pugno ma non c'è riuscito.
Ho imparato a deviare i pugni, da piccolo ho fatto diversi corsi di autodifesa.
Ho le mani sporche di sangue.
Lui non reagisce più.
Sento delle mani che mi tirano indietro che mi bloccano le braccia e le mani.
Mi giro ed è jack.
-lasciami stare -
-cazzo Cristian, smettila è morto. -Non me ne frega nulla di quel coglione.
Mi avvicino subito ad ana e la copro col lenzuolo.
Cerco di farla svegliare.
Ma niente.
Sul letto noto una puntura.
Non voglio credere a cosa abbia fatto quel coglione.
L'ha drogata.
Cazzo.
L'ha drogata.Faccio uscire jack dalla camera, il corpo di quel misero coglione è sdraiato a terra.
È pieno di sangue.
Il muro altrettanto.
Vesto velocemente ana, notando dei lividi sul suo corpo.
Lividi di baci.
Lividi di qualche ceffone.Dopo averla vestita la porto subito in ospedale.
Siamo in macchina.
Io e lei.
L'ho sdraiata nei sedili dietro.
Non mi fermo ai semafori.
Non me ne frega un cazzo.
Non deve succedergli niente.
Non me lo perdonerei.4 ore dopo
- la signorina ana è stata drogata.
Ha subito una violenza sessuale.
Può sporgere denuncia se sa chi è stato.
Adesso è nella sua camera.
Probabilmente si sveglierà domani mattina, se le cose procederanno bene.-posso raggiungerla?
-può passare il resto della notte qui se vuole.Mi dirigo verso la sua stanza.
Sono le 2.30
Entro in quella dannata stanza e vedere lei, sdraiata su quel lettino, mi fa male.
Mi fa stare male tutto.Prendo la sedia e l'avvicino al suo letto.
Mi siedo accanto a lei prendendole la mano. Le lacrime ormai stanno invadendo tutto il mio viso.-sai Ana...
Quando ti ho visto, volevo essere al posto di quel coglione.
In lui non vedevo amore.
Vedevo solo voglia di...
Ma non sono qui per dirti questo.
Non mi perdonerò mai quel che è successo.
È stata anche colpa mia.
Sai.. Mi sei mancata davvero tanto.
Sei stata l'unica persona, dopo un altra, ad avermi dato amore.
Ma il tuo amore, supera tutto quello che le altre forse mi hanno dato.
Scusa se, quando ti ho detto che non volevo nulla di serio, ti ferivo.
Io lo so, si leggeva nei tuoi occhi la tristezza che avevi nello ascoltare le mie dannate parole.
Ma se ho preso quella decisione è per non far stare male nessuno.
Specialmente te.
Ho avuto molte delusioni nella mia vita, mi sono sempre alzato e ho sempre ricominciato.
Capirò se non mi vorrai più parlare..
Non te le farò una colpa.
Ma non smettere mai di guardarmi come solo tu sai fare. -Le tengo la mano stretta,
guardandola penso che..Sono un fallito.
Ripeto tra me e me.
Per non aver fatto un cazzo.
Lei ci teneva alla sua verginità, e sicuro non avrebbe voluto perderla così.
Non in quel modo, non con quel coglione.
Sono sicuro.Chiudo gli occhi e mi addormento
Come reagirà ana?
Ma soprattutto cosa succederà?
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Più di una droga.
RomanceQualcosa che sicuramente non avrete letto mai, oltre ogni limite. Succede di tutto in questo libro "più di una droga." Curiosi? Personaggi -anastasia: ragazza misteriosa, con segreti oscuri che nessuno sa. Un passato difficile ma con un presente anc...