Mi sveglio per via della sveglia impostata sul mio cellulare.
Mi giro e noto che sono sola.
Cristian non c'è.
Oggi è la vigilia di natale.
Si sa, il Natale è un occasione per riunire tutta la famiglia.
Ma questo natale...non è uguale a quelli che sono passati.
Non ci sono i mei.
Cristian non mi rivolge nemmeno la parola.
Mi sento stupida.
Stupida per averci creduto veramente.
Stupida perché pensavo di esser in grado di cambiare qualcosa di lui.
Stupida perché non ci sarà un noi.
Vado in bagno per vestirmi e metto:
Voglio un po'sfogarmi, ma questa volta non tagliandomi.
Questa volta voglio andare a correre.
Voglio smaltire tutto ciò che di negativo c'è in me.
Scendo al piano di sotto, sono le 9 in punto.
Entro in cucina e lo vedo poggiato sulla finestra che beve una tazza di latte.
-buongiorno,dove vai?- dice con un tono piuttosto serio.
Ma in tutto ciò non si gira nemmeno.
Non mi degna di nessuno sguardo.
-vado a correre.- dico fredda.
Prendo una bottiglietta d'acqua ed esco di casa per andare a correre.Pov's cristian.
Sto male.
Non rivolgo la parola ad ana perché sto cercando di allontanarla per poi mantenere la mia promessa con i ragazzi.
Glielo devo.
Mi fa stare male tutto questo.
Non poterla toccare, non poter sfiorare le sue labbra...
Mi manca lei.
Punto.
Per distrarmi un po' dopo che lei è andata a correre, raggiungo i ragazzi.Arrivo da loro.
-cristian! Non ci crederai mai....abbiamo scoperto che dietro tutto questo c'è il padre di andrea!!!!!-Cosa? Cosa ho appena sentito?
Come può essere? Cosa vuole da loro?
-Bene ragazzi.
Io stasera stesso parto per portare ana al sicuro.
Qui non lo sarebbe.
Lo so, devo mantenere la mia promessa, ma non posso esporla al pericolo- dico.
- lo sappiamo!-Torno subito a casa con la speranza che ana sia tornata.
Apro il portone velocemente e noto che in casa regna il silenzio.
Vado in cucina e noto un post-it lasciato da mia zia che dice che è andata a fare la spesa ed ha portato con le grace.
Dovrebbe tornare ad ora di pranzo.Decido di chiamare mia zia per fargli sapere che oggi stesso noi andiamo via.
Dopo aver chiuso con mia zia, che abbastanza dispiaciuta ha capito la situazione anche se non gliel'ho spiegata per intero, sistemo le valigie.
Sento aprire il portone.
Mi precipito subito al piano di sotto ed è Ana.
Finalmente.
- ana, tra 4 ore abbiamo un volo di ritorno.
Non possiamo stare qui perché beh, sai grace ha bisogno dei suoi spazi e mia zia mi ha chiesto gentilmente.-
-ah..emh...ok!
Mi dispiace.-Che scusa stupida che ho detto.
Ma quanto cazzo sono scemo?Saliamo sopra entrambi e lei prima di sistemare le valigie va in bagno a fare una doccia calda.
Pov's Anastasia.
Quando cristian mi ha detto che dovevamo andare via per il fatto di Grace, all'inizio mi sembrava uno scherzo, di pessimo gusto da dire.
Però poi ho capito che non lo era.
Quindi decido di andare a fare una doccia calda prima di affrontare il viaggio.
Mi stavo attaccando sempre di più a New York, che poi durante queste feste, è magnifica.
Ogni suo angolo è magnifico.
Pieni di luce.
Pieni di amore che circola nell'aria.Dopo essermi asciugata metto:
E poi sistemo i vestiti, e li metto dentro la mia valigia.
È arrivata grace e la sua mamma kate.
Kate ha delle buste che tiene per le mani.
È andata a fare la spesa.
Grace invece ha in mano una bambola in mano.Sua madre va quindi in cucina a posare ciò che aveva comprato mentre io e grace siamo nel salotto.
All'improvviso sento grace dire
-vi amate molto anche se non lo ammettete.-
In tutto ciò io ho gli occhi spalancati.
Non mi sarei mai aspettata una frase del genere da una bambina che in più non dice mai una parola.Si avvicina a me e mette il suo dito sul mio cuore dicendo:
-lui è nel tuo cuore, e tu sei nel suo.-Dopodiché si gira e va in cucina.
Io ripenso alle sue parole e ai suoi gesti e sono davvero molto colpita da tutto ciò.Siamo in aeroporto e abbiamo già salutato la sua zia kate, grace e i nonni materni e paterni.
Guardo per l'ultima volta quel che resta di New York pensando a quanto bello sia stato stare qui anche se per poco tempo.
Salgo sull'aereo e ci sediamo.
Allacciamo le cinture e via!Ormai vedo New York molto piccola, quasi inesistente.
Sono le 19 ed il ho molto sonno.
Mi addormento ma questa volta mi appoggio non da cristian ma nella parte del finestrino.Sento poi una presenza sulla mia gamba.
La mano di cristian.
Prima mi sfiora ma poi inizia a stringere e mi scappa un piccolo sorrisino, per poi addormentarmi.LO SO NON È IL MASSIMO QUESTO CAPITOLO MA COSA SUCCEDERÀ TRA I DUE? E soprattutto perché il padre di andrea fa tutto questo?
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Più di una droga.
RomanceQualcosa che sicuramente non avrete letto mai, oltre ogni limite. Succede di tutto in questo libro "più di una droga." Curiosi? Personaggi -anastasia: ragazza misteriosa, con segreti oscuri che nessuno sa. Un passato difficile ma con un presente anc...