Capitolo 43.

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Sento suonare, ho molta paura.
Ultimamente mi impaurisce qualsiasi cosa anche la più innocente.
La nonna mi guarda perplessa, come se volesse capire a cosa io stia pensando.
Mi alzo dal divano e decido di andare ad aprire la porta e vedere chi è.
Chi potrà mai essere?

Apro la porta e trovo un ragazzo. Lo guardo perplessa.
- mi dica pure... - dico  incuriosita cercando di stare più tranquilla possibile.
- s..signorina perfavore mi faccia entrare, perfavore la supplico. - leggo panico nei suoi occhi, ha paura.
Molta.
Che sarà mai successo?
Mi sposto e lo faccio entrare.
Noto che la nonna lo guarda un po' perplessa cercando di capire chi sia.
- hanno... Hanno sparato.
Non ho visto a chi, ma era a circa 3 km da qui.
Sono scappato e c'era molta confusione.
Non sapevo dove andare. Mi sono trasferito qui da poco, e non conosco nessuno. La mia casa è un po' più lontana.

Grazie mille! - dice impaurito.
Io e la nonna ci guardiamo e con aria dubbiosa, diciamo all'unisono
- ci sono feriti? Se si, chi è?

-non so rispondervi a questa domanda. Non hj visto nulla, ho solo sentito 3 spari, e la gente correva. -

-figliola, sarà meglio che tu per stasera resti qui a dormire, non voglio mandarti. - dice seriamente la nonna.

-vabene nonna.. - dico io.

- io sono Robert, scusate se non mi sono presentato prima  ma ero molto impaurito.

Lo guardiamo e la nonna si alza per abbracciarlo.
Avrà qualche anno in più di me, ma non voglio riempirlo di domande, non mi sembra il caso di farlo proprio  adesso.

-beh io andrei, ho disturbato già per molto... - dice Robert guardando la nonna

- no! Non se ne parla proprio, ragazzino. Dormirai anche tu qui e domani mattina gusterai i miei deliziosi biscotti - dice la nonna sorridendo

-non vorrei essere un disturbo... Sa.. Signor-

-chiamami pure nonna!

Robert guarda la nonna con dolcezza.
Subito dopo la nonna gli indica al piano di sopra la stanza dove dormirà stanotte.

Sono le 19 di sera, e sono passate già 3 ore dall' accaduto.
Ad un tratto penso a Cristian!
Oddio Cristian!

Prendo la mia borsa per prendere il mio cellulare ma mi accorgo di averlo scordato a casa.
Dannazione!
La nonna non mi farà uscire e non so nemmeno il numero di Cristian a memoria!

Cavolo!

Sono le 23 di sera e la nonna e Robert sono già andati a dormire.
Io sono seduta vicino al camino con un plaid che mi avvolge.
Sto bevendo una tazza di the caldo, e penso a cosa stia facendo Cristian e se gli sia successo qualcosa!
Non è venuto nemmeno a cercarmi.
Perché?
In mente avevo 300 domande a cui non riuscivo a dare nemmeno mezza risposta.

Dopo aver finito il mio the, decido di mettere le scarpe e andare da Cristian.
Senza far rumore poso la tazza del the sul tavolo e vado a pendere le scarpe.

Penso tra me e me, non potrà succedermi nulla, sono le 23.18 e non ci sarà molta gente in giro.
Sara tutto più tranquillo.
Cerco di farmi forza perché si, devo ammetterlo ho paura.

Prendo le chiavi di casa di Cristian e anche quelle della nonna.
Per sicurezza prendo le chiavi e chiudo il portone della nonna.
Prevenire è meglio che curare!

Mi guardo intorno, ed è tutto buio, a dare luce sono qualche lampione, mentre altri sono spenti.
Non si vede gran che ma riesco a ricordare bene la strada di casa.

Inizio a incammimarmi e a tener occhio vivo.

Non mi va di beccarmi un proiettile in piena testa o petto e morire così.

Ma....

Ciao a tutti! Come vi sembra?
Non mancherà molto per la fine del libro.
Forse altri 4 o 5 capitoli.



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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2019 ⏰

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