capitolo 34

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Oggi a svegliarmi non è la sveglia ma il delizioso odorino dei biscotti fatti dalla nonna.
Inconfondibili.
Cosa chiedere di meglio.
Mi alzo e metto:

Scendo al piano di sotto e trovo la nonna che sta sistemando i biscotti appena sfornati in un piatto

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Scendo al piano di sotto e trovo la nonna che sta sistemando i biscotti appena sfornati in un piatto.
Appena mi vede mi sorride
-buongiorno figliola. Come stai?
-diciamo bene.
-dai su, mangia un biscotto!

Ci sediamo e mangiamo i biscotti fatti da lei.
Sono davvero molto buoni.
-nonna,Ti dispiacerebbe se vado a fare una passeggiata qui vicino? Vorrei un po schiarire le idee e fare due passi...
-vai figliola, io sono sempre qui ad aspettarti.

Esco di casa dopo avergli lasciato un bacio in guancia e mi dirigo verso il lago.
Mi siedo nella panchina e in mente mi tornano mille pensieri.
La mia mente fa così tanto rumore che non sento neanche cosa mi circonda.
All'improvviso vedo il buio.
Cosa? Mi tocco gli occhi e sento che ci sono delle mani a coprirmi gli occhi.
Non è cristian,riconosco le sue mani e gli effetti che mi provoca.
-eiii
-andrea?
Resto un po allibita, non riesco a capire se è un sogno o cosa.

-in persona.
Come stai? Sai ho cercato di venire a parlarti ma purtroppo io...beh...
Non sapevo come comportarmi e poi cristian ti sta sempre addosso.
Volevo scusarmi per quell'episodio.
Non so nemmeno io cosa mi è preso.-

Non riesco a rispondere quando lui mi bacia.
Mi bacia e a quel bacio, beh non posso dire di non aver sentito nulla ecco.
Qualcosa l'ho sentita.
Quindi non mi stacco e ci baciamo.

-scusa ma...È da molto che volevo farlo.
Ogni volta che ti guardo, resto incantato.-
-beh...
-no, non dire nulla perfavore.

Si riavvicina di nuovo ed ecco che parte un altro bacio.
-posso chiederti una cosa? Dico
-certo! Dimmi!
-tuo padre sta qui?
-no mio padre sta a New York con la sua nuova compagna.
Mia madre invece è andata a vivere a Miami.
Sono stato un po'da lei, per questo non mi sono fatto vedere più in giro.
Io non voglio più avere a che fare con mio padre.- dice

Infondo gli credo, non so il motivo, ma qualcosa mi porta a farlo.
Quindi mi limito a fare un lieve sorriso.
-è ora che io torni a casa- dico
-che ne dici di andare a bere qualcosa al blue bar stasera? Daranno una festa ma se vuoi possiamo stare fuori seduti a bere qualcosa.-
-beh ok dai.

Ci salutiamo e io ritorno a casa della nonna.
Forse andarci mi farà stare un po meglio.
Non voglio deprimermi ancora di più e pensare sempre e solamente a cristian.
Prima di tornare dalla nonna però voglio andare a prendere la mia roba e comprare qualcosa alla nonna, dato che lo avevo totalmente scordato.
Vado quindi a casa di quel coglione di cristian sperando che non ci sia.

3. Ore dopo.

Busso alla porta della nonna, contenta del regalo che gli ho fatto.
Lei mi apre e appena mi vede con un mega scatolone e la mia roba mi fa un sorrisino.

Apre lo scatolone ed ecco che resta talmente sbalordita che porta le sue mani davanti alla bocca in segno di stupore.
È una televisione, 40 pollici.
Dato che la sua ormai non funzionava più, e in quella casa c'era molto silenzio.
Non so come abbia fatto, io sarei già esaurita.

-tesoro grazie, davvero, ma non dovevi.-
Dice con le lacrime agli occhi.
-sei davvero speciale.
Mi ricordi tanto mia mamma, era dolce come te....-
-anche la mia.
Anche se litigavamo a volte, ma si sa, la mamma è sempre la mamma-.



Ormai è sera ed io ho messo:

Saluto la nonna ed esco di casa

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Saluto la nonna ed esco di casa.
Mi dirigo verso la strada ed ecco che viene andrea con la sua macchina.
Salgo e mi saluta lasciandomi un bacio in guancia ed io arrossisco.
Non dovrei fidarmi, lo so ma qualcosa mi dice di farlo e di poter stare tranquilla.

Il tragitto lungo al bar è breve, saranno circa 10/15 minuti.
Parliamo del più e del meno e
-sei davvero molto bella stasera.
-grazie..
-voglio farmi perdonare, io non sono quell'andrea che hai visto quella sera.
Io sono diverso, non si cosa mi prendeva ma...sono cambiato.
-voglio fidarmi.

Siamo arrivati, scendiamo dalla macchina ed ecco che come al solito la musica è a tutto volume.
Entriamo e andrea prende una birra, mentre io un bicchiere di vodka.
Questo barista non lo avevo mai visto, forse era nuovo.
Subito dopo incrocio gli occhi verdi di Patrick, che mi guarda deluso...
Ma lui non sa, che andrea è cambiato, o almeno così mi auguro che sia.
Alzo la mano per salutarlo ma lui si gira dall'altro lato senza salutare.

Dopo aver finito io il bicchiere di vodka e lui la birra, continuiamo a bere fin quando siamo totalmente ubriachi.
Lui mi prende la mano e mi porta a ballare.
È un lento che balliamo insieme.
Il mio corpo è attaccato totalmente a lui e sento persino qualcosa di duro.
Ma non voglio farci caso.
All'improvviso mi bacia il collo, lasciando baci umidi e la mia bocca dice solo una cosa: tu.

Non so nemmeno io perché dico tu.
Forse riferito a cristian o forse riferito ad andrea o a chissà chi!
All'improvviso sento una mano tirarmi fuori dal locale e mi stacco quindi da Andrea.
Riconosco quella mano, anche da ubriaca.
Mi provoca mille brividi.
È cristian.
-che cazzo ti è preso? Capisco che ce l'hai con me, ma stare con lui no!
Suo padre tiene in ostaggio i tuoi genitori lo capisci cazzo?!
Lui è quello che voleva uccidere Sara e te!

Decido di non rispondere, non so il motivo, sono molto ubriaca e la sua voce la sento ormai lontana con poca chiarezza, non capisco ciò che dice.
Rido, rido tanto.
Alla fine riesco a dire solo:
-mi hai deluso- e una lacrima scende.
Una, due, infinite.
Piango come una bambina a cui hanno rubato il lecca-lecca.








Ciao a tutte ragazze, inaspettato eh?
Ma questo è solo l'inizio di una lunga serie!
DA 1 a 10, quanto VALUTATE QUESTO LIBRO????

Vi lovvo❤
Siamo a 300 visualizzazioni passate, sono un pochine, ma : mai dire mai!
Fate conoscere il mio libro ai vostri amici per sapere cosa ne pensano anche loro!

GRAZIE
GRAZIE
GRAZIE

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