vii. lying to your friends

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WALKIE-TALKIE !
( BYLER )

chapter seven | LYING TO YOUR FRIENDS

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chapter seven | LYING TO YOUR FRIENDS

Jane stava guardando il suo fidanzato Mike come se ci fosse solamente lui in quella stanza, eppure il ragazzo, al contrario di lei, non la degnava di uno sguardo.
I suoi occhi erano fissi sul suo letto, dove era seduto Lucas e dove Mike aveva nascosto il walkie-talkie.

Il giorno precedente Bill avrebbe dovuto rispondergli alle cinque del pomeriggio, ma non si era fatto sentire.
Lui aveva aspettato per quasi un'ora intera, poi si era stufato e, deluso, aveva spento l'aggeggio per paura che si scaricasse la batteria.

«Mike, tutto okay? Sembri un po' tra le nuvole oggi...» mormorò Lucas Sinclair, inarcando un sopracciglio e osservandolo con curiosità.
«Sto bene, davvero, sono solo stressato per la scuola...» gli rispose lui, sedendosi sulla sedia della sua scrivania

Quel pomeriggio, come una sorta di tradizione, lui e i suoi amici si trovavano a casa dei Wheeler.
Facevano così sin da quando erano piccoli e ormai era diventata un'abitudine.

«Non me ne parlare! Il mio professore di scienze, il signor Hollow, mi ha consigliato "vivamente" di farmi dare una mano da un altro studente, dato che ho una D nella sua materia!» Max Mayfield si intromise nel discorso, sbuffando e alzando gli occhi al cielo.

«Dai, se vuoi posso aiutarti io!» esclamò il suo ragazzo, guardandola malizioso.
«Lucas, ti amo, davvero, ma tu sei messo anche peggio di me in scienze!»

Mike osservava la scena come se fosse stato uno spettatore esterno.
Era lì fisicamente, ma non mentalmente.

«E chi ti aiuterà?» le domandò incuriosita Jane, appoggiando la sua testa sulla
spalla di Mike.
Il ragazzo sobbalzò al tocco, quasi spaventato da quel movimento improvviso.

«Un certo Wi- » la voce della rossa venne spezzata a metà da un rumore fastidioso.
Gli occhi di Mike si spalancarono.
Il walkie-talkie.

Il corvino si alzò dalla sedia e guardò i suoi amici nervosamente.
«Ragazzi, avevate ragione, non sto affatto bene oggi... Mi gira la testa e ho un forte mal di pancia... In questo momento vorrei davvero stare da solo e riposarmi un po'... Spero che lo possiate capire...» annunciò quasi con fare solenne, ricevendo da parte di Jane un'occhiata carica di preoccupazione.

«Amore, sei sicuro? Posso restare a prendermi cura di te e...»
«No, tranquilla, ho solo voglia di coricarmi nel letto e magari di dormire un po'...» le rispose lui, lasciando cadere nella stanza un silenzio imbarazzante.

Così, nel giro di un paio di minuti, tutti e quattro i ragazzi se ne andarono da casa di Mike e il ragazzo si avvicinò al letto, prendendo il walkie-talkie acceso.
Si era dimenticato di spegnerlo alla fine.
Le sue guance arrossirono nel capire che Bill aveva ascoltato tutte le loro conversazioni.

«Bill?»
«Amore, sei sicuro?» l'altro ragazzo esplose in una risata sincera, facendo sorridere Mike.
«Coglione, mi stavi spiando?»
«Non ti stavo spiando, semplicemente avevo voglia di sentirti e non pensavo che tu fossi così stupido da lasciare acceso il walkie-talkie!»

«In mia difesa, ero convinto di averlo spento! E non fare il simpaticone, io sono arrabbiato con te!» borbottò Mike offeso, lanciandosi cadere sul letto di peso.
«Sei così arrabbiato con me da cacciare tutte quelle persone da casa tua per me! Cavolo, devo averla combinata grossa!»

Mike scoppiò a ridere, scuotendo la testa.
Non poteva mentirgli, lo aveva già perdonato.

* * *
ciao vado a studiare, se non vi rispondo è perché sarò morta prima di sera sksk

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