xxvii. the party

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WALKIE-TALKIE !
( BYLER )

chapter twenty-seven | THE PARTY

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chapter twenty-seven | THE PARTY

L'ultima cosa che Will Byers voleva fare quello stupido sabato sera era andare ad una festa.
Eppure Max e Dustin erano troppo cocciuti e non avevano intenzione di lasciare Will a casa da solo durante il weekend.

Will, d'altro canto, non se la sentiva di alzarsi dal suo comodo letto e di andare a prepararsi per quel party: voleva semplicemente restarsene lì, in camera sua, con una vaschetta di gelato a pensare a Mike.

«Ma non esiste, Byers! Tu verrai con noi alla festa e basta!» esclamò Dustin, aprendo l'armadio del moro e cercando qualcosa di decente da fargli indossare.

Max, nel frattempo, cercava di rallegrare il povero sedicenne ma lui non ne voleva sapere.

«Will, ma hai solo camice a quadri? Non ne hai una in tinta unita? Ah, se me l'avessi detto! Te ne avrei portata almeno una!» commentò il riccio, guardando sconsolato i capi nei cassetti del suo amico.

Dopo una decina di minuti, Dustin appoggiò sul letto una maglietta e un paio di pantaloni da far indossare a Will, eppure l'unica cosa che l'altro ragazzo aveva per la testa erano le parole di Jane.

Anche quando il trio arrivò alla festa, la mente di Will era in un altro mondo.
Il ragazzo era fisicamente presente, anche se il suo sguardo sembrava perso e annoiato già prima che iniziasse la serata.

Per quanto la rossa volesse stare con i suoi due migliori amici, non appena vide il suo fidanzato Lucas si allontanò in fretta, mischiandosi tra la folla di liceali ormai brilli e ubriachi.

«Wow, siamo già uno in meno!» ironizzò Will, alzando gli occhi al cielo e guardando annoiato Dustin.

«Beh, che importa? Ci sono io! E poi possiamo cercare Mike e Jane...»
«No! Non li voglio vedere...»

Il riccio si voltò confuso verso Will.
«Perché? Che è successo?»

Il moro in tutta risposta alzò le spalle e si diresse a passo lento verso la cucina.
Il suo amico lo seguì a ruota, senza avere la minima idea di quello che l'altro avesse intenzione di fare.

Will si avvicinò al bancone e prese un bicchiere di plastica rosso, riempiendolo di un super alcolico fino all'orlo.
«Ne vuoi anche tu?» domandò a Dustin, inarcando un sopracciglio e iniziando a bere il suo drink.

L'altro scosse la testa, pensando che fosse meglio che almeno uno dei due restasse sobrio.
Will era troppo minuto per reggere l'alcol e ipotizzò che nel giro di pochi minuti sarebbe già stato brillo.

E in effetti fu proprio così: il sedicenne era già fin troppo allegro dopo solo tre bicchieri e Dustin non sapeva che cosa fare.

Il moro tentò di muoversi a tempo di musica, scuotendo la testa e barcollando.
«Se mettono "every breath you take" me ne vado, intesi?» borbottò confuso, spostandosi verso il soggiorno.

Dustin lo seguì in fretta, con il terrore di perderlo nella folla, e lo guardò con un sopracciglio inarcato.
«Perché? Non ti piace?»

«No, la adoro...»
«E allora qual'è il problema?»
«Quella canzone mi fa venire in mente Mike!»

Il riccio strabuzzò gli occhi, senza capire che cosa stesse dicendo l'altro ragazzo.
«E quindi? Byers, non capisco!»

«Non voglio pensare più del solito a... A Mike!» singhiozzò Will, continuando a ballare senza seguire il ritmo della canzone.
«Perché di solito pensi a Mike?»

«Certo che penso a Mike, sono innamorato di lui!» esclamò Will, alzando le braccia al cielo e facendo un giro su se stesso.

Quello di cui il ragazzo non riusciva a rendersi conto, era che aveva appena fatto coming out con il suo migliore amico.

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