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WALKIE-TALKIE !
( BYLER )
chapter fourteen | SINCE FOREVERMike Wheeler raccontò brevemente a Will Byers il motivo per quale si trovava lì, incominciando dal litigio con i suoi genitori di quella stessa mattina fino alla strada sbagliata.
Non sapeva perché gli avesse detto tutto quello, semplicemente gli era venuto naturale.C'era qualcosa in Will che lo faceva sentire a suo agio e che gli dava sicurezza.
Anche nei modi di fare, il moro era gentile e simpatico nonostante non parlasse molto.La sua voce.
Mike era convinto che la voce di Will avesse un qualcosa di magico, nonostante fosse parecchio buffa a causa del raffreddore.
Gli sembrava di averla già sentita e di averla già apprezzata prima d'ora.«Quindi, se ho capito correttamente, tu non sai come tornare in città?» Will osservò confuso Mike, senza capire come il ragazzo avesse fatto a perdersi in Hawkins.
Quella città era così piccola, tanto da non poter essere nemmeno definita città.«Esattamente... Mi potresti riaccompagnare in centro?» Mike osservò speranzoso il moro, che sembrava pensieroso riguardo alla proposta.
«Cioè, intendo, se non hai nulla da fare...» specificò arrossendo, infilandosi le mani in tasca per tenerle al caldo.Fuori faceva parecchio freddo e Mike non riusciva a capire come mai Will fosse nel giardino a disegnare.
Avrebbe potuto stare al caldo nella sua stanza.«Che idiota che sei, perdersi a Hawkins! Aspettami qui, vado a prendere le chiavi e la mia bici, poi ti accompagno in centro...» borbottò infine Will, alzando gli occhi al cielo e rientrando in casa.
Mike scoppiò a ridere e si diresse sul ciglio della strada, dove aveva lasciato la sua bicicletta incustodita.
Mentre si sedeva sopra di essa, pensò a quando Bill lo aveva insultato per la prima volta usando le stesse parole di Will.Per un momento gli passò per la testa che Will fosse Bill, ma la sua voce sembrava troppo diversa.
Mike pensò che non sarebbe mai riuscito a capire la voce di Bill, dato che le interferenze la modificavano in continuazione.
Alcune volte era più acuta, altre più profonda, altre ancora sembrava quella di un bambino.«Ci sono, andiamo!» Will superò Mike, pedalando velocemente.
Il corvino non era pronto e iniziò anche lui a muovere le gambe per raggiungerlo.Con uno scatto azzerò la distanza che si era creata tra i due.
«Mi piace la tua bici...» commentò il più alto, osservando i particolari della bicicletta di Will.
«Grazie! È di mio fratello, la mia si è rotta un anno fa e non l'ho più fatta aggiustare...»Entrambi i ragazzi restarono in silenzio e l'unico rumore che sentivano era il fischiare del vento e i cigolii delle due bici.
Mike provava una sorta di tranquillità e pace nel pedalare al fianco di Will.«Cosa stavi disegnando prima che io arrivassi?» la domanda gli uscì spontanea, senza che se ne rendesse conto.
Will arrossì, spalancando la bocca sorpreso.
«Una persona...»«E perché?»
Avrebbe potuto chiedergli chi stava disegnando, da quanto tempo disegnava, e invece gli aveva il perché.
«Perché è una bella persona...»Mike sorrise, abbassando lo sguardo.
Gli piaceva Will, gli piaceva più dei suoi amici.
Si trovava così bene con lui che gli sembrava di conoscerlo da sempre.
E forse, in un certo senso, era proprio così.
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✓ | WALKIE-TALKIE ( byler )
Short Story𝐖𝐀𝐋𝐊𝐈𝐄-𝐓𝐀𝐋𝐊𝐈𝐄 | why am i so afraid to lose you when you're not even mine? 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙬𝙞𝙡𝙡 𝙗𝙮𝙚𝙧𝙨 𝙚 𝙢𝙞𝙠𝙚 𝙬𝙝𝙚𝙚𝙡𝙚𝙧 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙘𝙖𝙣𝙤 𝙖𝙩𝙩𝙧𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙬𝙖𝙡𝙠𝙞𝙚-𝙩𝙖𝙡𝙠𝙞𝙚. 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀𝐓𝐀 ! 𝐁𝐘𝐋𝐄...