xviii. what did you say

2.1K 195 231
                                    

:*•.──────────.•*:

WALKIE-TALKIE !
( BYLER )

chapter eighteen | WHAT DID YOU SAY

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


chapter eighteen | WHAT DID YOU SAY

Quel pomeriggio Mike era in camera sua assieme a Jane.
La ragazza stava parlando di che cosa aveva fatto lo scorso sabato: shopping, cinema e altre stupidaggini assieme a Max.

Mike non riusciva a capire come facessero a divertirsi facendo sempre le stesse cose.
Non riusciva nemmeno a capire come facesse a piacergli Jane.
Lei era così perfetta, così monotona e talvolta addirittura noiosa.

«Mikey, mi stai ascoltando?» la sua voce interruppe i pensieri del corvino, che annuì senza avere la più pallida idea di quello che avesse appena detto la sua fidanzata.

Fidanzata.
Il sedicenne si ritrovò a pensare al fatto lui non riusciva più a vedere Jane come "la sua ragazza". Lui la vedeva come una cara amica, nulla di più.
Quand'era successo tutto ciò?
Da quando aveva dimenticato che cosa significava essere innamorato?

«Dio Mike, sei così noioso! Non mi parli mai di nulla, sei sempre sulle tue a fare cose da nerd! Hai sedici anni, te ne rendi conto? Non puoi vivere nel tuo mondo di giochi e amichetti, lo capisci?»

La pazienza di Mike stava per essere messa duramente alla prova.
Quanto avrebbe potuto ancora resistere senza dirle nulla?

«Da quanto tempo è che non usciamo io e te da soli? Da quanto tempo è che non mi racconti qualcosa che ti è successo? Sei sempre chiuso in camera tua, da solo, e mi eviti sempre più spesso... Vorrei sapere il perché!»

I pugni del ragazzo erano stretti e stava cercando di controllarsi.
Aveva già la bocca aperta per risponderle quando sentì il walkie-talkie gracchiare.

Richiuse le labbra e, senza farsi vedere, prese l'aggeggio.
«Devo andare in bagno...» le rispose seccato, nascondendo il walkie-talkie sotto la felpa.

«Mike! Ma stavamo parlando!»
«No, tu stavi parlando! E ora, se vuoi scusarmi, dovrei andare davvero a pisciare!» le rispose lui a tono, uscendo dalla camera e dirigendosi verso l'altra stanza.

Non appena si chiuse la porta alle spalle, Mike accese il walkie-talkie e ascoltò ansioso.
«Mitch, Mitch ci sei?»
«Bill! Hey!»

«Oh, che bello, ci sei! Ho da raccontarti una cosa che mi ha fatto ridere tutto oggi!»
«Sai addirittura ridere? Bill, continui a sorprendermi di giorno in giorno!»
«Vaffanculo Mitch! Mi fai quasi venir voglia di rompere questo walkie-talkie...»

«Ma no, non lo faresti mai, mi adori troppo per romperlo!»
«Forse...» borbottò l'altro ragazzo, facendo sorridere e arrossire Mike.

«Allora, cosa mi devi raccontare?» sospirò il corvino, sperando che Jane, dalla sua camera, non lo sentisse parlare.

«Giusto! Stamattina mi è stato chiesto di entrare a far parte dell'AV club! Ti rendi conto? Io, parte di un club extra scolastico! Mi viene da ridere solo a pensarci...» commentò Bill spensierato, senza sapere di aver appena fatto un enorme sbaglio.

«Che cosa hai detto? L'AV club? Quello degli audiovisivi?»
«Si, perché? Lo conosci?»
«Uhm, no no, ne ho solo sentito parlare in giro... E non hai intenzione di entrarci?»
«No! Nemmeno per idea... Non credo che faccia per me...»

Un rumore alla porta del bagno fece
sobbalzare Mike.
«Lo so che sei lì dentro e che mi stai evitando, aprimi!» la voce adirata di Jane attraversava il legno della porta.

Mike borbottò qualcosa a Bill, dicendogli che doveva andare.
Jane stava ancora parlando ma la mente del ragazzo non era lì con lei.

Mike era il coordinatore dell'AV club del liceo e gli sarebbe bastato chiedere al professor Clarke a chi aveva proposto di entrare nel gruppo.

Bill era sempre più vicino a lui e questa volta non aveva intenzione di lasciarselo scappare.

✓ | WALKIE-TALKIE ( byler )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora