xxvi. wrong person

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WALKIE-TALKIE !
( BYLER )

chapter twenty-six | WRONG PERSON

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chapter twenty-six | WRONG PERSON

Mike Wheeler continuava a guardare il moro seduto davanti a lui.
Erano nella classe di filosofia e Will stava cercando di seguire la lezione.

I suoi occhi verdi erano fissi sulla professoressa alla cattedra e non sembravano intenzionati a muoversi da lì.

Quelli di Mike, al contrario, continuavano a osservare il ragazzo e a controllare l'ora sull'orologio da polso.

Il corvino stava solamente aspettando che anche quell'ultima lezione terminasse, così da poter finalmente parlare con Will.

Il sedicenne infatti si sentiva in colpa per aver dato buca al suo amico.
Si sentiva profondamente arrabbiato con se stesso per non essere ancora riuscito a dargli una spiegazione.

Era anche arrabbiato con Jane per essersi catapultata senza preavviso in casa sua non solo lo scorso pomeriggio, ma anche quel mattino.

La ragazza infatti, dopo il litigio che avevano avuto il giorno precedente, se n'era andata piangendo.
Mike l'aveva scaricata.

Probabilmente la mora aveva anche lasciato sul divano la sua sciarpa, così da avere una scusa per tornare a trovarlo.

Infatti, quella stessa mattina, Jane si era presentata alla porta d'ingresso per riaverla indietro.

Mike era davvero scocciato da quel suo comportamento infantile.
Tutto ciò lo fece solo rendere più fiero della su scelta: liberarsi della sua fidanzata -ormai ex- e di ogni cosa che non gli piacesse.

Aveva intenzione di iniziare a farlo quel giorno: voleva andare dal suo allenatore di football e dirgli che mollava la squadra.

Avrebbe voluto farlo con Will, avere il suo supporto, ma il ragazzo sembrava ignorarlo.
Sul suo bel volto c'era un'espressione triste e rassegnata, cosa che fece provare a Mike compassione.

Cosa gli era successo?
Perché era così triste?

Il corvino diede una gomitata a Dustin, che era seduto di fianco a lui.
«Ma che cos'ha Will?»
Il ragazzo scosse la testa, anche lui ignaro dell'umore del loro amico.

La giornata trascorse lentamente, tra i vari tentativi da parte di Jane di parlargli e tra le occhiate confuse lanciate a Will.

L'unica persona che non voleva che gli parlasse gli parlava e l'unica persona che voleva che gli parlasse lo ignorava.
Sembrava uno scioglilingua e a Mike non piacevano affatto quei giochi di parole.
Lui era una persona diretta, che andava subito al punto.

Così nel pomeriggio, non appena arrivò a casa, si precipitò in camera sua e prese il walkie-talkie.

«Bill? Ci sei? Ho davvero bisogno di parlarti...»
Il ragazzo non gli rispose immediatamente, ma questo Mike se lo aspettava ed era già pronto a continuare il suo discorso.

«Non ho la più pallida idea del perché tu oggi fossi triste... Mi è dispiaciuto davvero tanto vederti così. È successo qualcosa? È colpa mia? Ho anche notato che non mi hai assolutamente rivolto la parola e ho davvero paura che sia successo qualcosa che mi riguardi... Ne possiamo parlare?»

Di nuovo quel stupido silenzio.
Probabilmente la radiolina di Will era addirittura spenta.
Questo però non fermò Mike dal continuare a sfogarsi.

«Sai, ieri ho lasciato Jane. Finalmente, oserei addirittura dire! Ti avevo già spiegato di come non provassi più nulla per lei, eppure avevo scelto di non dirti una cosa, ovvero che quello che non provo più per lei, lo provo per te. È strano vero? Se te lo dicessi, mi odieresti e so di non potertelo dire perché la nostra amicizia, che è già traballante, finirebbe all'istante, ed è l'ultima cosa che voglio... Cosa devo fare, Will?»

«Ehm, credo che queste cosa dovresti dirle a mio fratello... Comunque bel discorso Wheeler! Come sta tua sorella?»

* * *
mancano 4 capitoli and i'm not ready byeee

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