xx. it was you

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WALKIE-TALKIE !
( BYLER )

chapter twenty | IT WAS YOU

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chapter twenty | IT WAS YOU

Mike Wheeler non era mai stato così contento di arrivare in anticipo a scuola.
Aveva addirittura chiesto a sua madre di dargli un passaggio in macchina prima che lei andasse al lavoro, dicendole che aveva da finire un progetto con i suoi compagni di classe.

La verità?
Mike doveva andare a parlare al signor Clarke dell'AV Club, o meglio, a chiedergli della persona che avrebbe dovuto farne parte.

Dato che i suoi genitori non gli lasciavano chiamare Nancy, usando la scusa "No, non puoi telefonarle! Deve concentrarsi sui suoi studi e anche tu!" ogni volta che lo vedevano avvicinarsi alla cornetta, aveva deciso di seguire l'altra pista.

Quel lunedì mattina il corvino avrebbe scoperto la vera identità di Bill.
Era emozionato e allo stesso tempo nervosissimo.

Entrò nell'edificio scolastico e si diresse a passo svelto verso l'aula dove si radunava solitamente il club.
Sapeva che il professore sarebbe stato lì, adorava quella classe.

E infatti, non appena spalancò la porta della stanza, davanti ai suoi occhi apparve il volto sorpreso del signor Clarke.
«Wheeler? Che ci fa lei qui? È prestissimo!»

«Salve professore! Lo so che è presto e che le lezioni inizieranno tra un bel po' di tempo, ma avevo bisogno di chiederle una cosa...»
«Oh, certo! Mi dica!»

Il ragazzo si schiarì la voce, portandosi nervosamente le braccia al petto.
«A quale alunno ha chiesto di entrare nell'AV Club?»

La fronte del signor Clarke si aggrottò e il suo sguardo si fece più attento.
«Perché vuole saperlo?»
«Lo so, sembra davvero inquietante come richiesta, ma le assicuro che è per una buona causa che non le posso rivelare!»

Il professore sospirò, alzandosi dalla sedia sulla quale era comodamente seduto.
«Gliel'ho chiesto perché mi sembrava così solo... Alla sua età ero esattamente come lui e a me avrebbe fatto piacere fare parte di un gruppo...»

L'uomo davanti a Mike stava divagando su dettagli che non gli importavano.
«Come si chiama?» il corvino lo interruppe bruscamente, facendo strabuzzare gli occhi al più vecchio.

«Will Byers, mi sembrava ovvio! Non l'aveva ancora capito, Wheeler?»
Mike non riusciva a credere alle sue orecchie.

Will Byers, il ragazzo che aveva conosciuto da poco per puro caso.
Will Byers, il ragazzo che amava disegnare sulla sua veranda.
Will Byers, il ragazzo che lo aveva riaccompagnato a casa dopo essersi perso.
Will Byers, il ragazzo che non sapeva giocare a Dig Dug.
Will Byers, il ragazzo al quale si stava affezionando sempre di più.
Will Byers era il suo Bill.

«Signorino Wheeler, si sente bene?» domandò preoccupato il signor Clarke alla vista del ragazzo confuso e perso.

Nella mente di Mike c'era soltanto il viso di Will, i suoi occhioni verdi che lo fissavano incuriosito e il suo sorriso timido.
Non riusciva a smettere di ripetere nella sua testa il nome del ragazzo, realizzando che Will fosse una delle poche persone che conoscevano quasi tutto di lui.

«Si, sto bene, grazie per la disponibilità ma ora devo scappare, ho letteratura la prima ora!» il sedicenne si inventò una scusa banale e uscì velocemente dall'aula dell'AV Club.

I corridoi della scuola ne frattempo si erano riempiti e un via vai di studenti bloccava il passaggio al ragazzo.
Mike così rimase immobile davanti alla porta chiusa, pensando a come avrebbe dovuto comportarsi con Will e con Bill da lì in poi.

Avrebbe dovuto far finta di niente?
Avrebbe dovuto dirglielo?
Cosa doveva fare?

Il suo cervello stava ancora elaborando tutte le possibili risposte quando, per ironia della sorte, Will svoltò nello stesso corridoio di Mike.

Gli sguardi dei due si incrociarono, facendo sì che Mike provasse una strana sensazione nello stomaco.
«Mike! Ciao!»

Di nuovo quella bellissima voce.
La stessa di Bill.
Ora che ci faceva più attenzione, la voce era proprio quella, e si sentì uno stupido per non averlo realizzato prima.

«Hey Will! O forse dovrei chiamarti Bill?»

* * *
dopo 20 capitoli ce l'hanno fatta
brava sara

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