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»Jimin
"Ah...ahi- ah" urlo tra le lacrime
"Forza troietta, urla per me"
Che venga presto, vi prego, ho il fondoschiena in fiamme, il petto graffiato, quasi sanguinante, la schiena immobile e le unghie bianche per quanto sto stringendo le lenzuola sotto di me.
Ogni volta sembra sempre peggio; ed io che pensavo di essermi abituato.
Colpisce più forte, facendomi boccheggiare.
Sento di star per svenire, sto provando un dolore allucinante, oltre che un forte senso di colpa verso me stesso.
Eppure io mi preparo, cerco di eccitarmi prima, di preparare il mio corpo anche con solo le dita (cosa che trovo orribile comunque), il che è deprimente e non funziona.
Vorrei davvero sentirmi come un vero e proprio prostituto, quelli a cui "piace" fare il loro lavoro, ma non ce la faccio, mi sento un vero schifo.
Colpisce senza fermarsi.
Odio quelli che ci mettono tanto tempo
"Ti sta piacendo?" sussurra.
Minchia no.
Annuisco, tenendo una mano sul mio viso a coprire le lacrime, mentre l'altra è ancora stretta al letto
"Vuoi che vado più velocemente piccolo?"

Pensa a Yoongi, immagina che sia lui, le sue mani, i suoi baci, il suo calore.

Altre lacrime scendono agli angoli dei miei occhi.
Spinge più violentemente
"AH"
"Non mi hai risposto"
"S-si, vai p-più v-veloce" dico con poca convinzione
"Ti accontento"
Sono io che ti sto accontentando, di certo non tu.
Non l'ho guardato nemmeno in faccia, non mi importa sapere quanti anni abbia, forse è meglio non saperlo
"Ah, ah...così" geme.
Mi sta salendo uno schifo assurdo, per l'ennesima volta vorrei vomitare.
La mia mano si sposta alla bocca e trattengo un conato
"Non devi trattenerti, grida pure quanto vuoi"
Ti vomito in faccia se non mi trattengo
"Ah, sto per venire"
Finalmente
"Ah..." sospira venendo ed uscendo da me.
Ringrazio l'esistenza dei preservativi.
L'uomo comincia a rivestirsi, rimanendo con quel ghigno strafottente che credo abbia tenuto durante tutto il rapporto; guardandolo, direi che ha circa 40'anni.
Finisce di rivestirsi.
Intanto il mio corpo torna a rilassarsi, le mie mani lasciano la forte presa sul viso e sulle lenzuola, le mie gambe si distendono improvvisamente, riprendo pian piano a respirare regolarmente.
Chiudo gli occhi
"Ci vediamo il prossimo mese tesoro" dice ancora soddisfatto per il 'buon lavoro' che secondo lui ha svolto.
Finalmente esce
"Stronzo, col cazzo che ci rivediamo, non ci sei solo tu" dico infuriato tra me e me.
A lui sembra che a me sia piaciuto, a tutti sembra che a me piaccia, ma mi fa solo schifo
"A proposito..."
Dovrei lavarmi, mi sento sudicio.
Mi alzo, mi copro con una specie di accappatoio ed esco dalla stanza, andando subito ai bagni.
Entro in una delle docce chiudendola a chiave, mi spoglio e faccio partire il getto d'acqua calda al di sopra della mia testa, godendomi quella sensazione di purezza momentanea e quel calore di cui ho bisogno.
Già, non voglio ricevere calore dalle persone di qui, preferisco di gran lunga l'acqua calda.
Anzi, lo so io cosa preferirei...
E, come ogni volta che restiamo solo io ed i miei pensieri, ecco che compare lui e alle gocce d'acqua bollente, si aggiungono le lacrime uscite dai miei occhi.
Mi appoggio al muro della doccia con gli avambracci e la testa fra di essi e scoppio in un pianto disperato.
Solo qui posso piangere come voglio, altrimenti tutti i ragazzi e le ragazze del posto inizierebbero a farmi domande e mi darebbero fastidio.
Mentre verso le mie innumerevoli lacrime, sento qualcuno sbattere forte contro la porta.
Mi staranno cercando, forse ho lasciato qualcosa di mio in camera.

Mi schiarico la voce

"Chi c'è?"
"Esci al più presto" mi chiama Rosè.

𝕮𝖔𝖒𝖊𝖇𝖆𝖈𝖐 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ [Sequel di Escape]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora