»Yoongi
Qualcosa di viscido e bagnato mi sfiora ripetutamente l'orecchio.
Starò sicuramente sognando
"Hyung"
Ancora quella sensazione bagnata.
È una lingua.
Non sto sognando.
Mi alzo di scatto, allontanando Jimin bruscamente
"Hyung!"
"Che schifo!" esclamo strofinandomi l'orecchio
"Quando scopiamo ti piace però" fa sbuffando
"Anche di mattina? Però ieri mi hai rifiutato" gli ricordo
"Ieri era ieri, oggi è oggi"
"Quindi vuoi che ti sbatto su questo letto già a quest'ora?"
"Non intendevo quello" fa paonazzo
"E allora che intendevi?" lo stuzzico ridacchiando
"Niente. Dobbiamo sistemare la camera"
"Sei serio?"
"Me lo hai promesso"
"Stavamo-"
"Una promessa è una promessa"
"Jimin, direi e farei di tutto per averti"
"Non me ne frega niente, lo hai detto, lo fai. Faresti di tutto per avermi? Fai uno sforzo allora"
Sbuffo
"E va bene, ma sistemiamo solo la stanza"
Annuisce.
Mi alzo, prendo i vestiti e vado in bagno, per poi tornare in camera vestito.
Trovo Jimin messo a novanta che sta raccogliendo delle cose.
Non devo pensare a niente, devo sgomberare la mente da qualsiasi pensiero sporco.
Mi avvicino e gli palpo il culo fantastico che possiede
"Dobbiamo sistemare idiota" fa irritato.
Sbuffo di nuovo.
Lo aiuto a raccogliere tutto, dai vestiti agli oggetti, per poi passare a riordinare i mobili, spostando il letto alla parete, l'armadio nel suo reale posto.
Spostiamo anche la scrivania, rimettendola in piedi.
Lampade, modellini vari, foto, libri, astucci, quadri e quant'altro va al suo posto. Ogni vestito viene riposto piegato nell'armadio. Tra tutti gli oggetti, ho anche ritrovato la mia collezione di biglie e tutti i libri di scuola dell'insegnante privato, ogni mia foto da piccolo - Jimin ha insistito pesantemente per potersele tenere.
La stanza non era sporca, le addette alle pulizie la puliscono, solo non ho mai permesso loro di modificare la posizione di nessun oggetto.Otto ore.
Sono passate otto fottutissime ore da quando abbiamo iniziato a sistemare e non ci siamo fermati neanche per mangiare.
Non ho capito quale sia esattamente lo scopo di tutto ciò, ma per Jimin questo ed altro.
In questo momento, io sto riponendo l'ultimo libro nella libreria appesa al muro e lui sta spolverando una mensola
"Jimin, basta così" dico sfinito
"Ma hyung, manca così po-"
Non gli lascio finire la frase, prendendolo in braccio e facendogli scappare un urletto
"Basta" ribadisco guardandolo negli occhi.
Lui annuisce.
Ha le mani sul viso, agli angoli della bocca
"Sei così carino" gli dico sorridendo.
Jimin mi accarezza il viso e mi lascia un bacio a stampo.
Mi avvicino al letto e lo poggio su di esso, per poi mettermi accanto a lui
"Bene, ora possiamo dormire?" chiedo speranzoso
"In realtà..." inizia abbassando lo sguardo probabilmente per non dovermi guardare
"Chim, puoi parlare" lo rassicuro
"Volevo chiederti un paio di cose"
"Vai con l'interrogatorio"
Sospira
"Perché ci sono certi oggetti in camera tua?"
Punta il suo sguardo nel mio.
Ho una qualche idea riguardo quello a cui allude
"Quali oggetti?"
"Ho trovato cose come...un coltello...sporco di sangue"
Riabbassa lo sguardo.
Porto due dita al suo mento e gli alzo il viso, di modo che sia costretto a guardarmi
"Con quel coltello incido parole quando sono adirato e mi è capitato più di una volta di farmi male per la poca attenzione, dovuta anche al mio stato mentale in quei momenti...prima che arrivassi tu, stavo cadendo in depressione, passavo un periodo particolarmente brutto, anche perché ricordavo che fosse il mese del tuo compleanno"
Il mio cuore continua a battere velocemente, come se facesse a gara con i veloci pensieri che corrono e attraversano il mio stanco cervello
"Io pensavo..."
"Non avevo perso la speranza al punto di tagliarmi le vene e comunque...meglio le lamette" dico quasi scherzosamente.
Jimin mi abbraccia, immerge il viso nel mio petto. Vari singhiozzi iniziano a percorrere la sua schiena
"Non piangere"
"N-non sto piangendo"
"Disse colui il cui corpo veniva scosso dai singhiozzi"
"Cos'è? S-sei diventato improvvisamente un p-poeta?" fa ridendo
"Per te sì"
"Smettila di fare il romanticone"
"Giusto, sennò ti rubo la parte"
"Esatto" fa stringendomi.
Gli accarezzo la schiena con una mano e con l'altra in capelli, mentre pian piano il suo pianto cessa
"Q-quindi hai passato l'anno in questo modo?" chiede
"Sì, senza uscire da qui fuorché per andare in bagno"
"Ora ci sono io"
Se solo avessi saputo che lui in realtà c'è sempre stato per me..."Dimmi Jimin...tu come hai trascorso quest'anno?"
***
sto scrivendo una nuova fanfiction, mi sento più ispirata del solito mh
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𝕮𝖔𝖒𝖊𝖇𝖆𝖈𝖐 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ [Sequel di Escape]
Fanfiction>>Sequel di «Escape» Le strade di Park e Min ormai si sono divise. La confraternita non è più quella di un tempo. Nessuno è più quello di un tempo. La tristezza e i sensi di colpa tormentano coloro che li conoscono... Tutti hanno sbagliato, tutti ha...