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»Jimin
Arriviamo all'edificio della confraternita
"Ok, potete andare nella stanza di Jungkook, faremo portare un altro letto, non penso che sia un problema dividersi in due letti" dice Namjoon ancora con il viso spento.
Non mi piace vederlo così. Non mi piace vedere così nessuno, ma dopo ciò che è accaduto lo sono tutti.
Jungkook prende la mano di Taehyung ed io li seguo in stanza.
Entriamo e Tae si butta sul letto
"Non riesco a credere di essere di nuovo qui" dice accennando ad un sorriso
"Pensa un po', neanche io" dico un po' a disagio
"Solo io sto esplodendo di felicità?" chiede Jungkook scrollando le spalle, deluso dal nostro poco entusiasmo
"È solo che non merito di stare qui, Namjoon è stato fin troppo clemente, ma sono felice di esserci, in questa stanza, chissà cosa starei facendo adesso se non fossi qui; probabilmente starei discutendo con Minjae su chi deve prendere il pezzo di pane che ci hanno dato alla carità"
Jungkook fa una faccia dispiaciuta e lo abbraccia, avvolgendolo
"Hyung, n-non andartene m-mai p-più"
Mi fanno troppa tenerezza questi due. Capisco perfettamente come si è sentito Jungkook, sto vivendo la stessa cosa.
Taehyung mi fa segno di sdraiarmi ed io lo faccio, appoggio la testa sul suo braccio, accoccolandomi sul suo petto.
È una bella sensazione
"Dimmi Jiminie, quando sei arrivato qui?" chiede Tae
"L'altro ieri"
"Wow, presto. Dov'eri?"
"Nella periferia di Daejeon"
"E come cavolo ci sei finito lì?"
"Tae, non penso voglia parlarne, la questione è un po' delicata" lo interrompe Jungkook
"No, Kookie, è tutto ok, mi fido di lui" affermo.
Alle mie parole, il battito di Tae accelera
"Vedi...ero finito lì perché un uomo di mezza età mi ha trovato in mezzo ad una strada e mi ha offerto un lavoro..."lavoro"..."
Tae aggrotta le sopracciglia
"Ecco, vedi...sono ricorso alla prostituzione"
Taehyung si gira verso di me, alzandosi di poco sull'avambraccio, ha gli occhi sbarrati
"J-jimin"
Mi copro il viso
"Speravo non m-mi avresti giudicato" dico deluso.
Sento delle braccia circondarmi, stringermi forte, e dei singhiozzi giungere alle mie orecchie
"T-tae"
"M-mi dispiace, è tutta c-colpa mia, i-io...non volevo accadesse ciò, Jimin...ti ho fatto del m-male, ho fatto del male a t-tutti, non riesco a capire c-come facciate a n-non odiarmi, odiatemi, p-per favore, sarebbe la g-giusta punizione"
Ricambio l'abbraccio
"T-tae smettila, se ti odiassi o ti volessi odiare, d-di certo non sarei qui a p-parlarti e a confidarmi"
Mentre siamo abbracciati, ci arriva una cascata di acqua sulla testa e sul busto
"SMETTETELA DI DEPRIVERVI" urla Jungkook riponendo il secchio riempito precedentemente di acqua sul pavimento
"C'era bisogno?" fa Tae guardandolo male
"Si tesoro" risponde Kook sorridendo
"E dai Jungkook!" lo rimprovero lanciandogli un cuscino.
Mio fratello scoppia in una fragorosa risata ed io e Tae con lui.
Siamo tre deficienti, sottoscrivo.

Una settimana dopo
"Questo film è così stupido" commenta Jungkook.
Incredibile come abbiamo ripreso la solita routine dopo solo una settimana.
È magnifico
"Ragazzi, Hoseok mi ha scritto" dice Taehyung
"Mh?"
Jungkook si avvicina per guardare. Possibile che sia sempre così sospettoso?
"Kookie, ha scritto a me per convocarci tutti"
"Ah ok" fa Kook rilassandosi
"Bene, dobbiamo andare ora?" chiedo
"Ha scritto 'venite il prima possibile' quindi sì"
Sbuffo e insieme ci mettiamo delle ciabatte, per poi recarci da Hoseok.
Bussiamo alla porta della sua stanza e lui ci apre poco dopo
"Wow, avete davvero fatto in fretta" osserva facendoci entrare
"Ci hai scritto di venire subito" rammento
"Beh, allora passo subito alla spiegazione del piano per riprenderci Yoongi"
Il mio cuore perde un battito al sentire il suo nome
"Parla"






𝕮𝖔𝖒𝖊𝖇𝖆𝖈𝖐 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ [Sequel di Escape]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora