»Jimin
Siamo al termine della settimana.
Domani è lunedì ed ho una forte ansia per questo, non so se riuscirò a svolgere il compito per cui mi sono preparato con tanta dedizione.
Ma non posso sempre farmi bloccare dalla paura, dalle mie insicurezze, ne vale la vita di Yoongi, non posso assolutamente fallire
"Allora hyung, cosa ci mettiamo nella tua valigia?" mi chiede Jungkook aprendo l'armadio
"Non saprei...qualcosa di comodo?" chiedo innocentemente
"Ma se devi fare l'elegantone in una villa di ipocriti...non puoi mica vestirti in tuta"
"Sì, ma io odio la roba elegante"
"Però ti piace vederla sugli altri" fa rivolgendomi uno sguardo accusatorio
"Kookie! Sai anche tu che lo smoking ti dona"
Sbuffa
"Facciamo che dona anche a te, così lo metti"
"Stai dicendo che non mi dona?" chiedo rivolgendogli un'occhiataccia
"Aish sei un po' troppo energico per i miei gusti, stupido ragazzino" scherza.
Reggo il gioco: "Sarei io lo stupido ragazzino? Senti un po' chi parla"
"Intanto io sono cresciuto, tu no"
"Queste sono tipiche frasi da stupido ragazzino, visto? Ti contraddici da solo" ribatto
"Il tuo è solo un modo per evitare il discorso"
Si imbroncia ed io rido alla sua espressione
"Ok, facciamo la valigia, credo sia meglio" affermo.
Dando un'occhiata nell'armadio, mi accorgo di non avere roba elegante, solo uno smoking
"Aish sarà complicato" dico sconsolato
"Nah, metti molte magliette a tinta unita bianche o nere, le camicie e i pantaloni neri"
"Che depressione"
"Devi apparire elegante" mi rammenta
Sbuffo ed inizio a riempire la valigia.
Ora che sono pronto fisicamente, devo prepararmi psicologicamente.Un rumore assordante giunge alle mie orecchie.
No ok, è solo la sveglia.
Vorrei dormire o, per meglio dire, vorrei aver dormito; ecco, non ho chiuso occhio per tutta la notte, immaginando quello che accadrà quando e se lo rivedrò.
Tanto, se non lo avessi immaginato, lo avrei sognato e mi sarei svegliato in ogni caso.
Solo che sono stanco morto.
Spengo la sveglia e mi alzo, andando poi a prepararmi e sistemarmi.
Faccio una doccia veloce, mi vesto, mi sistemo i capelli e mi trucco leggermente, giusto per coprire le occhiaie ed enfatizzare le labbra.
Mi passo una mano tra i capelli sbuffando, poi raccolgo le mie cose e torno in camera.
Prendo la microspia e la posiziono dentro la tasca nascosta sotto la toppa della giacca, poi indosso l'orecchino col microfono come mi ha detto di fare Hoseok.
Cosa manca?
La telecamera.
Indosso anche la collana col ciondolo con all'interno la fotocamera, poi prendo le micro-batterie per tutti questi piccoli oggetti e le nascondo nell'altra toppa della giacca.
Semplicemente geniali: ecco come sono stati Namjoon e Hoseok.
Mi hanno detto che probabilmente mi controlleranno ed ho fatto anche delle prove con Jin a riguardo, tipo per insegnarmi come rispondere o reagire, oltre che tenere un certo portamento:"Jimin, il tuo problema è che sei sgamabile, non sai mentire. Devi allenarti a dire delle bugie"
"Ma Seokjin, io balbetto quando mento e tendo a non guardare la persona negli occhi, come posso migliorare?"
"Devi mentire. Vai, prova con me"
"M-ma-"
"Stai già balbettando"
"Sarà dura...""Jungkook-ssi!".
Mio fratello sobbalzò appena mi sentì entrare.
Sapevo già che mi avrebbe minacciato di morte per ciò che stavo per fare
"Jimin, che succede?" chiese vedendomi allarmato
"Jungkook...voglio scappare, andarmene via" risposi piangendo.
Lui si allarmò ulteriormente
"Ma che cazzo dici?"
"Voglio scappare Kook"
"Jimin, di cosa parli? Qual è il problema?"
"Sono io il problema"
Piansi ancora.
Jungkook si alzò e mi abbracciò.
Sembrava davvero così preoccupato, al punto di piangere.
Mi strinse forte, fin quando i singhiozzi si trasformarono in risate.
Si pietrificò, poi si allontanò stranito e confuso
"Eh?" fece.
Risi più forte
"Seokjin mi ha dato lezioni, dici che ho imparato a mentire?"***
ci tengo a precisare che in questo capitolo, eccezionalmente, il "corsivo" rappresenta un flashback e non un sogno >.<
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𝕮𝖔𝖒𝖊𝖇𝖆𝖈𝖐 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ [Sequel di Escape]
Fanfic>>Sequel di «Escape» Le strade di Park e Min ormai si sono divise. La confraternita non è più quella di un tempo. Nessuno è più quello di un tempo. La tristezza e i sensi di colpa tormentano coloro che li conoscono... Tutti hanno sbagliato, tutti ha...