»Jimin
"Lo affidiamo a te, mi raccomando: non fate tardi" fa la signora Min sistemando la cravatta a suo marito.
Annuisco e li saluto con un inchino prima che loro escano dall'enorme villa.
Una volta accertatomi che se ne siano andati, salgo al piano di sopra e avviso Yoongi
"Perfetto Jimin, tra poche ore saremo fuori di qui" dice visibilmente impaziente
"Ho paura" gli confesso
"Tranquillo, andrà tutto bene. Dobbiamo solo convincere la servitù che stiamo andando a letto, spegnere le luci ed aspettare le 11:00: sarà a quell'ora che scatterà l'allarme"
Annuisco
"Comunque abbiamo ore per non rimurginarci troppo su" mi fa cercando di apparire convincente.
Gli sorrido
"Ed ora perché sei improvvisamente così contento?" chiede
"Mi è venuta un'idea"
"Cioè?"
Non gli rispondo, semplicemente mi alzo e vado a spegnere la luce, per poi andarmi a sdraiare sul letto
"Coccolami" gli impongo con lo sguardo, visibile solo per il chiarore che conferiscono i raggi della luna
"Ti sembra il momento?" chiede sconcertato
"Non esistono i momenti adatti per coccolarci" faccio convinto.
Mi sorride più sereno e si sdraia acccanto a me.
Mi accoccolo sul suo petto e chiudo gli occhi, aspettando le mani di Yoongi che arrivano qualche secondo dopo i miei pensieri.
Mi accarezza il viso e passa ripetutamente una mano tra i miei capelli, soffiando su di essi.
Sorrido nascosto nel suo corpo e stringo il suo maglioncino tra le mani.
Intrecciamo insieme le nostre gambe, ad incastro, mi rifugio nella sua figura, lasciandomi circondare le spalle da sotto col suo braccio, mentre l'altro è impiegato con la mano a farmi le coccole.
Sposto il viso verso il suo interno collo e arriccio il naso contro la sua pelle, sfiorandolo poi con la punta del naso e le labbra.
Il suo corpo viene percorso dai brividi.
Gli lascio un bacio sul collo e la sua mano scende dal viso, lungo la spalla, per poi percorrere il profilo del mio braccio e raggiungere la mia mano, ancora ancorata al tessuto del maglione. La stringe, subito dopo le nostre dita si intrecciano.
Gli lascio un altro bacio sul collo, seguito dai miei sospiri per la mancanza di ossigeno, ma mi ostino e rimanere in questa posizione, in fondo è troppo comoda e coccolosa perché io mi sposti.
Yoongi trema, forse per i brividi, forse per le emozioni.
Gli lascio un ulteriore bacio, questa volta il primo di una lunga serie, sempre più lunghi.
Gli bacio il pomo di Adamo, leccando la parte interessata poco dopo
"J-jimin..." sussurra portando leggermente la testa all'indietro.
Smetto di baciarlo
"Che cosa carina che siamo, non trovi?" chiedo chiudendo gli occhi
"Hai proprio ragione" conferma.
Mi lascia un bacio sulla testa, poi uno sulla fronte, uno sullo zigomo, uno sul naso, uno all'angolo della bocca ed, infine, sulle labbra.
Sorrido e porto le mie braccia a stringerlo
"Dovremmo fare attenzione a non addormentarci"
"Mh mh"»Yoongi
"Ho l'ansia, m-mancano dieci minuti"
"Smettila di ripeterlo" gli impongo
"Tu hai tutto pronto?"
"Sì Jimin, tutto pronto e vicino alla porta"
Sospira di sollievo.
Siamo davanti all'orologio da un bel po' ormai, in attesa che l'allarme scatti come previsto
"M-mancano cinque minuti" afferma mordendosi un unghio
"Lo so, Jimin, che cazzo, smettila di mettere ansia"
"Ma...io ho davvero tanta, tanta paura"
"Anche io Chim" ammetto.
Nuovamente silenzio
"Due minuti"
"Minchia, smettila" lo zittisco.
Osserviamo quella lancetta muoversi, incredibile quanto possa risultare lento il trascorrere del tempo.Un minuto
Quella dannata lancetta sorpassa il 12, raggiungendo in fretta prima l'uno, poi il due, il tre.
Quaranta secondi...
Trenta
Al raggiungimento del sei, io e Jimin scattiamo dal letto ed usciamo immediatamente dalla stanza, facendo meno rumore possibile.
Ci catapultiamo giù per le scale, mai stati più veloci di così.
Ci ritroviamo all'ingresso.
Guardo l'ora dal mio orologio:10 secondi dalla libertà
***
madonna l'ansia okay
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𝕮𝖔𝖒𝖊𝖇𝖆𝖈𝖐 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ [Sequel di Escape]
Fanfic>>Sequel di «Escape» Le strade di Park e Min ormai si sono divise. La confraternita non è più quella di un tempo. Nessuno è più quello di un tempo. La tristezza e i sensi di colpa tormentano coloro che li conoscono... Tutti hanno sbagliato, tutti ha...