You're Disturbing...

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La campanella di fine giornata suonò e tutti gli studenti uscirono da scuola.
Karma prese le ultime cose, per poi buttarle non curante nello zaino ed uscire anche lui. Nagisa osservò il rosso da lontano, per poi seguirlo a distanza.
Una volta fuori, Akabane si fermò al cancello d'uscita, prendendo il suo telefono e controllando le notifiche inviategli; Il celeste lo guardò da lontano: il rosso sospirò alla visione di alcuni messaggi che gli erano stati inviati da qualcuno che, a intuito del minore, dovevano essere appartenenti ad una donna.
Nagisa si avvicinò al rosso mentre quest'ultimo, nel vederlo, sobbalzò <<hey Akabane: Pensavo che, dato che facciamo strade simili, potremmo fare un pezzo di strada assieme>> sorrise il celeste. Karma si guardò attorno, come nella speranza che il celeste si riferisse ad un altro Akabane nei dintorni; quando il rosso ritornò a guardare Shiota, fece una smorfia <<ma tu non fai altro che pedinarmi? >> chiese, mentre Nagisa ridacchiò <<a questo punto, può darsi... >> sorrise.
"oh dio, questo proprio non molla la presa... Mi pento di essere stato gentile con lui." pensò in rosso, distogliendo lo sguardo dal minore <<sei inquietante... >> affermò a tono basso il maggiore, per poi fare cenno a Shiota di andare. Il celeste sorrise.
Per tutto il tempo che tornavano a casa, il celeste non smise un attimo di parlare, facendo sperare l'altro che i suoi timpani sarebbero esplosi per non fargli sentire più nulla. Karma sbuffò <<ma tu non ti stai zitto neanche un secondo? >> chiese sarcastico Akabane, facendo poi ridacchiare nervoso Nagisa <e-ehe... Quando inizio a parlare, non la finisco più... >> ridacchiò il minore.
Ad un certo, il rosso si fermò ad un angolo, mentre il celeste lo guardava perplesso <<io devo andare di qua...>>
Affermò il maggiore, indicando la sua strada.
Nagisa osservò con attenzione il maggiore, per poi abbassare lo sguardo ed assumere un'aria triste: chi poteva dire che domani lo avrebbe rivisto? Chi poteva dire che il giorno dopo avrebbe ancora sentito la sua voce? Forse ora stava davvero diventando paranoico, ma sentiva che l'ultima cosa al mondo che voleva era che non potesse più vederlo respirare.
Il rosso guardò perplesso il celeste, mentre quest'ultimo stringeva forte la sua cartella <<Akabane... Promettimi una cosa... >>disse piatto il celeste, mentre l'altro lo guardava <<domani... Promettimi che domani verrai a scuola... >> concluse Shiota, guardando con occhi speranzosi il suo interlocutore.
Karma rimase basito dalla scena: quei grandi occhi azzurri erano pieni di preghiere e suppliche, non possibili da recitare ad alta voce, ma profondi più delle parole.
Il rosso guardò il celeste, per poi annuire piano; Nagisa prese un respiro di sollievo e sorrise al maggiore. <<però... >> fece il rosso, attirando l'attenzione del celeste <<non chiamarmi "Akabane"... Piuttosto chiamami per nome, ma ti prego di non usare il mio cognome...>> affermò Karma, alzando le spalle. Nagisa rimase un attimo sorpreso, ma poi sorrise e rispose <<allora se le cose stanno così, anche tu puoi chiamarmi per nome >>. Il maggiore annuì <<d'accordo Nagisa...>> disse il rosso, evidenziando il nome dell'altro <<bene, Karma >> sorrise il minore, imitando la pronuncia dell'altro.
Poi i due si salutarono ed ognuno andò per la propria strada.

~||Why Worry?|| ~ [°Karmagisa°] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora