Karma era giunto a casa sua. Buttò la sua cartella sul pavimento della sua stanza, per poi buttarsi sul letto.
Sì fermò un attimo: silenzio... Dolce e rilassante silenzio. Voleva sentire quell'inesistente suono scivolargli all'interno della testa; voleva sentire la sua mente perdersi in un mare senza fine; voleva smettere per un attimo di pensare, di provare dolore.
Nella sua testa, pregava di diventare invisibile, un fantasma, di scomparire dal mondo per 5 maledetti secondi. Era da tutta la vita che le cose gli andavano sempre storte: aveva fatto qualcosa per meritarsi questo?
Non c'era più nessuno che lo amasse, nessuno che tenesse a lui; aveva perso il suo scopo nella vita ed il suo futuro se lo immaginava pieno di buio.
Il mondo era il suo inferno e lui vi era costretto a vagarci.
Morire era l'unica scappatoia che si era trovato: una volta senza vita, nessuno avrebbe più potuto arrecargli dolore. Non temeva la morte, ma la accoglieva a braccia aperte; voleva solo che il suo orologio si fermasse per sempre, senza più martellargli la testa con i suoi ticchettii.
Si considerava senza speranza, una luce spenta.
Karma si alzò dal letto poco dopo, per poi prendere la sua cartella e tirarne fuori i libri per iniziare a fare i compiti: forse poteva non sembrare, ma il suo quoziente intellettivo era molto alto e riusciva a risolvere facilmente quasi ogni esercizio; l'unica materia che gli causava "problemi" era il giapponese.
Ma ormai a lui non importavano più i risultati: tanto, tutto ciò che faceva non andava mai bene.
Una volta finito di studiare, era ormai tardi.
Il rosso chiuse i libri, per poi sbuffare "dannazione... Non ho nemmeno fatto in tempo a trovare un nuovo modo per suicidarmi..." pensò, per poi prendere dei fogli ed una matita, sforzandosi di pensare ad un nuovo modo per togliersi la vita senza soffrire; perché, diciamocelo: aveva gia sofferto troppo nella sua vita." promettimi che domani verrai a scuola"
Karma sobbalzò al ricordo di quella frase, per poi farsi rivenire involontariamente in mente quei grandi occhi azzurri pieni di desiderio: così profondi, da dare al rosso l'impressione di annegarci dentro, ma allo stesso tempo così limpidi e celesti da dargli una leggera pace.
<<maledizione... >> sussurrò a quel ricordo.
Ma che voleva da lui quello strano puffetto? Perché si ostinava a stargli accanto? Gli faceva pena? Stava con lui solo perché gli faceva pena? Eh no, così proprio non gli piaceva.
Oramai era tardi: il rosso aveva giusto mangiato del ramen precotto, per poi prendere i suoi sonniferi e rifilare in camera sua e buttarsi sul letto.
<<sono Karma Akabane, ho 16 anni e desidero morire. >> recitava come suo solito, per poi chiudere gli occhi, venendo accompagnato da uno strano colore azzurro nella sua testa.
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~||Why Worry?|| ~ [°Karmagisa°]
Fanfiction°\ATTENZIONE: Au su Assassination Classroom. ¬Boy x Boy. ¬Presenza di temi suscettibili. ¬Cambiamento del carattere dei personaggi. ¬Buona lettura ~/° ~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~ > > > Karma Akabane è un ragazzo che soffre di depressi...