Karma era stato rilasciato dopo qualche giorno.
Adesso si trovava nel suo letto,con delle bende attorno alle braccia, a fissare il soffitto con il solito sguardo vuoto.
Sentiva ancora quelle urla.
Gli occhi sgranati di Nagisa erano stampati nella sua mente e non passava giorno in cui non si incolpava per aver fatto spaventare così tanto il celeste.
già, che idiota.
Non avrebbe mai pensato che ad un certo punto, il dolore sarebbe stata l'unica cosa che lo avrebbe fatto sentire meglio: i tagli, il sangue ed il dolore lo avevano appagato per un pò, finchè non capì cosa aveva appena fatto e sprofondando nel terrore più totale. Ma non era colpa sua, non era stata sua l'iniziativa di recarsi del male, ma dei suoi tutori: ancora a non sentirsi appagati di ciò che faceva e sta volta lo avevano anche minacciato di spedirlo in qualche scuola privata o collegio e che, secondo loro, Nagisa stava avendo un' influenza negativa su di lui. "voi non sapete neanche chi sia lui e non capite che quelli che mi fanno del male siete voi..." pensava il rosso, maledicendo quegli avvenimenti e se stesso.
Ad un certo punto, si sentì la porta d'ingresso aprirsi.
Dei passi si stavano avvicinando alla stanza del rosso.
La porta della camera si aprì, rivelando sulla soglia Nagisa Shiota, con uno sguardo stranamente vuoto. Karma, alla vista dell'amico, fu sollevato, mentre l'altro poggiò la sua cartella a terra e si avvicinò al letto dove giaceva il diretto interessato. Il rosso avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo con tutte le forze che aveva, dirgli che gli era mancato da morire e che era felice di averlo lì con lui...ma questo non era possibile: dopo quel gesto che il rosso aveva compiuto, tra loro non faceva che alleggiare un silenzio soffocante, quasi imbarazzante.
Shiota prese una sedia, per poi spostarla davanti al letto del rosso e sedervisi. I loro sguardi non si incrociavano ed entrambi rimanevano in silenzio.
Karma si voltò verso l'amico che però aveva lo sguardo basso: diavolo se voleva vedere i suoi occhi.<<Nagi->> <<è passata una settimana.>> lo interruppe il minore, senza neanche guardarlo <<è passata una settimana dall'ultima volta che ti ho visto.>> continuò Shiota <<ho passato un'intera settimana a sperare e pregare che tu stessi bene ...ho passato ore della mia vita a credere forzatamente che non fosse successo nulla, che fosse solo un incubo...>> continuò. Avrebbe tanto voluto dirgli delle notti passate a piangere, a sentirsi divorare dai sensi di colpa, a immaginarsi il pessimo stato del compagno e a sentirsi male da solo: sì, perchè faceva male, faceva davvero male vedere la persona che ami in quello stato.
Karma rimase sorpreso da quella reazione e da quelle parole, facendo salire ancora di più i suoi sensi di colpa. <<ora dimmi una cosa Karma...>> fece il celeste, per poi alzare lo sguardo e mostrare il suo sguardo vitreo <<cosa ho sbagliato?>> chiese Nagisa, trasformando il suo sguardo vuoto, in uno colmo di disperazione. Il rosso rimase senza parole, avendo capito cosa aveva fatto <<n-no Nagisa...t-tu non centri nulla...>> cercò di spiegare il maggiore, guadagnandosi poi il pugno di Shiota sbattuto sul materasso <<e allora perchè l'hai fatto?! dimmi perchè!!>> sbraitò il celeste disperato, facendo rimanere di sasso l'altro.
Dirglielo, già...dirglielo.
Non poteva farlo, avrebbe solo aumentato la preoccupazione del compagno e Karma non voleva vederlo in quel momento. Akabane voltò la testa dal lato inverso al celeste serrando le labbra, mentre l'altro sgranò gli occhi <<ehi...Karma, ehi!!>> cercava di richiamarlo in modo supplichevole Shiota, ma l'altro lo ignorava <<Karma! Karma, maledizione!!>> Nagisa venne ripreso da un altro attacco d'ira e, facendo sgorgare lacrime dai suoi occhi blu, afferrò il maggiore dal colletto della maglietta, cominciando a tiralo mentre piangeva disperatamente <<KARMA! MALEDIZIONE, MALEDIZIONE!! DIMMI PERCHÉ HAI FATTO UNA COSA SIMILE!! DIMMELO!!>> urlò disperatamente Nagisa, mentre Akabane era rimasto sconvolto, ma si rifiutò comunque di parlare.
Shiota sgranò gli occhi.
Mollò il colletto dell'altro, per poi allontanarsi dal letto e prendere velocemente la sua cartella con l'intento di andarsene; Karma sgranò gli occhi <<n-no Nagisa! Aspett->> cercò di dire, ma il minore lo interruppe <<no Karma! No! >> pianse Shiota, mentre l'altro lo guardava perplesso.
Quelle lacrime che scendevano dalle guance candide di Nagisa sembravano bruciare più del fuoco ed ormai era sboccato <<così... >> fece <<... Non può funzionare! >> esclamò il celeste, per poi uscire di corsa da casa di Akabane e correre il più velocemente possibile a casa propria.
A quella parole, il respiro di Karma si mozzò per un attimo.
Lo aveva... Abbandonato?
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~||Why Worry?|| ~ [°Karmagisa°]
Fanfiction°\ATTENZIONE: Au su Assassination Classroom. ¬Boy x Boy. ¬Presenza di temi suscettibili. ¬Cambiamento del carattere dei personaggi. ¬Buona lettura ~/° ~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~ > > > Karma Akabane è un ragazzo che soffre di depressi...