Karma era nel suo letto, nella sua buia stanza, a fissare il soffitto: quella sera non aveva preso i suoi sonniferi, gli erano finiti.
Casa sua, di notte, risultava sempre molto più calma e silenziosa che di giorno; l'unica cosa che si poteva udire, erano i ticchettii dell'orologio.
Il ragazzo poteva sentire quel tempo passargli davanti agli occhi in una straziante e lenta tortura.
Sentiva i suoi stessi respiri e gli occhi farsi sempre più pesanti, ma senza mai davvero raggiungere il sonno.
La porta della camera del rosso era semi aperta, dando una buia visione del salotto dall'altra parte.
Per un attimo, il rosso decise di andare in cucina a bersi un bicchiere d'acqua, ma poi sentí un rumore, un rumore di una serratura che si scatta, poi la porta d'ingresso aprirsi e, dalla piccola fessura della porta di camera sua, intravise una luce proveniente dal corridoio fuori dal suo appartamento, ed una sagoma sulla soglia.
Per un attimo, Akabane si spaventò, ma poi riflettè un attimo: nessuno aveva le sue chiavi di casa oltre a lui, quindi la persona che era entrata doveva avere per forza il mazzo di scorta;
Che fossero i suoi tutori? No, lo avrebbero sicuramente avvertito se fossero arrivati: allora chi era?
C'era solo un'altra persona che possedeva le chiavi di casa sua.
Karma sentì la porta rinchiudersi, per poi avvertire dei passi che si avvicinavano a camera sua; d'istinto, il ragazzo chiuse gli occhi per far finta di dormire.
La porta della stanza si aprì.
Nagisa era sulla soglia.
Lentamente, il celeste si avvicinò al letto dell'amico, mentre quest'ultimo aveva avvertito la sua presenza e lo aveva riconosciuto.
Senza dire una parola, Shiota si sdraiò nel letto insieme all'Akabane, per poi stringere quest'ultimo e accoccolarsi ad esso. Il rosso rimase sorpreso dal gesto, arrossendo come mai aveva fatto in vita sua; guardò Nagisa per chiedergli spiegazioni, ma si fermò: il celeste stava stretto a lui come un bambino, lo stringeva forte come se dipendesse dalla sua vita, come se avesse paura che il rosso sarebbe fuggito da un momento all'altro. Karma percepiva il calore dell'altro, un calore così piacevole che per rinunciarci ci sarebbe stato bisogno di essere davvero masochisti.
Il rosso si fermò a guardare il celeste ancora un po', per poi stringerlo a sua volta tra le sue braccia, accarezzando i morbidi capelli del celeste; Akabane chiuse gli occhi, decidendo che quello non era un momento per fare domande, ma solo di far sentire al sicuro Nagisa.
Poi, Karma chiuse gli occhi e, per la prima volta dopo anni, si addormentò da solo.
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~||Why Worry?|| ~ [°Karmagisa°]
Fanfiction°\ATTENZIONE: Au su Assassination Classroom. ¬Boy x Boy. ¬Presenza di temi suscettibili. ¬Cambiamento del carattere dei personaggi. ¬Buona lettura ~/° ~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~ > > > Karma Akabane è un ragazzo che soffre di depressi...