Erano passati due giorni da quando i due avevano litigato e non passava minuto in cui Karma non piangesse.
Nagisa lo aveva abbandonato, aveva espressamente detto che tra loro due non c'era modo di avere un rapporto.
Quindi era davvero tutto finito?
Era davvero giunto tutto al termine?
Quella felicità e quell'amore che aveva provato, in realtà non era vero?
Aveva perso l'unica persona che amava e non sarebbe riuscito ad averla indietro ancora.
Sentiva un dolore atroce distruggerlo dall'interno, le lacrime bruciare sulla sua pelle e le sua urla disperate udirsi per tutta casa.
Quella fiducia in cui Karma tanto credeva era stata infranta in mille pezzi, così come la sua anima.
Si era di nuovo ingannato da solo, cadendo in un mare di bugie ed ora faceva male, faceva tanto male.
Nagisa era stato un'illusione? Solo un'illusione?
Si era illuso di poter essere ancora felice, ma adesso si sentiva peggio di prima.
Il suo cuore in pezzi sanguinava e lui non aveva nulla che potesse ripararlo. Ed ecco che quell'unica benedizione, quell'unica speranza, era sparita nel nulla.
Aveva perso la sua ragione di vita la sua unica ragione di essere ancora lì.
Non voleva finisse così, non voleva questo finale.
Ed ora era lì, sul suo letto, a piangere disperatamente, bagnando il cuscino e le lenzuola di lacrime salate.
Ed ora? Che doveva fare?
Aveva perso tutto, di nuovo.
Che senso aveva vivere ancora?
Aveva perso tutto quel filo di ragione che gli era rimasto; ansimava e la testa gli girava: tentò di alzarsi dal letto, traballando e cadendo a terra, per poi essere costretto ad aggrapparsi la scrivania per rialzarsi. Akabane si passò una mano in volto, poi spostò lo sguardo poco sotto di lui: un cassetto della scrivania, un cassetto familiare.
Ed ecco che si ricordò.
Con scatto veloce, Karma aprì il cassetto, tirando e fuori gli appunti ed i fogli con quel fatilico piano che era riuscito a trovare: osservò ogni lettera, ogni formula ed ogni centimetro di quegli appunti, per poi correre in bagno a prendere delle precise medicine, tutte in pastiglie. Tornò in camera, per poi prendere un foglio, tirare fuori le pastiglie di medicine diverse e poi cominciare a schiacciarle fino a farle diventare polvere.
Una volta finito il tutto, Karma prese un piccolo barattolo dove poi ci mise dentro quella polverina.
Con gli occhi rossi e gonfi, il rosso osservò quella boccetta di veleno che lui stesso aveva creato.
Oramai aveva preso la sua decisione.
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~||Why Worry?|| ~ [°Karmagisa°]
Fanfiction°\ATTENZIONE: Au su Assassination Classroom. ¬Boy x Boy. ¬Presenza di temi suscettibili. ¬Cambiamento del carattere dei personaggi. ¬Buona lettura ~/° ~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~°~ > > > Karma Akabane è un ragazzo che soffre di depressi...