Glass

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Buio totale.
Un' immensa stanza oscura.
Nagisa era disorientato e confuso: come era arrivato lì? Non ricordava di esserci andato.
Gli occhi del celeste scrutavano ogni centimetro di quella nera stanza, alla ricerca di qualcosa di lineare.
Eccola.
A pochi passi da lui.
Con passo convinto, Nagisa camminò fino a quel punto, per poi capire cosa avesse trovato: una parete di vetro, che sembrava non avere né inizio né fine, dominava la stanza.
Il celeste scrutò attraverso di essa per vedere cosa vi fosse dall'altra parte: all'inizio non vide nulla, ma poi i suoi occhi catturarono qualcosa, o meglio, qualcuno... Proprio davanti a lui.
Nagisa sbarrò gli occhi.
C'era un ragazzo dall'altra parte della parete di vetro: un ragazzo dai capelli rossi, gli occhi ambrati ed uno sguardo vuoto rivolto verso colui che stava dall'altra parte di quel muro trasparente.
<<Karma? >> sussurrò perplesso Nagisa <<Karma, che ci fai lì? >> aveva domandato, poggiando una mano sul vetro che li separava. Karma non si mosse né disse qualcosa: stava semplicemente lì, fermo come una statua. Quello sguardo vuoto spaventava il celeste.
<<K-kar-rma->> fece per dire il celeste, finché i suoi occhi non si posarono alla spalle del ragazzo dai capelli rossi; Nagisa sgranò gli occhi: un' ammasso di fumo nero si avvicinava velocemente verso Karma, imponente e minacciosa. Ci volle un po' prima che il cervello di Nagisa capisse tutto, per poi spostare impaurito lo sguardo verso il maggiore <<Karma! >> esclamò <<Karma! Via di lì! >> urlò Nagisa, ma il suo interlocutore non si mosse. <<Karma! Karma, scappa! Spostati! >> disse ancora Nagisa, sbattendo i pugni contro quella parete per cercare di romperla, ma senza riuscirci.
Così sottile, eppure così resistente.
Il celeste continuava a prendere a calci la parete, ma senza nessun risultato; la nube era vicina e di questo passo, Karma sarebbe stato travolto da essa.
Le lacrime cominciarono ad uscire da quei grandi occhi azzurri, mentre continuava a colpire la parete, guardando disperatamente il rosso che però, non sembrava nemmeno possedere un'anima. <<no! NO! >> aveva urlato disperatamente Nagisa, ma ormai era troppo tardi: la nube aveva già raggiunto Akabane, facendolo sparire nel suo fumo nero.
Poi, buio.

Nagisa si svegliò di soprassalto in una pozza di sudore. Dai suoi occhi scendevano ancora delle piccole lacrime cristalline ed il suo respiro era affannato.
Sì guardò attorno: la sua stanza, tutto normale.
"KARMA!!" pensò spaventato, venendo preso da un'ansia smisurata.
Afferò velocemente il suo cellulare, per poi cliccare sul numero del rosso ed attivare la chiamata.
Ad ogni squillo che sentiva, un' ondata di ansia e paura gli attraversava l'anima.
<<pronto...? >> aveva sentito rispondere attraverso il telefono:era Karma, con una voce stanca e bassa, sveglio per non aver preso i suoi sonniferi. <<Karma! Karma, sei tu? >> aveva domandato spaventato il celeste <<che? Certo che sono io... >> disse il rosso.
Nagisa prese un respiro di sollievo, sentendo il suo cuore in pace e sollevato.
<<si può sapere perché diavolo mi hai chiamato alle 3 di notte? >> chiese il maggiore irritato. Nagisa rimase per un attimo in silenzio <<i-io... Io... Ehm... >> che gli poteva dire? Che aveva sognato che lui morisse? Che si era spaventato a morte? Certo, accennarglielo non sarebbe stato nulla di che, ma anche lui stesso non aveva capito il perché di quel sogno: cosa stava a significare?
<<nulla...scusa per averti disturbato >> disse alla fine, cercando di mantenere un tono calmo. Karma non ne fu molto convinto, ma lasciò correre <<ok... Allora, ci vediamo domani >> concluse il rosso <<sì... A domani... >> lo salutò il celeste, per poi chiudere la chiamata.
Nagisa rimase qualche attimo seduto sul letto, per poi buttarsi all'indietro e cercare di mettersi a dormire.

~||Why Worry?|| ~ [°Karmagisa°] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora