La cullo dolcemente, non so cosa abbia suscitato questa reazione alla mia ragazza, spero solo non quel rincoglionito altrimenti lo ammazzo. Non le chiedo nulla solo per paura di rovinare questo momento. Il suo profumo, i suoi capelli, il contatto del suo corpo con il mio, mi sono mancati così tanto. Me la stringo maggiormente al petto per avere la certezza che non sia un sogno.
Ci stendiamo sul letto mentre i suoi singhiozzi si placano lentamente. Le accarezzo i capelli in attesa che si addormenti. Quanto è bella, con i segni delle lacrime sulle sue candide guancia, le dita che stringono la mia maglietta, come se fosse la sua ultima ancora di salvezza. Quando il suo respiro si regolarizza mi alzo per lasciarle spazio, di sicuro non mi vuole con lei, perchè dovrebbe d'altronde. Nel mentre rafforza la sua presa e con voce impastata sussurra "resta con me, non abbandonarmi" "mai" le rispondo dandole un casto bacio sulle labbra che mi da una scarica di piacere. Mi addormento nell'immediato stranamente.
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Sbatte la porta del bagno violentemente. Questa notte sono stato benissimo come non mi capitava da tempo, poi le ho chiesto la motivazione del suo pianto e si è irrigidita cercando di convincermi che non fosse niente e che si trattasse solo degli ormoni. Ma la sua presa disperata comunicava altro, paura, dolore, tristezza, ricerca di sicurezza, di amore. E diamine se io glielo avrei dato.
Dopo aver insistito si è arrabbiata rinchiudendosi in bagno, chi le capisce le donne!
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"Devi elevare alla terza non alla seconda e semplificare poi con l'indice di radice" Esclama la secchiona della classe. Non la sopporto più è mezz'ora che sono alla lavagna e in tutto questo tempo non ha fatto altro che bacchettarmi. "Non tutti siamo secchioni" sbotto infastidito mentre esco dall'aula per andare a lavarmi le mani a causa del gessetto. Non ho mai capito perché la gente debba lavarsi le mani quando basta sfregarle per eliminare quella polverina bianca. In questo momento però è una scusa perfetta per me.
Busso alla porta della classe dove ora la mia Evy sta facendo economia. Con il consenso dell'insegnate entro "La signorina Smith dovrebbe seguirmi un attimo in presidenza" affermo cercando di apparire il più serio possibile. Si alza imbarazzata guardando il pavimento mentre i suoi capelli neri le ricadono sul viso, incorniciandolo alla perfezione.
Appena esce sbuffa e si tortura le pellicine delle dita, le afferro il polso e la trascino velocemente nel bagno dei maschi. Dove subito mi fiondo sulle sue labbra, sono le uniche a donarmi la calma in così poco tempo e senza spargimento di sangue. Si stacca quasi subito. E' incazzata oltremodo ma onestamente non mi importa più di tanto. "Non puoi fare così! Ma ti è dato di volta il cervello. Coglione! Stupido! Def-" La bacio nuovamente per tapparle la bocca. "hai finito di insultarmi? Tanto lo so che lo volevi pure tu" La squadro con sguardo strafottente. "Veramente avevo appena iniziato. Comunque ti sbagli!" ribatte decisa, senza riuscire a nascondere un sorriso. "Non credo proprio. Altrimenti perché ti brillano gli occhi?" Le domando con la consapevolezza di aver ragione.
Si mette le mani nei capelli frustrata, si volta e rapida mi bacia con passione. "Ci vediamo scemo!" mi sorride e se ne va per proseguire le lezioni.
Quando mi accomodo nel banco il prof mi domanda con un misto di rabbia e sarcasmo "bella la gita nella bocca della signorina Smith?"
Evelyn pov's
Il suo sorriso, le sue labbra, il suo profumo... Non posso continuare così, mi sto facendo del male da sola e non sono l'unica a pensalo. Esco dalla mensa per respirare un po' aria e evitare questa atmosfera che mi opprime il petto.Tutti quei commenti ricchi di veleno che si alzano al mio passaggio, la gente solo pronta a giudicare, mi stanno prosciugando energia.
Mi avvicino ad un tiglio e noto Logan in mezzo ad un gruppo di figure incappucciate, vestite di nero sembra che lo stiano minacciando. Si stringono sempre più intorno a lui e iniziano a picchiarlo. Sto per uscire allo scoperto urlando come una pazza per fermare questo orrore, vengo fermata da una salda presa sul polso e una mano che puzza di marijuana. Mi volto con il cuore in gola e se mi facessero del male?
Fortunatamente scorgo il volto famigliare di Jackson. Un momento e se pure lui fosse d'accordo con quegli esseri? O peggio se non si fosse accorto di nulla? Ok quest'ultima parte non ha senso. L'ansia sta parlando al posto mio, respira. Allontana il suo arto da me "aiutalo! Non vedi che lo stanno menando?" Gli chiedo cercando di mantenere un tono di voce basso.
"1 Sono in troppi, quindi invece di uno dovrebbero trasportarne due se non tre in ospedale 2 Non sono la balia di nessuno 3 Dopo tutte le cazzate che ha fatto era ora che qualcuno gliele desse 4 Non è lui l'obbiettivo" proferisce con sguardo impassibile mentre nell'aria riecheggia il suono dei colpi andati a segno. Nonostante la situazione non piango, che ne abbia già spese troppe in questi mesi?
Dopo aver buttato un'occhiata oltre la pianta afferma "Resta qua, stanno andando via. Prima che tu mi faccia anche solo una domanda sappi che non ti dirò niente. Se vuoi puoi andare, via libera"
Mi fiondo dal mio amico, mio dio non lo riconosco quasi, ha il viso completamente ricoperto di sangue. Adesso si che la paura si fa sentire, cosa sarebbe successo se non ci fosse stato Jackson? cosa mi avrebbero fatto? Come può un uomo avere la forza di picchiare un povero ragazzo innocente?
In quel momento una fitta mi colpisce al basso ventre, cerco di inspirare aria ma il dolore è tremendo. Riesco a digitare il numero dell'unica persona che mi capisce veramente...
Jason

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Painful Love
RomanceEvelyn si è appena trasferita nell'Idaho. Non è quel tipo di ragazza che riesce subito a farsi molti amici. Per questo quando conosce Autumn tra le due nasce un forte legame. È durante un'uscita con lei che Evelyn incontra lo sguardo di lui. Per le...