26 voglio te...

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evelyn pov's

Tre ore di punizione! Solo perchè ho dato quel che si meritava a quella gallina! Non c'è più giustizia in questo mondo. Siamo in cinque, Tanja è stata beccata mentre saltava una verifica perchè stava male, quando in realtà limonava con il suo ragazzo. Johnny ha rotto la testiera di un computer e gli altri onestamente non ho capito molto bene.

La porta della biblioteca si apre di nuovo. Fantastico chi è che si aggiunge? NO! Ma mi perseguita! Cioè già devo sopportarlo a casa ed ora è pure qui. Ovviamente appena mi vede mi rivolge un sorriso di scuse e posa la sedia vicino alla mia. Cerco di trattenere le lacrime. Ancora non mi capacito di quello che abbia fatto. Dopo ieri sera mi sembrava che qualcosa in lui fosse cambiato, dal modo in cui sorrideva mentre mi accarezzava la pancia. Sono solo una sciocca.

Una lacrima sfugge al mio controllo ma la asciugo subito prima che se ne possa accorgere. Mi poggia una mano sulla coscia forse con l'intento di consolarmi, ma io la schiaffeggio malamente. Si avvicina al mio orecchio e cerca di sussurrarmi qualcosa ma io lo blocco sul nascere. "Ti prego! Ti prego se hai un minimo di rispetto per me stai zitto. STAI ZITTO! Non mi toccare, non mi parlare, non mi guardare! Io per te non devo più esistere. HAI CAPITO!" lo supplico tra le lacrime e i singhiozzi. Non resisto neanche a stargli vicino. Scambio posto con un tizio che non ho mai visto, solo per riuscire ad evitare di percepire la sua aurea. Inutile dire che non serve a molto. Fa molto più male del tradimento, proprio mentre il mio cuore si stava ricostruendo e vedevo un minimo di futuro. Sono un eterna illusa.

China il suo capo alla vista della mia reazione, gli sta solo bene. "Ragazzi il professore vi ha lasciato un compito che dovete consegnare alla fine della vostra punizione. Buon lavoro!" La bibliotecaria ci consegna con sorriso gentile dei fogli. Sopra ad ognuno vi sono i nostri nomi. E' una traccia per fare un tema. Che strano, penso che le abbia studiate apposta. La mia è: ~Spiega secondo te il significato di uno dei sentimenti che più caratterizza l'uomo: l'amore. Tenendo conto delle tue precedenti esperienze. Che cosa può insegnare? Quali sono i cambiamenti che che talvolta si affrontano?~

Non so dove voglia arrivare con questi titoli, ma la cosa mi infastidisce e non poco.

Dopo due ore gli unici rimasti nell'aula siamo noi. Ci ritroviamo quindi involontariamente uno di fronte all'altro. Anche se è stato doloroso ricordare i vecchi tempi, sono riuscita a terminare questo... non so nemmeno come definirlo.

Per curiosità butto l'occhio sul suo foglio e deve essere qualcosa riguardo alle responsabilità e all'orgoglio.

Allunga la mano, probabilmente per prendere un'altro foglio su cui scrivere, ma mi sorprende accarezzandomi la pancia. "Quando ci sarà la prossima ecografia?" Mi domanda alzando quei suoi bellissimi occhi nocciola. "Perchè ti interessa?" Ribatto acida. Proprio non ci riesco a far finta di nulla!

Sembra deluso e triste dalla mia risposta ma la cosa mi importa poco. Controllo l'orologio e noto che finalmente posso nuovamente considerarmi una donna libera. Mi alzo dalla sedia e al contempo il padre di mio figlio, mi domanda allarmato "Dove vai?" La sua agitazione è palpabile. Senza voltarmi ribatto tranquillamente "Lontano da te!"

Kevin pov's

Ho rovinato tutto e per l'ennesima volta. Sono un Coglione con la C maiuscola. Come ho potuto cascare nuovamente nella trappola di quell'arpia! Proprio ora che mi stavo riavvicinando a lei.

Finalmente anche la mia punizione si conclude, decido di fare un giro in centro. Passo davanti ad una vetrina di vestiti per neonati e anche se ho un po' di soggezione entro. Vengo subito colpito da una tutina verde-acqua con su scritto l'orgoglio del papà. Mi fa effetto tenere tra le mani un indumento così piccolo. Ancora non ci credo io che compro vestiti per neonati!!? Mi sta proprio cambiando.

Uscito dal negozio faccio rotta verso casa. Appena entro sento subito dei singhiozzi, così mi avvicino alla cucina.

Sul bancone ci sono almeno quattro barattoli di gelato vuoti. Ne sta mangiando un'altro. Se continua in questo modo starà male sul serio! Gli tolgo il barattolo dalle mani, si volta infuriata e tra le lacrime inizia tirarmi dei pugni sul petto che ovviamente non mi fanno niente. La abbraccio per cercare di starle vicino e dimostrarle il mio amore, lei non sarà mai da sola.

"P-perchèèè...Perchè non mi lasci stare e basta!? perchè continui a farmi soffrire in questo modo? Perchè ti ho conosciuto?" Quanto ci sto male a vederla soffrire. Ogni la cruna è una pugnalata a quell'unica parte del mio cuore che è rimasta pura per lei. "Perchè ti amo. Anche se non mi credi e pensi che io sia la persona più spregevole di questo mondo. Ci tengo a te! So di aver sbagliato ma io ho bisogno di te al mio fianco! Ti prego non lasciarmi." Oramai anch'io ho gli occhi umidi. "Dammi il gelato!"mi ordina.

"Ti fa male. Ne hai già mangiato abbastanza." la rimprovero. "Non ti deve interessare! Eh tu che ti preoccupi? È solo colpa tua se sono arrivata a questi punti! Non sarà quindi un po' di questo che mi farà abortire!" ribatte acida incrociando le braccia al petto. "Mi interessa eccome! Ti ricordo che aspetti anche MIO figlio!" Le punto il dito contro, mi sto davvero arrabbiando .

Non posso credere alle parole che sono uscite dalla mia bocca. Anche lei non se le aspettava, restando a bocca aperta per la sorpresa.

La vedo svenire un momento dopo tra le mie braccia.

Painful LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora