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Evelyn pov's

Finisco di togliere le briciole dal tavolo quando, due braccia possenti mi abbracciano da dietro in maniera possessiva, che mi infastidisce e non poco.

"Dove sei stata?" mi arriva una zaffata di liquore e sono costretta a voltare la faccia. "Al parco con Hope, mentre tu eri ubriaco marcio." "No, tu non mi freghi! Io cosa dovrei fare se ogni volta mi cacciano con le peggiori scuse, quando ho una famiglia da mantenere?!" "Bhe perché bere dal mattino alla sera e avere debiti con il barista migliora la situazione. Adesso vai a farti una doccia" Mi sorride e solo dopo avermi baciata in modo passionale e strizzato le natiche se ne va. Meno male, ultimamente proprio non sopporto la sua presenza. È come se fosse ortica, mi urtica, mi punge, mi infastidisce, mi opprime...

Vado a letto e dopo aver letto qualche pagina di un libro, spengo la lampada. Poco dopo, mi risvegliano le sue mani che mi toccano la schiena, il petto, mentre mi bacia il collo. Sgancia il reggiseno e cerco di fermarlo. "Smettila!!" "Ti voglio! Adoro quando fai la combattiva" "BASTA!" Lo spingo via e in risposta mi tira uno schiaffo. Questo suono riecheggia nella mia mente così tante volte, che non mi rendo conto che ormai siamo nudi. Mentre piango in silenzio, lui unisce i nostri corpi in maniera rabbiosa,violenta. Penso di aver preso la mia decisione. Lui non era così....

Appena si addormenta scendo dal letto, mi metto il pigiama e vado sul divano, lacrime amare rigano il mio volto. Non posso credere che abbia fatto un cosa del genere...

Kevin pov's

Ho un mal di testa tremendo! Ricordo solo l'ennesima notizia di licenziamento e stufo sono tornato in quel bar. Onestamente ho pensato al fatto che Evy non approvasse. Mi ha anche consigliato alcuni metodi per smaltire la rabbia, ma non ce l'ho fatta. Il richiamo dell'alcol era troppo irresistibile. Sbronzo sono tornato a casa e con il suo sguardo deluso e schifato mi sono addormentato. Poi buio. Vorrei anche capire perché sono da solo a letto e per di più nudo. Non credo sia difficile immaginare cosa sia accaduto ma ho un vuoto. Solo una strana sensazione come di bruciore alla mano e un peso sul petto. Scendo le scale, dopo aver indossato qualcosa. La vedo mentre finisce di preparare la piccola, per portarla all'asilo. Il suo sorriso è finto e appena incrocia il mio sguardo, si gira di scatto e si rabbuia. Ma come, neanche il buongiorno? Mi avvicino, lei indietreggia. Afferro il suo viso nelle mani mentre dai suoi occhi le lacrime lottano per uscire. Subito sotto la mia mano, sulla guancia destra ha un leggero segno rosso, che ha cercato di coprire con il trucco. Devo dire che se non fossi stato attento non me ne sarei nemmeno accorto. Ma si può sapere che diavolo è successo ieri?

"Chi ti ha fatto del male?" La afferro per il polso e noto un'altro piccolo livido. "Niente, ora lasciami che faccio tardi" Decido di lasciar perdere per ora, perché ancora troppo sballato. Esco anche io, dopo poco vado al parco, per prendere una boccata d'aria.

Le urla dei bambini sono miracolose per la mia memoria "BASTA! smettila ti prego!" mi tornano in mente le sue grida, la sua lotta, il mio schiaffo, il mio abuso, o mio dio sono un mostro! SONO UN MOSTRO! Come ho potuto fare una cosa del genere? Vomito tutto lo schifo che ho in corpo.

 Devo assolutamente rimediare in qualche modo. In che guai mi sono cacciato! Ho il brutto presentimento che questa volta sistemare le cose non sarà affatto semplice...

Un'idea mi illumina, non sono sicuro possa servire a qualcosa, ma  tanto vale provarci. Cazzo non mi bastano i soldi! Torno a casa e frugando nel suo cassetto del comodino, trovo i suoi risparmi ma anche ciò che mi fa perdere ogni speranza e mi costringe a comprare cinque bottiglie di vodka: due biglietti di sola andata per un adulto e un bambino...

Evelyn pov's

Faccio fatica a concentrarmi, ho iniziato anche a tremare. Janette la mia capa all'asilo mi da la giornata libera e io corro a casa della mia amica. E' ancora felicemente fidanzata con Daniel e convivono da due anni. Appena mi apre l'abbraccio e piango, sfogo tutto il mio dolore. C'è un limite alla sofferenza che una persona può sopportare! Dopo averle raccontato l'accaduto è a dir poco indignata. Si fa sera e io non ho la minima intenzione di tornare a casa mia... "Puoi restare da me e domani posso convincere Daniel ad uscire con lui e insieme andiamo a prendere la tua roba e quella di Hope" Annuisco e vado a prendere la mia stella. "Stasera stiamo con la zia e con lo zio" la avviso e subito saltella contenta "Siiii! ma papà?" Mi domanda logicamente. Mia figlia ha un debole per suo padre ed è cosa piuttosto normale, non potrei esserne più felice, se solo non facesse così male al cuore... "Papà deve fare delle commissioni per cui non può. Ma adesso andiamo a spassarcela con zia Autumn" Fortunatamente lei e Daniel ci sanno fare,la coccolano, giocano e si prendono cura del mio angelo molto meglio di come farei sicuramente io. Vado a dormire e il ricordo dello schiocco della sua mano sulla mia guancia mi perseguita.

Painful LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora