24 Dilemmi

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Evelyn pov's

Sono finalmente tornata a scuola.Sono stufa di deprimermi, uffa!

Appoggio il libro di geografia nell'armadietto e prendo il materiale per letteratura, quando sento una risata.

La sua! Mi scoppia il cuore di gioia! Devo vederlo assolutamente, il cuore mi sta scoppiando nel petto, mi sento male, quasi mi vengono lacrime di emozione. Quasi scivolo sul pavimento per poterlo raggiungere nel suo gruppo di amici. Gli salto praticamento addosso.

Si volta infastidito e con sarcasmo afferma "vedi dove vai Smith! O gli ormoni ti impediscono di essere razionale!"

Mi porto istintivamente la mano sulla creatura che cresce in me. Mi volto senza degnarlo più di alcuna attenzione. Mi ha deluso più di quanto voglia ammettere, devo essere forte!

Vuole fare il duro? va bene. Mi volto e mi incammino nuovamente. Quando sento la risata di samantha mi blocco "ahahaha tu...ahah tu che vuoi fare la dura!? ahah non ci posso credere. Ma quanto sono brava! AHAH" non ci vedo più dalla rabbia. Mi scrocchio le dita, mi volto e come se andassi a togliere un filo d'erba dai capelli, le afferro la testa e tento di sbattergliela sull' estintore ma vengo bloccata da un ragazzo.

Credo si chiami Mathia e sia nel mio corso di letteratura. Mi blocca le mani e cerca di convincermi a lasciar perdere"hey così non ci guadagni niente. So che ti vuoi vendicare e farei la stessa cosa fossi in te ma così vince sempre lei. Adesso andiamo a lezione e ti dimentichi di questa finta rossa." Mi domando come possa avere tutte queste informazioni.

"Non la toccare idiota!" Strilla Kevin. Mi stacco istintivamente dal ragazzo e decido di dargli retta non prima di aver tirato un pugno in faccia a quella gallina!

Kevin pov's

"Certo che ti ha preso proprio bene! Sei sicuro non ti abbia rotto il naso?" Mi chiede almeno per la quarta volta il mio migliore amico, mentre lo tampono con un po' di carta igienica. "No è solo un po' ammaccato. Comunque... non mi hai ancora detto con chi ti sei visto ieri alla fine!" Sfodero il mio sorriso per cercare di ottenere una risposta.

"Te l'ho detto nessuno di importante!" cerca di rabbonirmi. "Si va bhe. Ad un certo punto sei saltato giù dal divano, manco ti avessero dato la scossa e proprio mentre stavi vincendo alla ps e ti sei scapicollato fuori di casa dimenticando pure di allacciarti le scarpe per la fretta. Quando sei tornato poi, avevi un sorriso da ebete stampato in faccia e solo una ragazza può ridurti così amico. Dai almeno la conosco?" Sbuffa decisamente contrariato "Diciamo.... di si"

"Andiamo bro!" cerco ancora di convincerlo ma senza risultati "senti mi dispiace davvero ma adesso devi tornare a casa tua. sai non mi va che ti trovi mezzo nudo in salotto e poi non puoi nasconderti per sempre. Devi parlarle e in fretta." improvvisamente mi passa il buon umore

"Dopo prenderò le mie cose" rispondo serio ed esco dal bagno.

............

Sono le quattro del pomeriggio ma ancora non è rientrata a casa. Sono solo sul divano a guardare una stupida commedia. Possibile che ci siano solo programmi di cucina, vestiti e donne incinte. Sembrano perseguitarmi quest'ultime, ovunque vado ne trovo almeno una e mi guarda sempre male!

Non sapendo più che fare decido di chiamare Daniel per fare un giro insieme. Non risponde, decido di lasciar perdere e mi stendo sul letto in camera mia a fissare il soffitto mentre ascolto della musica.

Sandra pov's (kevin's mum)

"Dovresti parlare un po' con lui, magari ti darebbe retta" tento di convincere mio marito. " lo vedo così fragile, anche se cerca di fare il duro. Sai meglio di me che non è mai stato tipo da pappine, pannolini e bebè." risponde già sconfitto in partenza. "Almeno provaci, altrimenti.... Credo che i vicini avranno una porzione in più di stufato da mangiare questa sera." affermo segnando con un gesto della mano la pentola sui fornelli. Sbuffa ma non mi contraddice, segnando la mia vittoria.

Tom's pov (kevin's dad)

"Posso entrare?" chiedo rivolto alla porta socchiusa della camera del mio secondo genito. Grugnisce un avanti e prendo coraggio. Mi avvicino cauto quasi fosse una serpe pronta a mordermi.
Ma quanto sembro ridicolo!

"Come va?" domando. E' steso a pancia in su, sul letto, mentre fissa impassibile il soffitto. 

"Cosa vuoi?" risponde secco. "Parlare" sussurro. Procedo con il mio monologo, visto il silenzio presente. "Quando tua madre mi disse di essere incinta di due gemelli, quasi mi venne un infarto. Non navigavamo certo nell'oro, senza considerare il fatto che volessi trasferirmi temporaneamente in un'altra città per lavoro. Vivevo la gravidanza come una privazione della libertà. Anche se ero dedito al lavoro ero ancora un ragazzino, che beveva e si divertiva con gli amici. Non sono stato molto presente nei primi mesi, ero perennemente arrabbiato e tua madre era andata a stare da una amica. Pensa che addirittura le avevo proposto di abortire o darvi in adozione, ovviamente rifiutò.Mi vergogno  ancora anche solo di averlo pensato. Più passava il tempo, più cercavo di costringermi a starle vicino. Dopo la vostra nascita stavo impazzendo, pannolini, urla, pianti. Ho provato anche ad andarmene, ma... sono rimasto" 

Kevin pov's

Ha gli occhi umidi, è ancora immerso nei ricordi. Non ero a conoscenza di questi retroscena. Ho sempre visto mio padre come un uomo rigido, severo sì, ma sempre presente in caso di bisogno.

"cosa ti ha convinto a restare?" domando incuriosito. "Era un pomeriggio, come al solito ero infuriato, non avevo dormito molto a causa dei pianti di tua sorella, ti avevo preso in braccio per portarti da tua madre quando... mi hai chiamato papà. E' stata un'emozione incredibile, mi ha letteralmente cambiato. Ho sorriso per la prima volta dopo quasi un anno." racconta se prima leggevo pentimento ora c'è emozione, nei suoi occhi. 

Esce dalla mia camera e un'altra volta mi chiedo quale sia la scelta giusta.

Painful LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora