43.

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In ospedale? Che significa? Che quello che credevo di aver sognato era reale?
M:"P-perchè?"
Dottore:"L'uomo che era con te era tuo padre per caso?"
Annuisco.
Dottore:"Beh, tu e tuo padre avete avuto davvero un brutto incidente, e tu sei riuscita a sopravvivere fortunatamente."
M:"I-in che senso signore?"
Dottore:"Tuo padre, ecco, non ce l'ha fatta."
Non ci posso credere. Davvero. Ho perso entrambi i miei genitori davanti ai miei occhi. Ora sono sola. Cosa farò?
Dottore:"Ricordi il numero della tua mamma? Sai, tuo papà non aveva un cellulare."
Scuoto la testa.
Dottore:"Oh, capisco. Avete altri familiari qui a Gwangju allora? Magari ti accompagnami se ricordi dove vivono."
M:"S-siamo di Seoul, ci stavamo trasferendo."
Sento poi un'infermiera dire qualcosa di simile a 'non possiamo accompagnarla fino a lí.' al dottore. Lui la guarda, e fa una faccia pensante. Cosa ne sarà di me adesso?
Dottore:"Come hai detto di chiamarti?"
M:"M-minseo. Park Minseo."
Dottore:"E quanti anni hai?"
M:"Ieri ne ho compiuti quattro."
Le infermiere, a questa risposta, mi guardarono perplesse, ed insieme al dottore escono dalla stanza, lasciandomi sola. Dopo un paio di minuti però, ritornano.
Dottore:"Piccola Minseo, siamo spiacenti, ma non potendo avere contatti con la tua famiglia, siamo costretti a mandarti in un ordanotrofio da delle suore."
Infermiera:"Sta tranquilla, ne abbiamo già contattato uno. Anzi, stanno già per venire a prenderti!"
Tranquilla? Come faccio ad essere tranquilla? Non ho più la mamma nè tanto meno papà, e non posso nemmeno stare con la mia sorellina come avrei desiderato, come avevo atteso per quattro mesi. Ho accettato la condizione di vederla solo nei weekend, e ora devo accettare di non poterla mai veder crescere? O insegnarle tanti giochi divertenti?
Dottore:"Oh, qualcuno ha bussato. Oh ma guarda qui, chi c'è!"
Non avevo mai visto una suora in vita mia, e a dir la verità nemmeno ci tenevo. Ora questa mi vuole portare in un posto buio, con altri bambini che non ho mai visto, che mi saltersnno addosso. No, no, non voglio questo. Io voglio stare con Yerim. La voglio cercare. La voglio trovare.

~tempo presente~

Yerim's pov
JK:"E tu chi saresti?" sento dire da Jungkook. Incuriosita, vado a controllare, e c'era davanti a lui una donna a noi non nota.
X:"Scusami ragazzino, devo davvero entrare, ho bisogno di incontrare- Park Yerim! Eccoti finalmente!"
Mi conosce? Come fa? E poi chi è?
Y:"Scusami ma.. chi sei?"
X:"Oh, giusto, hai ragione. Permettimi di presentarmi. Sono Park Minseo, direttrice della scuola universitaria di lingue di Gwangju, ho ventidue anni, e sono tua sorella."
Sorella? Ma cosa sta insinuando questa adesso? Io non ho sorelle maggiori, i nonni me ne avrebbero parlato.
Y:"Non mi risulta di avere sorelle."
M:"Avevo previsto che non mi avresti creduta, e come darti torto, infatti ho prenotato una visita medica, per fare un test del DNA."
Ma è sana questa qui? Prenotare una visita medica senza nemmeno chiedere? Senza nemmeno avere il mio consenso? Beh, però tanto vale andarlo a fare. Dopotutto, non sembra che se provassi a convincerla di cancellare la visità, lei lo farà. E poi, quando vedrà che i test non combaciano, magari mi lascerà stare.
Y:"E va bene, andiamo.."
JK:"Vengo con voi!"
Y:"No Jungkook, tu torna a casa tua. È una questione mia e di questa donna."
JK:"Ma.. Yerim.."
Gli lancio un'occhiataccia per fargli capire che non lo volevo con me, che lui capisce, quindi esce dalla casa e si dirige verso la sua.
M:"Andiamo?"
Annuisco.

~pochi minuti dopo~

L'ospedale in cui stiamo andando è dall'altra parte di Seoul, e non capisco per quale motivo ne ha scelto uno cosí lontano se ce n'è uno a cinque minuti da casa mia. Mah, questa è strana forte. E inoltre, spesso mentre guidava guardava me. Chissà cos'ha da guardare, non sono mica tutta questa bellezza.
M:"Allora? A scuola come va? Fra poco riceverai il diploma."
Ma che? Ora di punto in bianco mi chiede della scuola? Beh, dopotutto è una direttrice di un'università importante, quindi possiamo dire che è comprensibile.
Y:"Oh beh, sono stata espulsa."
Ferma di colpo la macchina. Ma che le prende?
M:"Come espulsa? Perchè? Cosa è successo?" dice con tono preoccupato. Wow, questa qui è davvero tanto convinta che siamo sorelle.
Y:"Niente di che, la figlia del preside mi detestava e ha trovato un modo per farmi espellere."
M:"Ah.. ho capito." e ricomincia a guidare.
M:"Comunque non sei cambiata per niente da quando sei nata. Hai ancora gli occhi belli della mamma." dice.
Gli occhi belli della mamma? Cosa significa?
Y:"H-hai visto mia madre?"
M:"Certo che si! È anche la mia pensa. Anzi, se ti va dopo il test ti faccio vedere una sua foto. E anche di papà!"
M-mamma? Papà?
M:"Oh, siamo arrivati. Forza, andiamo a fare il test. Ah, e scusa se l'ospedale è cosí lontano. Non vengo a Seoul da diciotto anni, e ricordo solo questo, essendo quello in cui sei nata tu."
Io? Nata qui? Seriamente, questa donna più mi parla, e più mi spaventa.
~•~ 
Fine capitolo 43. Spero che vi sia piaciuto. <3

Live or die? | k.t.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora