Dopo un paio di orette, tra attesa e test del sangue, usciamo dall'ospedale. I dottori ci hanno detto che invieranno ad entrambe i risultati via mail fra due giorni o anche domani. Minseo, inoltre, sembra emozionata, e non ne capisco il motivo. Anche se fossimo davvero sorelle, non ci siamo mai davvero viste o parlate, quindi restiamo come due perfette sconoscite. Non abbiamo confidenza, non sappiamo nulla l'una dell'altra. O almeno, io non so nulla di lei, perchè lei sembra sappia molto di me. Insomma, conosce il mio nome, la mia data di nascita, è riuscita a trovare casa mia, insinua di conoscere i miei genitori e anche l'ospedale in cui sono nata.
M:"Beh, allora Yerim, ti va se andiamo in un bar a prendere un caffè? Un gelato? O anche solo a parlare. Scommetto che sei confusa e hai delle domande da farmi."
Finchè non arrivano i risultati voglio solo sapere come hai fatto a trovare casa mia.
Y:"Uhh, okay. Però adesso non ho soldi con me, quindi ti dispiace se te li porto domani?"
Scuote la testa.
M:"Non ti preoccupare. Offro io. È bellissimo poter rivedere la mia sorellina cresciuta cosí tanto, quindi come sorella maggiore mi sento in dovere di farlo."
Ai miei occhi più che una sorella maggiore, sembra solo una maniaca ossessiva però.
Y:"Okay allora, credo. Su, andiamo."
M:"Ah, solo una cosa Yerim."
Mi giro per guardarla, dato che stavo già iniziando a camminare verso un bar qualsiasi qui nelle vicinanze.
Y:"Cosa?"
M:"Come ti ho detto non vengo qui da diciotto anni, quindi se scegliessi tu il bar... beh ecco sarebbe meglio."
Come immaginavo.
Y:"A dirti la verità non sono mai venuta in questa parte di Seoul, però conosco un buon bar con cui venivo spesso con i miei nonni."
Annuisce con un sorriso, e camminiamo. Dopo cinque o dieci minuti arriviamo al bar. Entriamo, prendiamo posto, ci sediamo, ed entrambe ordiniamo un caffè.
M:"Allora? Hai domande da farmi? Sentiti libera di chiedermi qualsiasi cosa, risponderò a tutto."
Y:"Beh finchè i risultati non usciranno positivi non credo che avrò domande specifiche da farti. Dopotutto non credo che tu sia mia sorella. Voglio dire, perchè mai i nonni non dovrebbero dirmi una cosa del genere?"
M:"In verità un motivo per cui non ti è stato detto nulla di tutto ciò esiste, ed è stata una richiesta di papà."
Una richiesta del papà? In che senso? E poi perchè?
Y:"Che intendi dire con 'richiesta di papà'?"
M:"Sai, queste cose non sono le più belle da scoprire all'improvviso, e ci si sente come se il mondo ti cadesse addosso, quindi per evitare che tu prova questo tipo di sofferenza nel giro d'età più grande della tua vita ha chiesto ai nonni di inventarsi una scusa per spiegare perchè tu non hai madre o padre, e nascondere di me. Invece, mentre io e lui eravamo in macchina per andare a Gwangju, mi ha chiesto di venirti a trovare di nuovo e spiegarti tutto circa alla fine dell'età adolescenziale. Non sai quanto è stato difficile aspettare! Sembrava quasi che il tempo non finisse più!"
Tanto in un modo o nell'altro, ho sofferto lo stesso nel peggiore dei modi, e non credo che scoprire questo in tenera età sarebbe stato un grande cambiamento nella mia vita.
Y:"Ah, volevo anche chiederti un'altra cosa. Penso solo a questa domanda da quando hai iniziato a chiamarmi tua sorella minore o altro."
M:"Dimmi pure Yerim."
Y:"Come hai fatto a trovare la mia casa? Da quanto ho capito hai vissuto quasi tutta la tua vita a Gwangju senza sapere nulla di me."
M:"Ah, questa domanda è semplice da rispondere. Anzi me l'aspettavo che me l'avresti chiesta, sai?"
Beh secondo me se lo sarebbe chiesto chiunque, a sentir dire da una sconosciuta che ti suona al campanello che siete fratelli o sorelle. Anzi una persona normale l'avrebbe presa per pazza e portata subito in un ospedale psichiatrico!
M:"Da piccola sono cresciuta in un orfanotrofio, e ho conosciuto due ragazzi che sono tutt'ora i miei migliori amici. Ho fatto loro molti favori quando venivano sgridati per vari motivi, o anche spesso davo loro parte del mio cibo, nonostante non ci fosse mai stato il bisogno. Sai, gli istinti da sorellona ahah. Non appena hanno raggiunto l'età maggiore mi hanno riferito di voler ricambiare tutti quei favori che feci loro, e gli chiesi di cercare te."
Y:"Okay ma, come hanno fatto è la mia domanda."
M:"Beh quello non lo so, puoi chiederlo a loro tu stessa."
E cosa dovrei chiedere? Per quanti anni mi hanno fatto da stalker? Credo che sia un po' ovvio, o almeno, lo è ai miei occhi.
M:"Ah, e poi volevo farti una richiesta. Volevo chiederti s-"
Y:"Oh aspetta un attimo! Vedo la notifica di un messaggio arrivato via mail. Lo leggo un attimo, scusa."
Che siano già i risultati? No, non è possibile. Ci hanno detto di aspettare un giorno o due, ed è passata solo un'ora. Non è possibile che abbiano già finito le ricerche.
M:"Oh, si, va bene. Cos'è?"
Guardo lo schermo del cellulare, ed era un messaggio del medico che ci fece gli esami. Successivamente apro il link dei documenti che mi ha inviato, dove c'erano i risultati.
M:"Wow, già sono usciti i risultati allora! Quell'ospedale non è proprio cambiato affatto. Dopo diciotto anni hanno ancora mantenuto la loro impeccabile velocità nel fare le cose. Allora? Cosa dicono?"
Leggo tutte le informazioni del processo svolto e poi vado diritta al punto che mi interessa, ovvero il risultato finale, e ne rimango sconvolta.
Y:"S-sono positivi."
~•~
Fine capitolo 44. Spero che vi sia piaciuto. <3
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Live or die? | k.t.h
FanfictionPark Yerim è una ragazza che soffre di depressione, e tenta in tutti i modi di far finire la sua vita. Poi conosce un ragazzo. Che succederà? Riuscirà a fare quello che vorrebbe? ~ don't like? don't read.🏹 ~ 🏹started: 18.05.18 🏹ended: 22.08.19