Quando Jen chiuse lo sportello, girai le chiavi e misi in moto la macchina.
Uscii dal parcheggio e mi avviai verso la destinazione.
Il viaggio fu molto silenzioso, Jen guardava fuori dal finestrino e non potevo nemmeno immaginare quanto casino ci fosse nella sua testa.
Ad un certo punto tirai giù il mio e il suo finestrino ricordandomi quanto le piacesse quando il vento le scompigliava i capelli.
Mi girai a guardarla; i suoi capelli neri svolazzavano nella macchina e sul suo viso era comparso un piccolo sorriso. Gli occhi erano ancora un po' arrossati. Fissai le sue mani appoggiate sulle sue gambe, quando portò una di queste fuori dal finestrino e la fece muovere in mezzo al vento.
Sorrisi a quel gesto.
-Ti senti figo a guidare questa macchina?- mi chiese spostando i suoi occhi sui miei.
-Sì, molto più di quanto non lo sia già.- sorrisi.
-Quanto sei sfigato.- rise.
-Hey, ti sei già ripresa? Perché se è così ti scarico in mezzo alla strada e non ti porto nel posto speciale.-
-Ok, sto zitta.- tornò a guardare fuori dal finestrino.
JEN
Quando ero in lacrime al parco ero indecisa se chiamare o meno Calum. Stavo ripensando a quello detto da Ashton, ma capii che in quella situazione non me ne fregava niente dei suoi stupidi pensieri. In quel momento avevo bisogno del mio migliore amico.
E in macchina, con lui, capii che avevo fatto la cosa giusta. Solo Calum sapeva tirarmi su di morale quando litigavo con Agatha. Beh, no. Calum sapeva tirarmi su di morale sempre.
Il moro stava guidando da quasi una mezzoretta, quando iniziò a prendere una strada piena di curve.
-Dove stiamo andando? In montagna?- scherzai.
-Non posso dirti niente.- si limitò a dire.
-Sei odioso.- incrociai le braccia e tornai a guardare fuori dal finestrino.
Sentii il suo sguardo su di me.
-Un 'grazie Calum per esserci sempre quando ho bisogno' sarebbe gradito, sai?-
Mi girai.
-Grazie Calum per esserci sempre quando ho bisogno.-
-Oh, che belle parole.- ci mettemmo a ridere.
-Dai, sono seria.-
Calum si girò a guardarmi.
-Sai che per te ci sarò sempre. Siamo come fratelli, no?- mi disse.
-Come fratelli, già.- sorrisi.
-I fratelli più fighi.- ridacchiò per poi batterci un pugno.
-Quanto manca?- mi lamentai.
-Siamo arrivati. Chiudi gli occhi.- la macchina rallentò.
Io chiusi gli occhi e sentii la mia portiera aprirsi. Calum mi prese la mano e mi fece scendere dalla macchina.
-Tieni gli occhi chiusi.- disse guidandomi.
-Mi stai portando verso un dirupo?- chiesi preoccupata.
-Stai zitta, Jen.- ridacchiò
Si posizionò dietro di me mettendomi le mani sugli occhi.
-Pronta?- mi bisbigliò -Apri gli occhi.- disse togliendomi le mani dal viso.
Quando aprii gli occhi mi resi conto che Calum mi aveva portato in cima a una collina da dove si vedeva un bellissimo tramonto sulla nostra città con le luci che piano piano si accendevano.
-Oddio. È bellissimo.- i miei occhi brillavano.
-Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto.- disse sedendosi sul cofano della macchina. Io lo imitai.
-E se glielo ammacchiamo?- chiesi preoccupata riferendomi al cofano della macchina.
-Scommetto che i suoi genitori hanno i soldi per metterlo a posto.-
Restammo in silenzio a guardare il panorama. Calum era rannicchiato e teneva le braccia attorno alle gambe piegate con la testa appoggiata sulle ginocchia. I suoi occhi fissavano lontano e le sue labbra erano chiuse.
-Quando inizi ad allenarti anche con la nazionale?-
-Non inizio.- disse serio.
-Cosa? Ma non ti avevano chiamato?-
-La prof di matematica ha chiamato mia madre e sa tutto, così mi ha impedito di uscire per vedere i miei amici. Quando però mi hai chiamato me ne sono fregato, sono uscito e lei mi ha tolto pure la nazionale.-
-Ma sei scemo?- gli urlai addosso.
-Sentiamo, che avrei fatto di sbagliato ora?-
-La nazionale è sempre stata il tuo sogno e tu la sprechi così?-
-Sono uscito perché stavi male. Volevo farti felice. Adesso sei incazzata perché dovevo starmene in casa e lasciarti piangere da sola al parco?- si arrabbiò.
-No, ma mi da fastidio che tu abbia distrutto un tuo sogno a causa mia.-
-Ci sono cose più importanti di una nazionale di calcio.- disse piano guardandomi negli occhi.
In quel momento una frase conosciuta vagò nella mia testa. Calum è innamorato di te.
-Portami a casa.- scesi dal cofano ed entrai in macchina.
SPAZIO MEEE
Piano piano sto andando avanti con la storia wohoo🎉
Sempre più gente legge e vota la mia storia, siete fantastiche, davvero!
Continuate a votare, leggere e commentare
Ciao belle😘😘
STAI LEGGENDO
Chance or fate? || Calum Hood
FanficCaso o destino? Sono convinta che tutta la nostra esistenza sia stata decisa da un qualcosa o qualcuno più potente di noi. Ci fanno credere di essere davvero liberi a questo mondo, ma la realtà è che siamo solo delle marionette che aspettano solo c...