Underwater

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JEN

Ottobre e novembre passarono velocemente tra novità, verifiche, interrogazioni e cambiamenti.

Calum aveva iniziato ad allenarsi con la nazionale e stavano iniziando ad arrivargli delle proposte da squadre sempre più importanti ma che lo obbligavano ad allontanarsi dalla sua nazione e lui non era ancora pronto, almeno non prima di prendere il diploma.

Io e Luke avevamo continuato a vederci di nascosto senza dire niente a nessuno. Ancora non avevamo chiarito cosa c'era tra di noi e io non avevo nessuna fretta di farlo.

I suoi genitori sarebbero arrivati i primi giorni di dicembre e finalmente se ne sarebbe andato dalla casa di Calum. Il che significava che potevo andare a trovare Luke senza incontrare Calum, il che molte volte creava una situazione di imbarazzo.

Ashton si era molto unito a noi tre ed eravamo diventati un gruppo davvero affiatato. Ogni volta che a scuola avevamo del tempo libero lo usavamo per stare insieme e così anche dopo la scuola.

Ero l'unica ragazza del gruppo e, a differenza di quello che pensavo all'inizio, non mi sentivo per niente a disagio con loro.

Io e Agatha non ci eravamo più parlate, tranne qualche volta in corridoio quando ci urlavamo qualche insulto e i ragazzi mi strascinavano sempre via. Tra di noi c'era solo odio e questo all'inizio mi faceva male, ma poi capii che era stato meglio perderla.

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Ero alla ricerca di un tavolo libero, quando vidi una testa nera sommersa da dei fogli.

Mi sedetti vicino a lui appoggiando il mio vassoio su alcuni depliant.

-Ma che è tutta sta roba?- chiesi al mio amico che era intento a leggere.

-Sono tutti i college che mi vogliono offrire una borsa di studio. I piccoli calciatori attirano molto.- disse staccando un attimo gli occhi dal foglio e fissando i miei.

-Ho notato.- addentai una mela.

-Qualche college ti ha contattata?- mi chiese prendendo una forchettata della mia pasta.

-Solo tre e sembrano molto promettenti. Ne hai già scelto qualcuno tra questi?-

-Stavo valutando in base alle squadre che mi hanno contattato e sono indeciso se accettare la borsa di studio in Spagna o Inghilterra.-

A sentire quelle parole mi strozzai con un pezzo di mela.

-Spagna o Inghilterra? Quindi te ne vai?-

-Ehm sì. Se mi trasferisco là la mia carriera calcistica sarà praticamente sicura e poi offrono il college ai calciatori giovani. Così, nel caso dovessi lasciare il calcio per qualche motivo, avrei comunque la sicurezza della scuola.- disse continuando a mangiare dal mio piatto.

-Wow.- mi limitai a dire.

-Cosa c'è? Sei triste?- corrucciò il viso.

-Sono felice per la tua carriera e il tuo futuro, ma ci eravamo promessi di andare allo stesso college e di continuare coi Mood pure là. So che è una cosa un po' impossibile, ma io ci speravo comunque.-

Calum mise un braccio intorno alla mia spalla e mi attirò a sé.

-Avrei preferito anche io andare al college insieme a te, ma questa è un'opportunità davvero importante per me, capisci?-

Annuii con la testa e lui mi baciò la fronte.

-E per farti stare meglio pensa che mi avrai nella tua stessa scuola ancora per sette mesi.-

Mi misi a ridere mentre Calum tolse il braccio dalle mie spalle.

-A proposito, mi passi i compiti di matematica?-

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Era suonata la campanella della lezione pomeridiana e io, ovviamente, ero appena uscita dalla mensa, così corsi al mio armadietto e tirai fuori velocemente il libro di letteratura.

Il corridoio era già vuoto, come se fosse stato abbandonato, ma quando passai vicino a una classe buia qualcuno mi tirò per il braccio e chiuse la porta.

Le tapparelle erano abbassate essendo una classe ormai inutilizzata e all'inizio mi spaventai. Poi la persona misteriosa appoggiò le sue grandi mani sui miei fianchi e fu in quel momento che il suo profumo arrivò fino al mio naso.

Lasciai cadere per terra il mio libro e portai le mie braccia intorno al suo collo. Le sue labbra fredde incontrarono le mie calde senza dare segno di volersi staccare, facendo aderire la mia schiena con la porta. Poco dopo si incontrarono anche le nostre lingue e sentii crescere nel mio stomaco una sensazione piacevole.

Non so quanto durò il bacio, ma quando ci staccammo sembrò essere passata un'eternità.

-Da quando ti ho incontrata tutto quello che vedo non ha più senso. E ora l'unica cosa di cui ho bisogno è l'amore che respiri e quando metti le tue labbra sulle mie sono sicuro che potrei vivere anche sott'acqua.- bisbigliò pericolosamente vicino alla mia faccia.

-Da quando sei diventato un poeta?-

-Da quando ho trovato la mia musa.-

Anche se era buio percepii il suo sorriso poco prima di tornarci a baciare.

SPAZIO MEEEEE

Ecco finalmente anche il 18esimo capitolo, da ora la storia andrà avanti molto più velocemente.

Forse riuscirò ad aggiornare anche domani perché esco prima da scuola🎉🎉

Intanto vi ringrazio anche per le 600 visualizzazioni, vi amo davvero tanto tanto❤️❤️

Continuate a leggere, commentare e votare🌟

Baci😘😘

Chance or fate? || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora