Sweater weather

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CALUM
-Avete mangiato il bigliettino?- Jen scoppiò a ridere coprendosi la bocca con la sua mano. -Oddio, siete dei geni.- continuò a ridere.
-In realtà l'idea è stata di Luke.- si sbrigò a dire Ashton.
-Il danno l'avevo fatto io. Ho voluto semplicemente rimediare.- alzò le spalle il biondo.
Ashton e Luke erano arrivati da qualche minuto a casa di Jen e ci avevano raccontato che il prof stava per leggere davanti a tutti il bigliettino su cui c'era scritta l'identità dei Mood.
-Sicuro che nessuno lo abbia letto?- mi assicurai.
-Sicuro.-
Restammo a parlare nel salotto di Jen fino a quando Ashton tornò a casa sua.
-Ragazzi, mi sa che vado anche io. Domani inizio gli allenamenti con la nazionale e voglio essere riposato.- dissi alzandomi dal divano facendo sfiorare la mia mano con quella di Jen che sembrò accorgersene, facendo arrossire le sue guance.
-Buona fortuna, Cal.- disse mio cugino sorridendomi.
-Non vieni con me a casa?-
-Veramente volevo portare Jen a prendere una cioccolata calda.-
-Ah.- mi limitai a dire.
-Davvero?- chiese a Luke. -Aspetta che mi vado a preparare.- disse correndo verso le scale.
La vidi sorridere e mi infastidii ma non perché non volevo vederla felice. Semplicemente perché solo io le procuravo quei sorrisi e non mi piaceva l'idea che un altro ragazzo la facesse sentire come la facevo sentire io.
-Se vuoi ti puoi aggiungere.- mi disse mio cugino appoggiando un gomito sul bracciolo della poltrona.
-No, grazie.- decisi di non guardarlo neanche in faccia
Finalmente dopo vari minuti che parevano secoli, Jen scese le scale mentre si metteva la giacca.
-Andiamo.- ci disse spegnendo le luci.
Io e Luke uscimmo da casa sua e subito dopo lei chiuse la porta principale.
Fuori stava già iniziando a diventare buio e la temperatura si era già abbassata notevolmente.
In quel momento Jen mi passò davanti lasciando dietro di sé una scia di profumo buonissima.
Non si era mai messa il profumo quando usciva con me, forse perché sapeva che non mi piaceva.
Mi accorsi in quell'istante che in realtà io avrei potuto amare qualsiasi tipo profumo, se indossato da lei.
-Sicuro di non voler venire con noi?- mi richiese Luke.
-Sicuro.- finsi un sorriso mentre mi avviai a piedi a casa mia.
Eravamo già un po' distanti quando mi voltai.
-Jen.- la vidi girarsi verso di me mentre Luke le cingeva la vita. Era solo un braccio intorno al suo fianco ma bastò per farmi morire dentro.
-Buon profumo.- mi limitai a dirle.
Solo quando lei mi sorrise lo feci anche io. Poi la vidi rigirarsi e così feci anche io. Questa volta però decisi di non voltarmi più. Così mi allontani da casa sua con il braccio di Luke attorno alla vita di Jen fisso nella mia mente.
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LUKE
Eravamo seduti in un tavolo del bar quando la cameriera ci portò le nostre due cioccolate calde.
I muri erano marroni e il pavimento di parquet scuro. Il colore dei tavoli di certo non migliorava l'atmosfera. Sembrava di essere dentro a una caverna, ma quando Jen inizio a ridere la stanza si illuminò tutto d'un colpo.
-Che c'è?- le chiesi mentre continuava a ridere guardandomi.
-Sei sporco di cioccolata.- continuò a ridere.
-Dove?- le chiesi cominciando a passare la mano attorno alla mia bocca con il vano tentativo di pulirmi.
-Lascia fare a me.-
Jen avvicinò la sua sedia alla mia e prese un fazzoletto di carta. Con cura cominciò a tamponare e sfregare un punto vicino al mio labbro.
-Finito.- dichiarò dopo un po' appoggiando il fazzoletto sul tavolo.
Mi venne istintivo prenderle la mano e appena la toccai mi accorsi che era gelida.
-Sono freddissime.- le dissi prendendole entrambe le mani e sfregandole con le mie.
Era come se il freddo di ottobre fosse troppo freddo per la sua pelle. Avevo quasi paura che si rompesse come porcellana.
Dopo un po' le sue mani non avevano cambiato di temperatura. Così decisi di metterle nelle tasche della mia felpa insieme alle mie.
-Meglio?- le chiesi notando il suo viso pericolosamente vicino.
-Decisamente.-
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CALUM
-Mamma, sono a casa.- urlai camminando per il corridoio. Notai una luce accesa in cucina, così mi diressi in quella stanza.
-Cal. Non ti ho sentito entrare.- mi sorrise mia madre mentre cucinava la cena. -Dove sei stato?-
-A casa di Jen.-
-Da soli?- chiese mescolando con un cucchiaio di legno in un pentolino.
-No, con Ashton e Luke.-
-E dov'è adesso Luke?- chiese come se si accorgesse della sua assenza solo in quel momento.
-Oh, ha portato Jen a prendere una cioccolata calda.-
-Mi dispiace, Calum.-
-Di cosa?-
Mia madre smise di mescolare e si voltò verso di me.
-So che ti piace Jen.-
-Cosa? No.- risposi cominciando a innervosirmi.
-Calum, sono stata anche io un adolescente. E poi sono tua madre. Ti conosco.- incrociò le braccia al petto.
-Ma a me non piace Jen.-
-Ho capito. Sei ancora nella fase della negazione.- sospirò voltandosi ricominciando a mescolare.
In quel momento feci per uscire dalla cucina per evitare di parlare ancora di Jen. Il braccio di Luke attorno a lei bruciava ancora nella mia mente.
-Comunque se ti può far star meglio,-
Ero quasi arrivato alla porta quando la voce di mia madre mi bloccò.
-non credo che lei sia veramente interessata a Luke. A Jen piaci tu.-
Ero ancora girato quando un sorriso si impossessò del mio viso.
Salii le scale e quando arrivai in camera mia mi buttai sul letto.
Presi di nuovo fra le mani la foto mia e di Jen e la fissai per un po'.
-Calum e Jen.- ascoltati l'armonia dei nostri nomi vicini quando piano piano mi addormentai.
SPAZIO MEEE
Domani ho l'assemblea d'istituto = niente compiti = aggiornamento
Come avrete notato all'inizio del capitolo c'è una canzone. D'ora in avanti ogni capitolo avrà una canzone che metterò come titolo e che vi consiglio di ascoltare mentre leggete. Dalle canzoni che scrivo prenderò spunto per alcune parti della storia. Spero vi piaccia l'idea💿😊
L'altra volta mi sono dimenticata di ringraziarmi per le 500 visualizzazioni. Quindi lo faccio ora:
GRAZIEEE MILLE SIETE FANTASTICHE💕🎉
Continuate a commentare e votare.
Ciao belle😘😘

Chance or fate? || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora