Capitolo VIII

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Emozionante è osservare un'opera d'arte come se ci si trovasse all'interno. Provare le stesse sensazioni dei personaggi che dominano il dipinto. Rievocare i movimenti compiuti dalle mani dell'artista che le ha create, l'abilità di un pittore coincide con la sua capacità, spesso inconscia, di rievocare un'emozione nel cervello dell'osservatore. Io sono rimasta innamortata dell'arte di Jimin.

I suoi dipinti sono quasi tutti scuri o in penombra, illuminati da un fascio di luce laterale che rivela le figure protagoniste della scena. Alcuni quadri mi attirano in modo particolare, quasi mi chiamassero e mi dicessero "ammirami."

Uno è un quadro raffigurante un ragazzo, la sua figura è realizzate da rapide pennelate nere interrotte da schizzi di pittura colorata, rossa, gialla, verde, indaco. Il ragazzo è rappresentato con un espressione vuota, ti fissa come se riuscisse a leggere in te ogni peccato che hai commesso e, ogni piccola colpa, sembra tramutarsi in un peccato mortale, degno di essere punito nei più profondi cerchi infernali.

"Questo è in onore di Jungkook, piuttosto particolare non è vero?"

"Tenebroso direi"

Poi, eccomi di fronte ad un altro dipinto, un altro volto su sfondo oscuro. Il viso perlaceo di un malinconico ragazzo è segnato sulla guancia sinistra da una crepa, sembra essere una bambola di porcellana crepata

"Invece questo è dedicato a Jin, è priprio lui quello ritratto"

"Sono senza parole giuro. Ma ho una domanda, come mai dipingi quasi sempre soggetti oscurati?"

"La pittura è figlia dei miei talenti come dei miei difetti. E l'ho cercata tra le ombre dopo aver scoperto che la luce è mero inganno per gli occhi"

"È per via del fatto che i vampiri non possono stare alla luce del sole?"

"Diciamo di si. I primi giorni da vampiro, come già ti ho detto, sono stati davvero duri. Essendo stato per diverso tempo chiuso in casa al buio, come distrazione o come valvola di sfogo, ho provato a dipingere qualcosa, e mi sono reso conto che mi piaceva farlo, così ho sviluppato pian piano la passione per l'arte"

"Capisco, bhe sei davvero portato per tutto questo, dico davvero. Ti stimo molto"

Allora lui mi regala quel sorriso indefinibile che è solo per lui un misto d'orgoglio, gratitudine e sentimento che non si era mai veramente manifestato in maniera esplicita

"Anche io disegno spesso sai, mi piace. Potremmo far qualche dipinto insieme se ti va, potremmo consultarci sulle tecniche, colori, materiali..."

"Si mi piacerebbe" il suo viso spigoloso si scioglie in un dolce sorriso

Poi, dopo qualche attimo di ammirazione, il ragazzo mi lascia un attimo da sola, ritornando portando tra le mani un oggetto ricoperto da un fazzoletto bianco con dei ricami in pizzo lungo i quattro lati

"Tieni, è per te. Potrebbe servirti"

Mi porge tra le mani il misterioso oggetto. Rimuovo con cura il fazzolettino e il contenuto si rileva essere un pugnale d'argento dal manico finemente decorato da una filigrana anch'essa argentea.

"Un pugnale?" dico scioccata e meravigliata allo stesso momento "aspetta...ma è d'argento!"

"Portalo con te, non si sa mai cosa potrebbe accadere. In giro non ci sono solo vampiri buoni come me, altri vivono per uccidere, peró, puoi sempre usarlo contro di me, hai visto cosa posso diventare" ridacchia sarcasticamente "Che c'è? Non sei felice di aver qualcosa che puó salvarti la vita?"

"Più che rallegrarmi , mi addoloro" così sento di puntualizzare

"Oh, dovresti gioire invece. Sai cosa fanno quei vampiracci con le ragazzine come te? Le catturano e le vendono come se fossero merce al mercato, le fanno prostituire e le trasformano da innocenti ragazze a delle sporche prostitute assetate di denaro e di piacere. Le cose si complicano se consideri che i protettori delle puttane non vedono bene che le loro femmine posino per gli artisti, a gratis magari, a che a volte intreccino con quelli storie di sesso che vanno a discapito della clientela pagante"

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