"Centella Asiatica... Aspetti un attimo..."
"La prego, mi serve immediatamente"
Sono all'erbolisteria e l'aria puzza di erbe di tutti i tipi. Hanno nomi stranissimi ed impronunciabili e di certo non ho il tempo per stare lì a cercare quell'erba miracolosa. Più che un'erboristeria questo posto sembra la caverna di una strega che fa strani intrugli puzzolenti.
"Eccola"
"Quanto le devo?"
"Quarantesette mila won"
"Cosa?! Aspetti..."
Frugo nello zaino e fortunatamente trovo il borsellino con la carta di credito. Pago e corro dritta da Jimin.
Giunta allo studio vedo le mani di Taehyung intrise di sangue, il suo volto è ancora macchiato da quello di E Gui. Ad ogni passo nella stanza le mie scarpe s'impregnano di sangue nero demiaco maleodorante. Puzza di bruciato e il suo odore mi fa venire la nausea e il mal di testa.
"Trovata?"
"... Si!" il mio respiro è affannato per via della corsa che ho fatto; porgo la bustina a Taehyung.
"Ti brucerà un pò ma resisti, è per il tuo bene"
"Non sono mica un bambino, il dolore lo sopport... AAH!!"
L'erba a contatto con la sua ferita pare stia facendo cicatrizzare la pelle ma allo stesso momento pare bruciarla, un leggero fumo fuoriesce dal taglio.
"Sta eliminando l'azione dell'argento, non manca molto, stringi i denti"
Dal dolore Jimin sgrana gli occhi e i suoi canini si mostrano in tutta la loro mortale bellezza. La sua espressione è addolorata e afflitta, ringhia tra sè poi tutto passa. La ferita si è sistemata e una lieve cicatrice ora riga la sua pelle bianca marmorea.
"Chi è che ha detto che non è un bambino e che sa sopportare il dolore?" Taehyung stuzzica Jimin il quale lo guarda con un'espressione indecifrabile; i suoi occhi rubini si socchiudono e il ragazzo si lascia cadere sulla poltroncina.
Corro dritto da lui abbracciandolo stretto a me."Perdonami! È tutta colpa mia!"
Il ragazzo solleva le braccia e ricambia l'abbraccio
"Va tutto bene Seoyeon, non è colpa tua."
"Si invece! Ti stavo conficcando un fottuto pugnale d'argento nel cuore! Avrei potuto ucciderti! Perchè non ti sei difeso? Perchè non hai impedito tutto questo?"
Jimin rimane in silenzio mentre io scoppio a piangere sulla sua spalla. Il suo corpo è gelido, più freddo del ghiaccio, ma nonostante ciò non riesco a staccarmi da lui. Mi è mancato. Mi è mancato da morire.
"Non sai quanto avevo voglia di rivederti. Dove sei stato per tutto questo tempo? Ti ho cercato ma non sono riuscita a trovarti"
"Ho dovuto risolvere una questione ma ora è tutto apposto. Mi dispiace di averti fatto soffrire"
Jimin mi stringe più forte a sè, non l'ho mai sentito così vicino a me prima d'ora. È una bellissima sensazione.
"Non vorrei rovinare questo momento romantico ma c'è un cazzo di cadavere di demone a terra. Sta sporcando tutto."
Ci voltiamo e vediamo la testa del dello psicologo Lee in un angolo della stanza mentre il suo corpo è riverso a terra non molto distante dalla parete.
"Come cazzo facciamo ora? È morto pure il dottore!"
Taehyung raccoglie per i capelli la testa da terra. Il viso del cranio mozzato è vacuo e la bocca è spalancata facendo uscire la lingua. Che scena ripugnante.

STAI LEGGENDO
Perfect Idol
Fanfiction"Quest'insaziabile sete di sangue, solo perchè volevo essere perfetto, ora sto vivendo nel peccato. Il tempo scava rughe sul volto delle bellezza, ma io ho fottuto il tempo e così sono diventato un eterno peccatore, un mostro...un vampiro" ✔️Completa