Capitolo XLII

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"Sono stata mortale per te.
Mi hai dato il tuo bacio immortale, sei diventato tutto per me Jimin, tutto quello che possiedo."

Il ragazzo china dolcemente il viso bianco latte sorridendo timidamente alle mie parole.

"Quindi ora, noi due..."
Attendo che finisca di parlare

"... Saremo uniti per sempre"

"Lo saremo per l'eternità amore, fin quando questo mondo terreno esisterà noi saremo uniti e niente e nessuno ora potrà dividerci, altrimenti..."

"... Altrimenti?"

"Tirerò fuori i canini e farò dissanguare chiunque ci faccia da impedimento, proprio così..."

Lascio spuntare nuovamente i miei canini e Jimin non riesce a trattenere una risata argentina che riscalda il mio cuore che ora, per via della mia nuova natura, non batte più.

"Ah proposito, ora che ci penso, quando ho fatto l'audizione i giudici hanno parlato di una trasformazione, intendevano forse quella da umana a vampiro?"

Il volto raggiante di Jimin si spegne improvvisamente facendosi tetro e cupo.

"... Jimin? Ho detto qualcosa di sbagliato?"

"No, non sei tu, ma loro. Meritano la morte quei bastardi"

"Come? Non capisco"

Il ragazzo si alza in piedi iniziando a camminare avanti ed indietro davanti al grande letto a baldacchino su cui siedo. Lo guardo confusa ed anche preoccupata non capendo questa sua improvvisa reazione. Ho forse sbagliato a chiederglielo?

"Quelle persone vogliono usare il vampirismo per creare degli idols perfetti, idols che non invecchiano mai, che sono sempre affascinanti e con un aspetto che ingolosisce qualsiasi essere umano. Al sol pensiero che hanno fin da subito concepito di trasformati mi porta a pensare di uccidereli tutti quanti con le mie stesse mani!"

La sua voce è oscurata dall'ira che sta velocemente sta divampando nel suo petto divorandolo ferocemente come le fiamme con la benzina.

"Jimin...non devi farlo, calmati"

"Volevano tradirti proprio come hanno fatto con me!" indica violentenente il suo petto.

"Può darsi, ma alla fine non l'hanno fatto"

"Certo, avrebbero atteso che tu finissi il periodo da trainee per poi farti mordere, quelle fecce!"

Veder Jimin così terribilmente preoccupato per me mi fa sentir protetta da ogni avversità, ma detesto vederlo così tormentato.
Mi alzo in piedi e lo raggiungo rassicurandolo e dicendogli che non c'è bisogno di reagire così malamente ed il suo furente animo inizia a pian piano a placarsi.

"Perchè ti tormenti così tanto? Essere vampiri ha anche i suoi vantaggi" dico guandandolo nei suoi grandi occhi color mogano.

"Ma mille altri svantaggi che devi saper affrontare nella vita di tutti i giorni"

"Allora sii il mio maestro: mi insegnerai come dovrò comportarmi in certe situazioni, come prevenirne altre e nascondere il mio vero essere. Ti prego"

"Lo farò" rispode accarezzandomi dolcemente il viso e la cosa sorprendente è che non percepisco più il suo tocco come qualcosa di gelido, anzi, è un tiepido calore che si diffonde sul mio volto. Sarà dovuto al fatto che anche io ora sono un vampiro proprio come lui e le nostre temperature corporee si assomigliano molto.

"Ma in cambio mi devi promettere una cosa"

"Qualsiasi cosa" rispondo fermamente.

"Che resterai sempre al mio fianco e che mi amerai per sempre. Tu sei la parte più importante di me, al sol pensiero di perderti mi sale l'angoscia."

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