Capitolo XXI

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"L'appuntamento è oggi vero? Alle ore 16:00 presso la clinica psichiatrica Lee... Chissà cosa lo porta ad andarci..."

E Gui rimane pensieroso in un angolo della stanza per poi iniziare a camminare avanti e indietro davanti al mio letto. Borbotta tra sè ma non capisco cosa stia dicendo, sono ancora frastornata dopo tutti i terribili incubi che quell'orribile demone mi ha fatto vivere. Sono confusa, spaventata ma soprattutto nervosa.

"... Tu ne sai qualcosa piccoletta?" E Gui si fionda sul mio letto alzandomi la testa con una mano constringendomi a fissarlo.

"Di che cosa stai parlando ora?"

"Tu sai perchè Jimin si recherà in quella clinica, non è vero?"

"No, non lo so, perchè lo chiedi a me? Non posso sapere tutto di lui! Non posso leggere nella sua mente!"

"Argh...dannazione." il demone sfugge dal letto con un gesto fulmineo; io rimango a fissarlo con sguardo gelido.

"Mm... Cosa potremo fare per intrufolarci...? Come potremo incontrarlo per poi ucciderlo...? Lo uccidiamo subito o lo teniamo come ostaggio così da catturare anche Taehyung...? Ragazzina dammi delle idee! Non startene lì impalata a fissarmi! Vuoi forse che uccida anche te?"

"Non so cosa dirti E Gui..."

"Vedi di aiutarmi Seoyeon se non vuoi che ti strappi l'anima e la mangi davanti al tuo corpo morto!"
Gli occhi del demone sono nero pece ricolmi d'ira, mostra i suoi denti aguzzi sollevando il labbro superiore.

"Un'idea ci sarebbe ma non so quanto possa funzionare..."

"Parla."

"Una volta arrivati alla clinica potresti impossessarti del medico che si occuperà di Jimin. Io mi travestiró da infermiera e ti assisteró: quando verrà il momento di visitarlo..."

"... Tu lo ucciderai con il tuo pugnale! Eccellente!"

Non mi ha fatto nemmeno finire di parlare e già si è fiondato su di me rallegrandosi. Il suo bipolarismo continua a confondermi.

"Vedi che quando ti impegni la tua testolina ragiona? Faremo come hai detto. Ma prima cerchiamo su internet il volto del medico Lee, così da riconoscerlo immediatamente quando saremo là. Tira fuori quell'aggeggio luminoso che tieni spesso in mano e fai qualcosa"

"Il cellulare intendi?"

"Si, quello strumento tutto complesso"

"Come vuoi" così cerco su internet il nome della clinica e appare subito il volto del medico Lee.

"Lee Ji Sung, psicologo e direttore della clinica, eccolo" volto lo schermo verso E Gui e lui lo osserva attento.

"Bene, bene bene... E così sei tu..."

Nel mentre che E Gui scruta con i suoi grandi occhi scuri il volto dello psicologo, il mio sguardo vaga nella mia stanza, rischiarata solamente da qualche debole raggio di luce che filtra tra le tapparelle segnando delle strisce luminose sulla parete opposa. In particolare la mia attenzione ricade sull'orologio appeso sul muro di fronte al letto, il quale segna che sono le tre e un quarto del pomeriggio. Per quanto tempo quel mostro mi ha tenuta intrappolata nei miei incubi? Ore? Giorni?

"Andiamo, ci sarà da divertirsi!" esclama il demone dopo avermi tirata fuori dalle coperte.

Non appena mi alzo in piedi sento le gambe tremare; una sensazione di ansia e paura si mescola nel mio cuore creando un mix terrificante e angoscioso che invade la mia mente e il mio corpo. È perchè sento che dovrò uccidere con le mie stesse mani Jimin o perchè, se dovessi fallire, rischierei di essere divorata da quell'insaziabile demone?

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