Fillie- Romeo and Juliet

15

Chapter 15~ We were friends, weren't we?

                                  (💜)

Ed era già passato un giorno, un giorno di riflessione per la piccola Millie, dove aveva avuto modo di pensare ai fatti accaduti il giorno prima.

Dio, come diavolo aveva fatto a cascarci?
Ma soprattutto, si era arresa alla consapevolezza di essersi presa una sbandata per quel ragazzo?

Probabilmente sì, ed era questo che tormentava i pensieri della ragazza che era stata tutta la notte a rifletterci senza chiudere occhio.
Era quella consapevolezza che tra tutti, l'unico che avrebbe dovuto evitare, era stato quello che le aveva fatto battere per primo il cuore.

Ma di una cosa era certa, Millie Bobby Brown non ci avrebbe avuto niente più a che fare con un tipo del genere.
Dopo quello che aveva fatto con Iris, che sembrava tanto gentile e cortese, perché avrebbe dovuto continuare a stargli vicino?
Con la consapevolezza che lei sarebbe potuta essere la prossima?
Eh no, Millie non ci stava.

E allora, aveva deciso di tagliare completamente i conti.
Sfortunatamente per lei però, l'unico impegno che ancora avevano in comune e a cui non avrebbe potuto rinunciare, era lo spettacolo di 'Romeo e Giulietta',che sarebbe dovuto andare avanti nonostante tutto il resto.
E comunque, lei non avrebbe mai rinunciato ad una cosa così importante per uno stupido ragazzo egocentrico, egoista, stron-
"Millie! È suonata la campanella! Ti vuoi muovere o no?!"

L'aveva fatta risvegliare Noah Schnapp, che con un gesto veloce le aveva porto la mano in segno di aiuto.
"S-si, scusa"
Aveva risposto, ancóra turbata.
"Va tutto bene?"
Le aveva poi chiesto l'amico, vedendola più strana del solito.
"Certo, alla grande"
Aveva risposto Millie, alla quale fortunatamente riusciva sempre alla perfezione mentire.
"Sicura? Sembri strana"
Aveva però insistito Noah, a cui non sfuggiva neanche il minimo particolare.
"Davvero, è tutto ok. Vedi, ieri ho litigato con i miei e sono ancora un po' turbata"
Continuò la mora, cercando di sembrare il più convincente possibile.
"Beh, guarda il lato positivo, ora hai lezione al teatro. Così invece di vedere i tuoi genitori potrai vedere il bel faccino di Finn Wolfhard"
"Più una faccia da culo, direi..."
Aveva sussurrato la piccola Brown facendo una smorfia.
"Come?"
Chiese poi il suo migliore amico, che non aveva capito bene la sua frase precedente.
Ma Millie si era limitata a rispondere un "Niente" velocemente.

"Ora devo andare al teatro, Noah. Ci vediamo domani"
L'aveva salutato molto velocemente e in tutta fretta si era avviata al teatro scolastico.
Prima avrebbero iniziato, prima avrebbero finito, prima avrebbe potuto smettere di tenere vicino il riccio.

E così, di corsa si era avviata alle porte del grande teatro, dove già tutti la aspettavano per iniziare le prove.
Il professor Smith aveva grandi progetti per quel giorno, ma purtroppo non sapeva che di lì a poco non sarebbe riuscito a concludere un bel niente.

"Buon pomeriggio a tutti"
Si era presentato dopo l'ingresso della Brown.
"In quest'ultimo periodo abbiamo lavorato molto, e oggi ci aspetta il montaggio di una scena molto importante"
Aveva continuato, mentre scendeva a passi lenti dal palco in legno.

"Quest'oggi tocca all'incontro di Romeo e Giulietta, e avrò bisogno del massimo impegno da parte vostra, Finn e Millie"

E da lontano, Millie Bobby Brown riusciva a scorgere il viso turbato del suo partner nelle scene.
Eccome, se era turbato.

Senza alcun motivo, il giorno prima la ragazza gli aveva dato buca per la lezione di matematica ed era rimasta ad aspettarlo come un perfetto idiota per più di due ore.

E come se non bastasse, quella ragazza non le rispondeva ai messaggi, né alle chiamate e pareva che addirittura fosse stato bloccato.
Per tutta la notte, Finn non aveva fatto che pensare e ripensare ad un motivo valido per quel suo comportamento così strano.
Aveva fatto una cazzata ad andare a salutarla quella stessa mattina?
Forse aveva frainteso quel gesto?
Una cosa era certa, non si sarebbe dato pace finché non gli avrebbe dato spiegazioni plausibili.