Chapter 20:"Welcome to the real world, dear Mills"------------------------------------------------
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I can't fake another smile
I can't fake like I'm alright.
And I won't say I'm feeling fine
After what I been through, I can't lie.
Fuck a fake smile!
Fuck a fake smile, fake smile!(💜)
*Forti rumori provengono dalla porta*
ore 6.00 a.m.
"Millie Bobby Brown!"
Gridò con tutto se stesso il signor Brown, una volta aperta la porta della camera di sua figlia prepotentemente.D'altra parte, la ragazza che aveva dormito a mala pena due ore, si era svegliata di scatto, con un forte mal di testa a regnare dentro di lei assieme alla nausea che a causa della sbronza non era ancora passata.
"Che succede?"
Chiese sussurrando, mentre forti fitte alla testa le impedivano di aprire completamente gli occhi.
"Che succede? Succede che ieri sera sei uscita senza chiedere il permesso, hai inoltrato il tuo coprifuoco, hai bevuto, perchè si vede, e che altro? Scommetto che ti sei anche drogata"
"Sono soltanto uscita con Sadie, non abbiamo bevuto e non mi sono drogata. Siamo andate a fare compere e a fine serata siamo tornate a casa sua per vedere un film. Ci siamo addormentate ed è per questo che non ho risposto alle chiamate e sono tornata tardi"
Aveva risposto Millie a suo padre, formulando forse la sua prima bugia da quando era ancora una neonata in fasce."No,no,no. Non credere di poter mentire così a tuo padre"
Poi, mr. Brown si era fermato un attimo ad osservare la stanza di sua figlia.
"C'è puzza di fumo qui dentro"
Continuò, scrutando ogni centimetro di quella camera da letto.
"Dove le nascondi,eh?!"
"Non so di cosa tu stia parlando, non ho mai toccato una sigaretta in vita mia" Aveva continuato la mora, che sapeva benissimo da dove provenisse quell'odore inconfondibile.
"Ascoltami bene Millie, non te lo ripeterò un'altra volta.
Ieri saresti dovuta rimarere a casa perchè ho un favore da chiederti.."E ancor prima che suo padre pronunciasse quelle parole, Millie aveva già capito che di lì a pochi minuti avrebbe perso l'unica cosa davvero necessaria per la sopravvivenza: l'indipendenza.
Proprio così, stava per perdere il diritto di parola, stava perdendo il diritto di scegliere chi amare davvero.
Cos'era quella, una società matriarcale del 500?"..un favore, ecco. Ultimamente gli affari vanno a gonfie vele e avrei bisogno di una spinta per ufficializzare l'accordo con la Beckham. Avrei bisogno che ampliassi una conoscenza con il loro primogenito Romeo, ha la tua età. E' ora di trovarsi un ragazzo, non sei d'accordo?
So che ti dicevo sempre di starne alla larga, di pensare agli amici e tutto il resto. Sono consapevole del fatto che per molti anni ti abbia estirpato il significato di amore o come vuoi chiamarlo, ma era solo per non farti trovare occupata per...beh, ecco, ora. Questo sabato abbiamo una cena con tutta la loro famiglia. Ti chiedo di comportarti bene e vedrai che le cose si evolveranno da sole. Romeo è un bravo ragazzo.
E ho bisogno di te per consolidare l'affare, la Wolfhard mi sta addosso."
E così, suo padre aveva portato a termine il suo discorso ed era uscito sorridendo sotto i baffi.Al contrario, la piccola Millie era rimasta pietrificata sopra al suo letto, mantenendo la sua posizione iniziale per tutto quel tempo apparentemente interminabile.
15 minuti.
Gli erano bastati 15 minuti per rovinare la sua esistenza.
Lei non era come sua madre, non avrebbe mai potuto. Non era il tipo di ragazza accondiscendente che si faceva mettere i piedi in testa.
Come avrebbe fatto a fingere che la presenza indesiderata di quel che di lì a poco sarebbe diventato il suo compagno per la vita in realtà non lo fosse?
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Fillie- Romeo and Juliet
FanfictionMillie,classica ragazza silenziosa e studiosa del quarto anno ma con una passione nascosta per la recitazione, e Finn, uno dei ragazzi più popolari della scuola al quinto anno che è appena diventato un attore professionista, frequentano la stessa s...