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Chapter 32: "Fire meet Gasoline"

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Ache for love,
Ache for us,
Why don't you come a little closer?
[...]
Fire meet Gasoline,
I'm burning alive.
And I can barely breath,
when you're here loving me.
Fire meet Gasoline,
Burn with me tonight.

                                 (💜)

3 Marzo.

Riabituarsi alla normalità di Miami, dopo quei magici giorni trascorsi in quei posti incantevoli, dopo tutto quel tempo passato insieme senza la necessità di nascondersi, dopo tutta la libertà ottenuta, non era stata di certo la cosa più facile del mondo.

Ma comunque, nonostante la difficoltà iniziale, i ragazzi erano riusciti a ritornare alla solita mentalità.
I loro amici, dopo una settimana trascorsa all'estero, avevano preparato una sorpresa per entrambi, e a casa, a chi la madre effettiva e a chi la madre affettiva, li aveva accolti a braccia aperte.

In quel momento Sadie,Noah e Millie stavano diligentemente ascoltando l'insegnante di Biologia spiegare la riproduzione umana.

"Questi gameti unendosi nella fecondazione formano lo zigote: la prima cellula di un nuovo organismo"
Continuò la spiegazione, indicando con una bacchetta le immagini mostrate alla lavagna.
"Vane, per quale motivo non presta attenzione? Il prossimo anno raggiungerete la maggiore età, è importante conoscere questi argomenti!"
Rimproverò Miss Weather la ragazza che ora aveva alzato la testa di scatto.

"Sì, Mills, fa' attenzione anche tu, sono sicura che non sai proprio di cosa stiamo parlando"
Disse sottovoce la ragazza dai capelli rossi, in tono ironico, dando una leggera spallata all'amica che subito era arrossita.
"Ehm, no! Cioè, sì. Cioè...non sono affari tuoi!"
Rispose la piccola Brown, abbassando la testa sul banco per coprire il rossore sul viso.
"Mi dispiace contraddirti Sad, ma quei due ci danno dentro anche più di te e Caleb"
Scoppiò a ridere Noah di fianco a lei, coprendosi la bocca per non farsi sentire dalla professoressa che nel frattempo continuava la lezione.
"Noah, cazzo, abbassa la voce!"
Lo rimproverò la mora, che sotto lo sguardo divertito dei suoi migliori amici, sarebbe voluta sprofondare in quel preciso istante.

"Naturalmente però, se non si desiderano bambini, bisogna usare le giuste precauzioni. Ma voglio sperare che questo lo sappiate già"
Riprese il discorso la donna, osservando bene i visi di tutti gli alunni complici di quell'argomento.

"E voi, Sadie? Con o senza precauzioni?"
Prese il coltello dalla parte del manico la ragazza dai capelli scuri, ridendo.
"Che domande, naturalmente è protetto! Non so te ma per fare la mamma mi piacerebbe aspettare ancora"
Rispose prontamente la sua migliore amica, senza alcun cenno di imbarazzo.
"E poi ci sono io che non ho bisogno di protezioni"
Sorrise soddisfatto l'unico ragazzo tra i tre, alzando la testa in segno di orgoglio.
"Questa, amico mio, si chiama fortuna"
Esclamò sottovoce la piccola Brown, dandogli una pacca sulla spalla.
"Quindi ammetti che anche voi lo fate protetto"
La indicò con sguardo consapevole la sua amica.
"Certamente, ti pare?!"

"Questo è tutto quel che c'è da sapere, ed è tutto scritto sul vostro libro.
Fate una relazione su quest'argomento per la prossima settimana"
Disse Miss Weather, suscitando di nuovo l'attenzione dei tre ragazzi all'ultimo banco, che subito dopo si furono alzati per via del suono della campanella.

"Arrivederci, professoressa"
Salutarono cortesemente l'insegnante, e, uscendo dall'aula, scoppiarono a ridere contemporaneamente.
"Non posso credere che abbiamo parlato di quest'argomento, proprio sotto lo sguardo della Weather!"
Esclamò sbalordita la più piccola dei tre, incrociando le braccia con quelle dei suoi amici, e indirizzandoli verso la mensa.
"Andiamo, proprio a noi doveva spiegarlo? Qui ci sono persone che hanno già avuto parecchi esempi pratici"
Continuò lo sfottò il ragazzo dagli occhi verdi, guardando la mora che, con sguardo divertito, gli aveva dedicato un dito medio rigorosamente alzato.
"Ma tipo migliaia!"
Aggiunse la rossa, battendo il cinque all'amico.
"Meglio che andiamo a pranzare..."
Sbuffò la piccola Brown, aprendo le porte della mensa.
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Fillie- Romeo and JulietDove le storie prendono vita. Scoprilo ora