Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]

CAPITOLO 1

<Noemi! > la mia migliore amica Elisa  mi chiama strattonandomi.

< forza, arriverai tardi a lavoro>

Guardo l'orologio, segna le 7:45, diamine sono in ritardo.
Lavoro solo da una settimana in questa casa discografica, mi permette di pagare le rette dell'università qui a Roma.  

Mi preparo in fretta devo essere a lavoro alle 8:05, farò sicuramente tardi.

Corro il più velocemente possibile con mille documenti fra le mani, sono quasi arrivata, ma mentre penso questo vado a sbattere contro qualcuno, i miei fogli cadono a terra.

' diamine, oggi sono più sfigata del solito'

Raccolgo velocemente dal marciapiede i documenti senza preoccuparmi della persona che mi ha fatto cadere e che sta cercando in tutti modi di aiutarmi.

<mi scusi > dico soltanto questo, poi mi alzo e corro verso l'ufficio senza lasciar parola all'uomo che ha causato tutto questo casino.

~Due ore dopo~

Fortunatamente sono arrivata in orario, sono molto occupata, sto andando in giro per tutto l'edificio per far firmare una stupida liberatoria.

<bene, devi andare solo da due persone ora> dice Lorenzo, un mio collega .

< sono Adriano Cassio e Moriconi,  ma stai tranquilla dove c'è Cassiolino, ce sta pure Niccolò >

Faccio finta di seguire il suo discorso, prendo i due fogli e mi dirigo verso lo studio di registrazione, il luogo in cui si trovano quei due.

POV'S NICCOLÒ

Siamo in studio da quasi due ore ormai, non so che fare, non riesco più a scrivere.
Federica mi ha lasciato circa un mese fa, stiamo già ad inizio Gennaio e l'unica canzone che sono riuscito a scrivere è quella che probabilnte porterò a Sanremo, se me prendono.

<Adrià che stiamo facendo ancora qua? >

<Nic adesso incidiamo i tuoi particolari, sta tranquillo > dice un po' esasperato.

L'aria sta diventando pesante, devo uscire da questa stanza .

<io me vado a prendere qualcosa da mangiare che poi mi misuro  la pressione >
dico alzandomi dalla sedia che inizia ad essere scomoda.

<ok >

Apro la porta per uscire dallo studio, ma qualcosa mi blocca.

POV'S NOEMI

Sono quasi arrivata alla mia meta, vado per aprire la porta dello studio, quando quest'ultima mi colpisce in pieno viso.

<madonna che dolore>

Cado a terra e mi tengo forte il naso, il punto in cui mi è arrivata la porta.

Da dentro lo studio spunta un ragazzo, non capisco neanche chi sia dal dolore.

<oh scusa, sono stato io? > chiede con tranquillità, inginochiandosi accanto a me.

<no sai, è la porta che si è aperta da sola >

<ehm... sono Niccolò >

Dallo studio esce un altro ragazzo chiedendo:

<hey che succede?>

< La ragazza ha sbattuto il naso> risponde prima di me Niccolò .

Sbattuto per modo di dire spero, mi ha tirato una porta in faccia.

< come hai detto di chiamarti? >

< non l'ho detto> forse sono stata un po' acida, ma sentisse il dolore che provo in questo momento.

<comuque mi chiamo Noemi >

< bel nome, ma sei sicura di stare bene, vuoi andare in ospedale, ti può accompagnare Adriano,  io no perché sono ipocondriaco e sai se...>
Dice tutto d'un fiato.

< hey smettila, è tutto ok, sto bene> vorrei vedere i suoi occhi mentre parlo, ma non posso perché sono oscurati dagli occhiali da sole.

< ma sei sicura di stare bene? > dice mentre si alza dal pavimento.

Con la mano aiuta anche me, adesso lo vedo meglio, ha una felpa con su scritto il suo nome d'arte  e ciò non mi  permette di vedere tutti i suoi tatuaggi.

< Nic, stai tranquillo sta bene > lo rimprovera Adriano.

< ma tu invece chi sei? > continua posando lo sguardo su di me.

< Sono la nuova ragazza, ero venuta qui per farvi firmare queste liberatorie prima che una porta cercasse di rompermi il naso > finisco guardando Niccolò che tiene una mano fra i capelli scompigliati,  mentre Adriano sorride alla vista dell'amico leggermente imbarazzato.

Loro guardano i fogli che gli passo e subito dopo li firmano con la penna allegata.
Mentre io mi tocco il naso ancora un po' dolorante.

< ma sei proprio sicura di stare bene che poi me sto a sentì male >

< no sto bene, ma grazie per esserti 'preoccupato ' >

Quando sto per riprendere le due liberatorie, butta un occhio su entrambe, chiedendomi:

< ma allora sei tu? >

< sono cosa?>

< La ragazza che mi accompagnerà alle prove di Sanremo, ho appena letto il tuo nome >