Capitolo 15

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POV'S NOEMI

Mentre sono al computer in una delle tante scrivanie dell'ufficio, mi arriva un messaggio da Adriano.

' invitata ufficialmente da me e Monica alla nostra festa di fidanzamento, settimana prossima'

Rispondo velocemente, confermando la mia partecipazione.

Decido si alzarmi dalla sedia dell'ufficio che è troppo scomoda.

Vado in studio di registrazione dove Niccolò è nel pieno delle incisioni di alcune canzoni per il nuovo album.

In realtà mi ha espressamente vietato di ascoltare anche solo una canzone, potrò farlo solo a partire dal 5 aprile.

Le mani di Niccolò mi prendo per i fianchi ancora prima che io entri in studio.

< viene con me >

< no sto lavor...> non mi fa nemmeno concludere la frase.

< basta lavorare > mi rimprovera <vieni con me >

Prende la mia mano e mi porta fuori dall'ufficio.
Non dico nulla perché parlare non servirebbe, quando Nic vuole fare qualcosa la deve fare.

< Nicco dove andiamo? > chiedo tirando un sospiro.

< in collina > risponde tranquillo.

< in collina? Ma sono le 4 di notte >

Lui si ferma un attimo, mi guarda e afferra anche l'altra mano.

< non ti preoccupare, visto che non riusciamo a dormire, andiamo in un posto tranquillo >

Continua a camminare sino alla macchina, trascinandomi di peso praticamente.

Saliamo in macchina e partiamo verso questa nuova avventura, se così la vogliamo chiamare.

Per arrivare in collina da Roma ci vogliono circa 2 ore, arriveremo per l'alba.

Durante il viaggio ci perdiamo in chiacchiere.

< Adriano mi ha detto che devi dirmi qualcosa riguardo una proposta di lavoro?! >

< ehm... Niente di importante > rispondo con velocità.

< siamo arrivati? > chiedo entusiasta.

In risposta Niccolò annuisce con un sorriso sulle sue labbra.
Quelle che ho sfiorato tante volte, ma non ho ancora potuto assaporare e chissà se mai accadrà...

Scendiamo dalla macchina e ci mettiamo in cima alla collina, aspettando le prime luci dell'alba.

< Sai, forse tra poco parto per Milano> dico interrompendo il silenzio.

< perché? > chiede con sguardo preoccupato.

< vado a trovare la mia migliore amica, si è trasferita da poco in una clinica a Milano> affermo.

< in una clinica? >

< purtroppo ha il cancro > ammetto con gli occhi che iniziano a bruciare.

< lei ti adora > dico tirando su con il naso e togliendo alcune lacrime dal mio viso.

Odio quando le persone mi vedono piangere, mi sento debole e ho paura che possano usare questa mia sofferenza per farmi del male.
Per questo non piango mai davanti agli altri e non vorrei farlo nemmeno davanti a lui.

Ultimo - una storia diversa[COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora